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Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti - Testata per la stampa

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Silvia Limentani

Silvia Limentani

Professore giā ordinario di Fisica delle particelle elementari nell'Universitā di Padova
(deceduta il 12 febbraio 2022)

- s.c.r. 27 novembre 2002, s.e. 19 maggio 2010, s.e.s. 1°settembre 2013 
Nata a Trieste il 1/3/1933, si č laureata in Fisica presso l'Universitā di Padova il 28/11/1955. 
Assistente Straordinaria alla cattedra di Fisica Sperimentale della stessa Universitā dal 1/1/1956 al 31/10/1957. Research Associate Presso la Northwestern University di Evanston, Illinois (USA) per un biennio da tale data e successivamente per un anno presso il Lawrence Radiation Laboratory di Berkeley, California. Rientrata in Italia nel novembre 1960 ha conseguita l'idoneitā a ricercatore di grado R5 dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e ha ricoperto tale ruolo fino al 31/10/1961.
Nel 1962 le č stata assegnata una borsa di studio della fondazione "Angelo della Riccia". E' stata Professore Incaricato di Fisica presso la Facoltā di Farmacia dell'Universitā di Padova a partire dal 1961/62 per cinque anni accademici. Nel 1963 ha conseguito la Libera Docenza in Fisica Superiore, confermata nel 1968; nel 1966 ha conseguito la maturitā alla cattedra nella stessa disciplina. Dall'anno accademico 1966/67 fino al 1981/82 č stata titolare di Fisica presso la Facoltā di Ingeneria dell' Universitā di Padova, inizialmente come Professore Incaricato, successivamente come Professore Aggregato (1969) e infine come Professore Ordinario (1973). 
Dall'anno accademico 1982/83 si č trasferita sulla cattedra di Fisica delle Particelle Elementari della Facoltā di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali della stessa Universitā. Ha impartito varii insegnamenti nella Scuola di Perfezionamento in Fisica ed č stata membro del Collegio dei Docenti del Dottorato in Fisica. Relatrice di varie tesi di dottorato. Attualmente, come presidente della commissione didattica del corso di laurea in Fisica cura la delicata transizione dal precedente al nuovo ordinamento. 
Al primo periodo dell'attivitā' di ricerca appartiene uno studio sistematico delle proprietā degli stati legati del barione [lambda], svolto con la tecnica delle emulsioni nucleari, in cui ha guidato il gruppo della Northwestern University. Il risultato sulla paritā' relativa K-[lambda] č riportato anche in libri di testo. Al Lawrence Radiation Laboratory, nel gruppo di camera a bolle del prof. Alvarez, ha iniziato lo studio sistematico dell'annichilazione degli antiprotoni, proseguito al rientro a Padova. Con la stessa tecnica ha partecipato a numerosi altri studi sulla spettroscopia degli adroni e di test dei modelli proposti per interpretare le loro interazioni. Largamente sua č stata la responsabilitā dell'analisi dei dati. A tale fine ha realizzato nel 1961, per la prima volta a Padova, un programma di simulazione col metodo di Montecarlo su calcolatore elettronico. Il filone di ricerca relativo ai modelli interpretativi l'ha portata a suggerire nel 1968 un esperimento per lo studio delle traiettorie di Regge, con un apparato a camere a scintilla e contatori di trigger per la selezione degli eventi, al CERN di Ginevra. L'esperimento č stato realizzato da un gruppo di giovani da lei guidato. L'esperimento č stato seguito da un altro della stessa linea che ha portato a determinare la traiettoria della [omega].
Con un altro gruppo ha compiuto studi sulle proprietā dei mesoni charmati e sulla ricerca di "glueballs" (stati legati a composizionie prevalentemente gluonica) al laboratorio di Orsay.
L'attivitā di ricerca successiva riguarda la struttura del protone, prima con misure del fattore di forma al CERN e poi con misure di funzioni di struttura mediante collisioni elettroneprotone al laboratorio Desy di Amburgo (esperimento Zeus). Il dominio di conoscenza delle funzioni di struttura č stato, in quest'ultimo esperimento, esteso da un fattore mille sia verso gli alti momenti trasferiti ( il momento trasferito č quello portato dal fotone virtuale che media l'interazione), sia verso i piccoli valori dell'energia portata dal costituente del protone che partecipa effettivamnete all'interazione. Le osservazioni connesse alla prima estensione portano, in termini classici, al risultato che i quark costituenti il protone hanno un raggio inferiore a un millesimo di quello del protone stesso. La seconda estensione ha permesso di determinare l'andamento della distribuzione dei gluoni nel protone. L'esperimento Zeus ha portato anche una messe di dati, di particolare importanza le verifiche della cromodinamica quantisitica con l'osservazione dell'atteso andamneto della costante di accoppiamento forte ("running coupling constant") e dell'unificazione dell'elettrodebole, osservata con il tendere allo stesso limite delle sezioni d'urto di corrente neutra e di corrente carica quando il valore del momento trasferito tende alla massa dei bosoni vettori che mediano l'interazione debole.
Silvia Limentani č membro dello Zeus planning group, il massimo comitato interno dell'esperimento.
L'attivitā di ricerca č documentata da oltre 140 pubblicazioni, il cui elenco č reperibile all'indirizzo web:http://www.pd.infn.it/

 
 



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