Pietro Gibellini è nato a Pralboino il 16 maggio 1945. Conseguita la maturità classica a Brescia, ha vinto un posto al Collegio Ghislieri e si è laureato in Lettere all’Università di Pavia nel 1968 discutendo la tesi con Dante Isella, correlatori Cesare Segre e Maria Corti. Negli anni, oltre alla Letteratura italiana, ha insegnato Filologia italiana e Letteratura moderna e contemporanea. È stato ricercatore all’Università di Pavia (dal 1974), chargé de cours all’Università di Ginevra (1982-83); divenuto professore ordinario, ha insegnato all’Università dell’Aquila al(1987-1990), all’Università di Trieste (1990-96) e all’Università “Ca’ Foscari” di Venezia (1996-2015). È membro dell’Accademia dell’Arcadia, dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere e Arti, dell’Ateneo Veneto e dell’Ateneo di Brescia, dell’Ateneo di Salò. Ha fondato le riviste «Ermeneutica letteraria» (2005), «Letteratura e dialetti» (2008) e «Archivio D’Annunzio» (2014); ha diretto la seconda serie dei «Quaderni dannunziani» (1987-89), ed è nei comitati di varie riviste: «Critica letteraria», «Esperienze letterarie», «Humanitas», «Italian Studies in Southern Africa»,«Quaderni del Vittoriale», «Studi medievali e moderni». È nel consiglio della Fondazione Il Vittoriale Degli Italiani e nel direttivo del Centro Nazionale di Studi DannunzianiHa ideato e tre grandi opere collettive: Letteratura delle regioni d’Italia (voll. 20, 1986-92), Il mito nella letteratura italiana (2005-09, voll. 5), La Bibbia nella letteratura italiana (2009-17, voll. 6). Come critico militante, collabora a un quotidiano nazionale e a uno svizzero. Presiede i comitati scientifici di due Edizioni Nazionali, quella delle Opere di Gabriele d’Annunzio e quella degli Scritti di Giovita Scalvini. È stato a lungo responsabile culturale del Vittoriale degli Italiani di cui è attualmente consigliere. Ha ricevuto il premio Marino Moretti per la filologia (1997), il Premio Cultori di Roma (2009), il Premio alla ricerca Ca’ Foscari (2012) e il Premio “Natalino Sapegno” alla carriera (2020). I suoi studi, di taglio filologico, critico-interpretativo e storico-letterario, spaziano nella letteratura italiana dal Medioevo all’età contemporanea, ma si concentrano soprattutto su autori otto-novecenteschi. Ha approfondito in particolare la linea lombarda da Parini a Porta, da Manzoni a Gadda (L’Adda ha buona voce, 1984; La parabola di Renzo e Lucia, 1994; Parini: l’officina del «Giorno», 2010), l’opera di Giuseppe Gioachino Belli, al quale ha dedicato tre volumi di saggi (Il coltello e la corona, 1979; I panni in Tevere, 1989; Belli senza maschere, 2012) e del quale ha curato la monumentale edizione critica e commentata dei Sonetti romaneschi (2018, voll. 4); è tra i maggiori esperti dell’opera di Gabriele d’Annunzio, cui ha dedicato due volumi saggistici (Logos e mythos, 1985 e D’Annunzio dal gesto al testo, 1995) nonché l’edizione critica di Alcyone (1988, ed. accresciuta 2018). Ha raccolto in volume anche i suoi studi su Verga, Pirandello e altri siciliani (2011). Ha introdotto e commentato per importanti editori – Adelphi, Einaudi, Garzanti, Mondadori, Rizzoli – varie opere di scrittori italiani, tra i quali Porta, Belli, Manzoni, Carducci, D’Annunzio, Pascoli, Pirandello, e ha studiato anche autori contemporanei (Vigolo, Dell’Arco, la Campo, Spina ecc.). Ha curato atti di convegni e volumi collettivi, in particolare su Gianfranco Contini e la critica delle varianti, praticata da Gibellini con attenzione al rapporto tra Filologia ed ermeneutica, titolo del volume offerto nel 2015 a Gibellini dai suoi allievi. Alla critica tematica e alla storia delle idee appartengono gli studi sull’eredità letteraria della mitologia classica e della Bibbia, e una monografia su vino ed ebbrezza negli scrittori moderni (Il calamaio di Dioniso, 2001).
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GIBELLINI PIETRO
Classe di scienze morali, lettere ed arti
Area disciplinare: LETTERATURE ITALIANA E STRANIERA
Data elezione: s.c.n.r. 23 aprile 2013
Professore ordinario di Letteratura italiana nell'Università "Ca' Foscari" di Venezia
Pietro Gibellini è già Professore ordinario di Letteratura italiana all’Università “Ca’ Foscari” di Venezia. È socio corrispondente non residente (s.c.n.r.) dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, eletto il 23 aprile 2013. La sua lunga carriera accademica lo ha visto insegnare in diverse università in Italia e Svizzera. È Presidente dell’edizione nazionale delle opere di D’Annunzio e direttore di importanti riviste letterarie. Vanta un’ampia attività scientifica sulla letteratura italiana, con particolare focus su D’Annunzio e Belli, e ha ricevuto diversi premi.