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Icone della poesia barocca

Mercoledì 20 aprile 2016 - ore 16:00

Interviene Maria Luisa Doglio

 
Artemisia Gentileschi, Giuditta che decapita Oloferne (dettaglio)
Giuditta che decapita Oloferne, di Artemisia Gentileschi (dettaglio)

Alcuni testi del Marino e dei Marinisti sono scelti a filo conduttore di un discorsoche intende proporre, tra le tante, quattro icone, forse le più significativedella poesia barocca, quasi remote, profonde radici della sensibilità odierna: le rime amorose come campo di sperimentazioni stilistiche nel rapportotradizione innovazione; la donna nella complessa varietà di sfaccettaturedell'universo femminile; il tempo nel suo inarrestabile fluire, con il nuovosentimento dell'instabilità, dell'incertezza, dell'inquietudine e la coscienzadella continua metamorfosi e del continuo divenire; la certezza del progressovertiginoso della 'nuova scienza' che acuisce l'ansia di durata e di eternità.
Bibliografia essenziale:
GiovanniGetto, a cura di, Opere scelte diG. Marino, Torino, UTET, 1949.
Giovanni Getto, a cura di, Lirici marinisti, Torino, UTET,1954, poi Milano, Tea, 1990.
GiovanniGetto, Barocco in prosa e in poesia, Milano, Rizzoli, 1969.
GiovanniPozzi, a cura di, Adone, Milano,Mondadori, 1976.
AndreaBattistini, Il Barocco, Roma, SalernoEditrice, 2000.
EmilioRusso, Marino, Roma, SalernoEditrice, 2008.
EmilioRusso, a cura di, Adone, Milano,Rizzoli, BUR, 2013.  
(Immagine tratta da: https://it.wikipedia.org/wiki/
Giuditta_che_decapita_Oloferne_(Artemisia_Gentileschi_Napoli)

 
 
Foto di Maria Luisa Doglio
Maria Luisa Doglio

Maria Luisa Doglio, Professore emerito, già ordinario di Letteratura italiana nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Torino, fa parte della Direzione della rivista "Lettere Italiane", del Comitato scientifico della Fondazione Michele Pellegrino, Centro di Studi di Storia e Letteratura Religiosa - Torino e del Centro di Studi Tassiani di Bergamo. È membro dei Comitati Nazionali per l'Edizione Nazionale dell'opera omnia di Torquato Tasso, di Giambattista Della Porta, di Federico De Roberto, di Italo Svevo. È socio di varie accademie, tra cui l'Arcadia, l'Istituto Lombardo Accademia di Scienze e Lettere, l'Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, l'Accademia delle Scienze di Torino, l'Accademia Properziana del Subasio, l'associazione Roma nel Rinascimento. Accademia Ambrosiana, Classe di Italianistica.
Ha curato edizioni critiche delle Lettere di Fulvio Testi ("Scrittori d'Italia", Laterza 1967) e dell'inedita Idea delle perfette imprese di Emanuele Tesauro (Olschki 1975). Ha pubblicato, inoltre, opere di Enea Silvio Piccolomini, Giovan Battisti Cini, Paolo Giovio, Galezzo Flavio Capra, Angelo Ingegneri, Torquato Tasso, Isabella Andreini, Lorenzo Magalotti, Virgilio Malvezzi, Carlo Emanuele I di Savoia, Valeriano Castiglione e, ancora del Tesauro, Scritti (Alessandria, Edizioni dell'Orso 2004). In ambito saggistico,Il segretario e il principe (Dell'Orso 1993); Lettera e donna. Scrittura epistolare al femminile tra Quattro e Cinquecento (Bulzoni 1993); L'Arte delle lettere. Idea e pratica della scrittura epistolare tra Quattro e Seicento (Il Mulino 2000). Poi, Origini e icone del mito di Torquato Tasso (Bulzoni, 2002); Il segretario, la cerva, i versi dipinti. Tre studi su sonetti del Petrarca (Alessandria, Edizioni dell'Orso 2006);Scrittura religiosa. Forme letterarie dal Trecento al Cinquecento, a cura di Carlo Delcorno e Maria Luisa Doglio (Il Mulino, 2003), Rime sacre dal Petrarca al Tasso; Rime sacre tra Cinquecento e Seicento; La Predicazione nel Seicento; Predicare nel Seicento; Prediche e predicatori nel Seicento; tutti a cura di Maria Luisa Doglio e Carlo Delcorno (Il Mulino 2005 ; 2007; 2009; 2011; 2013). E ancora Giovanni Getto. Il suo stile critico (Edizioni dell'Orso, 2009). E, con Manlio Pastore Stocchi, Rime degli Arcadi I-XIV 1716-1781. Un repertorio, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2013.
"Scrivere di sacro". Forme di letteratura religiosa dal Duecento al Settecento, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2014;
"Più aperto intendi ancora". Tre letture dantesche . Inf. VII, Purg. XVII, Par. XXXII, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2015.

 
 
 
 
 
 
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