PIAIA GREGORIO

Classe di scienze morali, lettere ed arti
Area disciplinare: STORIA E FILOSOFIA
Data elezione: s.c.r. 19 maggio 2010; s.e. 23 marzo 2019

Professore emerito di Storia della filosofia dell'Università di Padova

Gregorio Piaia è Professore emerito di Storia della filosofia all’Università di Padova. Socio corrispondente residente dal 2010 e socio effettivo dal 2019 dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti. Ha intrapreso una lunga carriera accademica, ricoprendo vari incarichi direttivi universitari e insegnando anche all’estero come visiting professor. La sua vasta produzione scientifica (circa trenta volumi e cinquecento contributi) verte sulla storia della filosofia medievale e moderna e sulla storiografia filosofica. Ha ricevuto importanti riconoscimenti e premi per i suoi studi e la sua attività.

Curriculum Vitae di PIAIA GREGORIO

Nato a Belluno il 21 dicembre 1944, ha iniziato la carriera didattica il 10 ottobre 1962 nella scuola reggimentale della Brigata alpina “Cadore” (corso A, riservato ai militari analfabeti o privi del diploma di II elementare), divenendo poi insegnante di ruolo nella scuola elementare a partire dal 1° ottobre 1964. Il 17 febbraio 1968 si è laureato in Pedagogia (indirizzo filosofico) presso l’Università degli studi di Padova con una tesi su “L’averroismo politico di Marsilio da Padova” (rel. prof. Carlo Giacon; voto: 110/110 lode). Borsista (1979) e poi contrattista presso l’Istituto di Storia della filosofia dell’Università di Padova, è stato professore incaricato di Storia della filosofia medievale araba (1975-77) e quindi di Storia della filosofia nella sede distaccata di Verona (1977-80). Nel 1980 è diventato professore associato di Storia della filosofia nella nuova Università di Verona. Dal 6 aprile 1987 al 30 settembre 2015 è stato professore straordinario e poi ordinario di Storia della storiografia filosofica e quindi di Storia della filosofia all’Università di Padova nella Facoltà di Magistero e, a partire dall’a.a. 1996-97, nella Facoltà di Lettere e filosofia, ricoprendo gli incarichi di direttore dell’Istituto di Storia della filosofia e del Centro per ricerche di filosofia medievale (1987-90), di presidente del corso di laurea in Materie letterarie (1995-96), di coordinatore del Dottorato di ricerca in Filosofia (1996-2002), di direttore del Centro per la storia dell’Università di Padova (2001-07) e del Dipartimento di Filosofia (2008-10). È stato coordinatore nazionale dei Dottorati di ricerca in Filosofia (1996-2002), vicepresidente nazionale della Società Filosofica Italiana (2001-04), membro del comitato esecutivo della Consulta nazionale filosofica (2004-10), presidente della Società Italiana di Storia della Filosofia (2013-14), presidente della Commissione per l’ASN (Abilitazione scientifica nazionale) nel settore M-FIL/06 – Storia della filosofia (2013-14). Attualmente è professore emerito di Storia della filosofia all’Università di Padova, presidente onorario della Fondazione “Luigi Stefanini” di Treviso, socio effettivo dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, dell’Accademia Galileiana di Scienze Lettere ed Arti in Padova (di cui è vicepresidente) e dell’Ateneo di Treviso.
Già condirettore di «Medioevo. Rivista di storia della filosofia medievale» e dei «Quaderni per la storia dell’Università di Padova», è attualmente membro della direzione della «Rivista di storia della filosofia» e dell’«Archivio storico di Belluno, Feltre e Cadore». Ha fatto o fa parte del comitato scientifico delle seguenti riviste: «Quaestio. Annuario di storia della metafisica», «Rivista di letteratura religiosa italiana», «Moría. Rivista semestrale di studi moreani», «Mediaeval Sophia» (Palermo), «Anales del Seminario de Historia de la Filosofía» (Univ. Complutense di Madrid), «Revista Española de Filosofía Medieval», «Orbis Idearum. European Journal of the History of Ideas» (Cracovia), «Mediaevalia Americana. Revista de la Red Latinoamericana de Filosofía Medieval», «Trans/Form/Ação. Revista de Filosofia» (UNESP, San Paolo), «Scintilla. Revista de filosofia e mística medieval» (Sociedade Brasileira de Filosofia Medieval, Curitiba). È condirettore delle collane «La filosofia e la sua storia» (CLEUP, Padova) e «Collana di Filosofia» (Franco Angeli, Milano).
Ha partecipato con relazioni a congressi e seminari internazionali in Europa (Ginevra, Vienna, Cherso/Cres, Monaco, Augsburg, Heidelberg, Freiburg, Colonia, Bochum, Erfurt, Wolfenbüttel, Cracovia, Varsavia, Parigi, Lione, Lovanio, Londra, Dublino, Alcalá de Henares, Alcalà La Real, Córdoba, Salamanca, Lisbona, Oporto) e in America (Ottawa, Los Angeles, Porto Alegre, Recife, Fortaleza, Marília, Buenos Aires, Mendoza, Tucuman, Santiago del Cile). Ha tenuto conferenze e cicli di lezioni come visiting professor all’Università di Monaco di Baviera, all’Università statale di Buenos Aires (UBA) e in diverse Università del Brasile (USP, PUCSP, UNICAMP, UNESP-Marília, UF Paraiba, UF Goiânia, PUCRS, Caxias do Sul, UF Pelotas, UF Rio Grande do Norte).
La produzione scientifica, comprendente una trentina di volumi e circa cinquecento fra articoli e contributi minori (v. l’elenco completo nel sito dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti), si colloca nella prospettiva della intellectual history e si è sviluppata essenzialmente lungo le seguenti direttrici:
1) Filosofia e scienza, etica e politica fra tardo medioevo e prima età moderna. Cfr. in particolare i volumi Marsilio da Padova nella Riforma e nella Controriforma. Fortuna ed interpretazione, Padova 1977; Concordia discors. Studi su Niccolò Cusano e l’umanesimo europeo offerti a Giovanni Santinello, a cura di G. Piaia, Padova 1993; Marsilio e dintorni. Contributi alla storia delle idee, Padova 1999; La presenza dell’aristotelismo padovano nella filosofia della prima modernità, a cura di G. Piaia, Roma-Padova 2002; Nicolò Cusano vescovo filosofo e il castello di Andraz, Livinallongo del Col di Lana 2007; Sapienza e follia. Per una storia intellettuale del Rinascimento europeo, Pisa 2015; Pietro d’Abano, filosofo medico e astrologo europeo, Milano 2020 (Premio Brunacci – Città di Monselice 2020 per la storia padovana).
2) Teoria e storia della storiografia filosofica. Cfr. i contributi alla Storia delle storie generali della filosofia, a cura di G. Santinello [e, a partire dal vol. IV/1, di G. Piaia], Brescia-Padova 1979-2004, voll. 5 in 7 tomi (traduzione in lingua inglese dei voll. II-IV: Models of the History of Philosophy, Dordrecht 2011-2022). Vd. inoltre i volumi Vestigia philosophorum. Il medioevo e la storiografia filosofica, Rimini 1983 (trad. in lingua portoghese: Porto Alegre 2006; in lingua spagnola: Buenos Aires 2013); Dossografia e vite dei filosofi nella cultura medievale, a cura di G. Piaia, «Medioevo. Rivista di storia della filosofia medievale», 16 (1990); I filosofi e le chiocciole. Operette di Anton Felice Marsili (1649-1710), Assisi 1995; Identità nazionale e valori universali nella moderna storiografia filosofica, a cura di G. Piaia e R. Pozzo, Padova 2008; Innovazione filosofica e Università tra Cinquecento e primo Novecento/ Philosophical Innovation and the University from the 16th Century to the Early 20th, a cura di G. Piaia e M. Forlivesi, Padova 2011; Talete in Parnaso. La storia dei filosofi e le belle lettere, Padova 2013; Modernità e progresso. Due idee guida nella storia del pensiero, a cura di G. Piaia e I. Manova, Padova 2014; Tra Clio e Sophia. La storia della filosofia fra racconto e problema, Padova 2017.
3) La cultura filosofica in Italia fra Settecento e primo Novecento. Cfr. in particolare il volume Le vie dell’innovazione filosofica nel Veneto moderno (1700-1866), Padova 2011, e la cura dei volumi I Riccati e la cultura della Marca nel Settecento europeo, Firenze 1992 (insieme con M.L. Soppelsa); Un protagonista del nostro Ottocento: Jacopo Bernardi, Milano 1997; Roberto Ardigò un secolo dopo, Padova 2021 (insieme con F. Grigenti); Fatti e figure dell’Università e dell’Accademia dal Seicento ai giorni nostri, voll. 2, Padova 2023-2024 (insieme con Antonio Daniele).
L’orizzonte teorico-problematico sotteso a queste indagini è illustrato nei volumi Il lavoro storico-filosofico. Problemi di metodo ed esiti didattici, Padova 2001 (III ed. 2012) e I segni dell’umano. Percorsi fra ethos e storia delle idee, Padova 2008. In margine a questi filoni di ricerca va menzionata la cura di volumi collettanei su temi diversi: Apparenza e realtà. L’apparente e il reale tra metafisica ed epistemologia, Padova 1989; Etica e politica. La prassi e i valori, Padova 1990; I volti dell’uomo. Scritti in onore di Pietro Giacomo Nonis, Trieste 1992; I fondamenti del comunicare, Padova 1993; La filosofia e l’Islām, Padova 1996; Il Giubileo nella storia delle idee, «Studia Patavina», 46 (1999), pp. 313-490. Va infine segnalata la collaborazione alla III ed. della Enciclopedia filosofica (Centro di studi filosofici di Gallarate – Bompiani, Milano 2006) con la redazione di una settantina di voci e il coordinamento della sezione sul pensiero dei secoli XVII-XVIII.
Accanto a questa produzione scientifica è da menzionare il romanzo La fabulosa historia di messer Toni Padèle, apparso a Padova nel 2021 come opera di un “Anonimo Belumàt”, che ha vinto il II premio “Giorgione” 2022 per la narrativa.

Pubblicazioni in onore di Gregorio Piaia
Formen der Ideengeschichte, hrsg. von M. H. KOWALEWICZ, Mentis Verlag, Münster 2014 (Vestigia idearum historica. Beiträge zur Ideengeschichte Europas, 2), pp. 260.

«Trans-Form-Ação. Revista de Filosofia da UNESP», 37 (2014), n. 3, pp. 9-216; «Edição especial» (2014), pp. 5-279.

La filosofia e la sua storia. Studi in onore di Gregorio Piaia, vol. I, a cura di M. FORLIVESI; vol. II, a cura di M. LONGO e G. MICHELI, Cleup, Padova 2017, pp. LXXII-384; 429.
Rec.: P.R. Blum, «Giornale critico della filosofia italiana», 99 (2020), pp. 194-196.

Scritti su Gregorio Piaia
F. GRIGENTI, L’artigiano, lo storico e l’interprete. Tra storiografia filosofica e approccio speculativo, in La filosofia e la sua storia…, II, pp. 421-427.

A. GRAU, «Entre lo metafísico y lo histórico» (Anotaciones metodológicas de Miguel Candel, Francesc J. Fortuny y Gregorio Piaia al estudio de la filosofía medieval), «Boletín de estudios de filosofía y cultura», 15 (2020), pp. 305-320.

M. PÉREZ CARRASCO, Gregorio Piaia desde América Latina (Homenaje a Gregorio Piaia), in XIX Congreso Latinoamericano de Filosofía Medieval. Ámbitos de libertad en el pensamiento medieval. Actas [3-6 ottobre 2023], C. LÉRTORA MENDOZA, I. PÉREZ CONSTANZÓ editores, Buenos Aires, Ed. RLFM, 2023, pp. 57-65 http://www.mediaevaliamericana.org>; ISBN: 978-631-00-1832-4.

CENTRO PER LA STORIA DELL’UNIVERSITÀ DI PADOVA, Il Centro per la storia dell’Università di Padova (1922-2022). Un secolo di attività, University Press, Padova 2023, pp. 225-230 e passim.

Premi e riconoscimenti
“Premio Brunacci – Città di Monselice” 2020 per la storia padovana.
II posto al “Premio Giorgione” per la narrativa (Castelfranco Veneto, 2022).
Città di Montebelluna, “Premio Fedeltà al Lavoro”, Festa del lavoro, 1° Maggio 2023.

L’Istituto è un’Accademia

che ha per fine l’incremento, la diffusione e la tutela delle scienze, delle lettere e delle arti.

L’Istituto promuove e realizza progetti di studio e ricerca, anche in collaborazione con altri enti, istituzioni, fondazioni. 

L’Istituto Veneto deriva dal Reale Istituto Nazionale voluto da Napoleone all’inizio del XIX secolo.

L’Istituto ha due sedi, palazzo Loredan, assegnatogli dallo Stato nel 1891, e palazzo Franchetti, acquisito nel 1999 tramite Venezia Iniziative Culturali srl. 

Appelli e posizioni ufficiali pronunciati dall’Istituto 

Eletti dall’assemblea dei soci effettivi, acquisiscono formalmente la nomina con decreto del Ministero della Cultura.

L’Istituto è composto di due classi, è retto dal Consiglio di Presidenza e regolato dal Collegio dei Revisori. 

L’Istituto propone

oltre alle assemblee periodiche dei soci, numerosi tipi di iniziative rivolte al largo pubblico. A queste si aggiungono iniziative di approfondimento, di interesse più specialistico.
Bandisce inoltre premi a concorso. 

L’attività ordinaria dell’Istituto è scandita mensilmente dalle riunioni accademiche.

Tra le attività regolarmente promosse dall’Istituto è l’organizzazione di conferenze, convegni di studio, cicli di incontri divulgativi e altro ancora.

L’Istituto Veneto organizza, promuove e ospita esposizioni documentarie e mostre d’arte collettive e personali. 

L’Istituto bandisce annualmente premi destinati per lo più a giovani ricercatori. 

L’Istituto promuove seminari e scuole internazionali di approfondimento, ma anche corsi di formazione per docenti. 

Le visite, gratuite e prenotabili telefonicamente, permettono di scoprire i tesori nascosti di palazzo Loredan. 

L’Istituto è casa editrice

fin dal 1840 pubblica la rivista «Atti» e una serie di volumi, denominati «Memorie», che raccolgono contributi in forma monografica. Da diversi anni pubblica inoltre una serie di Collane, che riflettono interessi specifici. 

Oltre 300 i volumi pubblicati su temi di storia, letteratura, critica d’arte, filologia, diritto, filosofia, ma anche nelle scienze naturali e matematiche.

L’intero patrimonio delle pubblicazioni edite dal 1840 è stato di recente digitalizzato.

È possibile acquistare online le più recenti pubblicazioni dell’Istituto.

È il periodico digitale, diffuso via newsletter, pensato per far conoscere i nostri soci e offrire loro opportunità di divulgazione.

Ha lo scopo di raccogliere in edizione critica i documenti archivistici relativi a Marco Polo e ai suoi diretti discendenti. 

Selezione di pubblicazioni dell’Istituto disponibili gratuitamente in formato digitale.

L’Istituto conserva

donazioni e lasciti, fondi archivistici, opere d’arte, collezioni scientifiche, biblioteche che ne esprimono la complessa articolazione degli interessi e il prestigio riconosciuto dal mondo accademico. 

L’Istituto conserva i documenti relativi alla propria storia e fondi di personalità importanti per la storia d’Italia. 

Il patrimonio librario è costituito da oltre 100.000 volumi, pervenuti, per la maggior parte, in scambio con le principali istituzioni accademiche mondiali.

Nel corso della sua storia bicentenaria l’Istituto ha raccolto numerose opere d’arte, rappresentative dell’ampiezza dei campi d’interesse.