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Guillaume Apollinaire, corifeo dell'avanguardia letteraria e artistica all'inizio del XX secolo (1905-1918)

Giovedì 6 aprile 2017 - ore 16:00

Jean-François Rodriguez legge e commenta Guillaume Apollinaire

 
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Guillaume Apollinaris

Guillaume Apollinaire (nome completo Guillaume Apollinaris Albertus de Kostrowitsky) nasce a Roma nel 1880. Figlio naturale di un ufficiale italiano e di una nobildonna polacca, trascorre un'infanzia disordinata, segnata dall'inquietudine della madre e dalla mancanza di armonia tra i genitori. Nel 1899 si trasferisce a Parigi, dove si mantiene con diversi lavori. Approda agli ambienti artistici d'avanguardia grazie a Marie Laurencin, ed entra in contatto con personalità di spicco come Maurice de Vlaminck, André Derain, Pablo Picasso, Georges Braque, Henri Matisse, Giuseppe Ungaretti e Max Jacob. Ha un vivace interesse per il moderno, prende parte al dibattito sul cubismo, sostiene il futurismo e la pittura metafisica.
Complice il suo temperamento eccentrico e irrequieto, viene ingiustamente accusato del furto del dipinto della Gioconda avvenuto il 20 agosto del 1911. Viene rilasciato quando autore del furto risulta essere un dipendente del Museo del Louvre di origine italiana, che aveva sottratto il dipinto con l'intento di "restituirlo" all'Italia.
Allo scoppio della prima guerra mondiale si arruola volontario (definisce la guerra "un grand spectacle"), ma nell'anno seguente rimane seriamente ferito a una tempia. Le conseguenze di quella ferita, che rende necessario un intervento di trapanazione cranica, compromettono il suo stato di salute generale.
Nel 1918 conosce e poi sposa Jacqueline Kohl. A novembre dello stesso anno si ammala di influenza spagnola e muore nella sua casa di Parigi. È l'amico Giuseppe Ungaretti, giunto in visita per comunicargli la vittoria dell'Intesa, a suggerire il ricovero all'ospedale italiano di Parigi, dove però i medici possono solo constatarne il decesso. È sepolto nel cimitero di Père Lachaise.
Benché il suo primo romanzo risalga al 1900, seguito nel 1907 dal romanzo libertino Le undicimila verghe, il vero esordio letterario viene attribuito ai sedici racconti fantastici intitolati L'eresiarca & C. del 1910. Al 1911 risale invece la pubblicazione delle poesie Bestiario o corteggio di Orfeo, e al 1913 quella delle raccolta Alcools, considerata il capolavoro di Apollinaire, insieme con Calligrammes (1918). 
Per quanto riguarda la prosa si ricordano: Le poète assassiné (1916) e il dramma surrealista Les mammelles de Tirésias (rappresentato nel 1917).
(Immagine tratta da: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/; Licenza Creative Commons.)

 
 
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Jean-François Rodriguez

Jean-François Rodriguez, Professore già associato di Letteratura francese nell'Università degli Studi di Verona.
Nato a Bordeaux (F), il 9 ottobre 1940. Studi liceali ed universitari a Bordeaux. Assistente di lingua francese presso l'Istituto tecnico commerciale statale "Vittorio Emanuele II" di Bergamo (anno scol. 1965/66). Lettore di lingua francese presso l'Università Cattolica di Milano dall'anno acc. 1965/1966 all'anno acc. 1970/1971; dall'anno acc. 1971/1972 incaricato di Lingua francese presso la Facoltà di Scienze Politiche dell'Università degli Studi di Pavia; dal 1980, professore associato presso la medesima Facoltà fino all'anno acc. 1990/1991. In seguito chiamato in qualità di professore associato confermato di Lingua e Letteratura francese presso la Facoltà di Magistero, poi di Lettere e Filosofia, dell'Università degli Studi di Verona. Dall'anno acc. 2006/2007 professore fuori ruolo presso la medesima Facoltà.
Nel corso dell'attività di servizio presso la Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Pavia è stato direttore del Laboratorio di Lingue Estere della Facoltà, membro del Consiglio Direttivo del Laboratorio Linguistico Interfacoltà, del Laboratorio Linguistico Interdipartimentale, del Comitato scientifico del Centro di ricerca della didattica delle lingue, della Commissione Biblioteca della Facoltà, e responsabile del programma Erasmus.
Nel corso dell'attività di servizio presso la Facoltà di Magistero, poi di Lettere e Filosofia, dell'Università di Verona dall'anno acc. 1997/1998 è stato membro della Commissione scientifica già della Facoltà, poi del Dipartimento di Linguistica Letteratura e Scienze della Comunicazione, ora dell'Università; componente della Giunta di Dipartimento dall'anno acc. 2001/2002 fino all'anno acc. in corso, del Consiglio direttivo del Centro Linguistico di Ateneo dall'anno acc. 1997/1998 e del Consiglio di programmazione tecnico-scientifica dall'anno acc. 2000/2001 fino ad oggi. Fa parte del collegio docente del Dottorato di ricerca in Letteratura e Filologia del Dipartimento, nell'ambito della Scuola di Dottorato di ricerca in Studi umanistici dell'Ateneo di Verona.
Dal 1978 è socio della Società Universitaria per gli Studi di lingua e letteratura francese, e dal 1991 del Seminario di Filologia Francese. È membro del Comitato di redazione della rivista "Civiltà Bresciana". I suoi studi, di carattere specificamente interdisciplinare, sono stati rivolti in particolare ai rapporti letterari e artistici fra Italia e Francia nella seconda metà dell'Ottocento (Gautier critico d'arte, fortuna dell'Impressionismo francese), e nella prima metà del Novecento (avanguardie storiche: cubofuturismo, surrealismo, e "Ecole de Rochefort").
Ha curato con Lucia Chimirri e Artemisia Calcagni la mostra Cento libri surrealisti (1920-1940), Prato, Museo Pecci; Verona, Biblioteca Civica; Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, 22 nov. 1996 - 31 ottobre 1997. Ha fatto parte del Comitato scientifico della mostra Cézanne, Fattori e il '900 in Italia, Museo Civico Giovanni Fattori, Villa Mimbelli, Livorno, 7 dicembre 1997- 13 aprile 1998, della mostra Cézanne a Firenze. Due collezionisti e la mostra dell'Impressionismo del 1910, Palazzo Strozzi, Firenze, 2 marzo - 29 luglio 2007, e della mostra Soffici(1907 - 2007). Cento anni dal ritorno in Italia, Scuderie Medicee, Poggio a Caiano, 29 aprile - 8 luglio 2007.
Ha partecipato con specifici interventi ai Convegni Internazionali Il movimento fiorentino de "La Voce", Lugano, ottobre 1987, André Breton. A suivre, Istituto di Lingue e Letterature Romanze dell'Università di Padova (dicembre 1996), Picasso 1917-1924, Venezia, Palazzo Grassi (maggio 1998). 
Per un elenco delle pubblicazioni principali, si rinvia alla pagina web:
www.istitutoveneto.it/flex/FixedPages/Common/accademici.php/L/IT/IDS/305

 
 
 
 
 
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