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Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti - Testata per la stampa

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Giovanni Zacher

Professore emerito di Istituzioni di Algebra superiore dell'Università di Padova
(deceduto il 15 luglio 2021)

- s.c.r. 21 giugno 1968, s.e. 26 settembre 1986, s.e.s. 1 settembre 2007 

Hansjoerg  Zacher nasce a Bolzano il 25 ottobre 1926. Il  nome Hansjoerg  fu italianizzato  secondo la prassi del periodo fascista in Giovanni, nome con cui è noto in ambiente accademico italiano e internazionale.   Il padre, originario di Innsbruck, era un dirigente  del Comune di Bolzano e la madre proveniva da una  famiglia di proprietari terrieri e commercianti di vino di Nals. La giovinezza di Hansjoerg fu funestata dalla perdita del fratello Richard in un incidente stradale avvenuto il 29 giugno 1945 provocato da un camion delle truppe americane di stanza a Bolzano. Fu però legato per tutta la vita alla sorella gemella Anne-Marie che gli sopravvive.
Frequentò il ginnasio italiano dei Padri Francescani di Bolzano e il primo anno  del liceo classico statale. Per la difficile situazione creatasi a Bolzano nel settembre 1943 decise di completare gli studi liceali presso il Seminario Minore di Trento. Ne ricevette  una ottima preparazione in latino, greco, letteratura italiana. Fu sempre appassionato di montagna: amava le passeggiate, le ferrate,  le escursioni in parete.
Terminata la Guerra, Zacher si iscrive a Matematica a Padova nell'ottobre 1945. Fu allievo  di Giuseppe Scorza Dragoni che lo introduce all'opera di Guido Zappa a Napoli.  Inizia cosí l'interesse di Zacher per la teoria dei gruppi. Si laurea a Padova nel 1950 con una tesi su "Gruppi e Teoria di Galois". Nella primavera del 1951 vince un concorso di assistente a Padova dove insegna Analisi Matematica come assistente di Scorza e di Angelo Tonolo. Ma i suoi gusti e i suoi interessi di ricerca sono ormai determinati: si occuperà sempre di algebra, precisamente di teoria dei gruppi, e in particolare di problemi reticolari, cioè relativi al reticolo dei sottogruppi di un dato gruppo. Vince  nel 1961 la prima cattedra di Algebra in Italia e risulta il primo della terna di vincitori. Diviene professore di Algebra a Padova, dove si occupa anche di corsi superiori: introduce la teoria di Galois e fonda una vivace e numerosa scuola di teoria dei gruppi. Tra gli allievi Scimemi, Menegazzo, Metelli, Napolitani, Previato, Busetto, e molti altri. 
Dal 1964 al 1993 fu direttore responsabile della rivista Rendiconti del Seminario Matematico dell'Università di Padova, già diretta da Giuseppe Scorza Dragoni. 
Contribuisce a rinnovare l'ambiente matematico di Padova stabilendo relazioni con i maggiori esponenti mondiali della Teoria dei Gruppi. Fu molto influente nel settore dell'Algebra in Italia durante tutta la seconda metà del secolo scorso. Nell'arco della sua lunga vita, Zacher fu autore di oltre 65 articoli scientifici in teoria dei gruppi, l'ultimo dei quali appare quando egli aveva già compiuto gli 85 anni. 
Fu autorevole socio effettivo dell'Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti, dell'Accademia Galileiana, e dell'Accademia dei Lincei. 
Si spegne nella notte tra il 14 e il 15 luglio 2021. I funerali si celebrano  nel Duomo di Bolzano il 20 luglio 2021. La salma è tumulata nella tomba di famiglia nel cimitero di Bolzano-Oberau.

 

 
 
 
 



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