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Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti - Testata per la stampa

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Paesaggi, memorie, luoghi: ricordando Denis Cosgrove, geografo culturale

Con la presentazione del volume Paesaggi di villa. Architettura e giardini nel Veneto a cura di Giuseppe Rallo, Mariapia Cunico, Margherita Azzi Visentini
 
Paesaggi, memorie, luoghi: ricordando Denis Cosgrove, geografo culturale

20 aprile 2018, ore 10.00 - Palazzo Loredan
Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti

Il convegno è organizzato dall'Istituto Veneto in collaborazione con l'Università Ca' Foscari

Nella primavera del 2018 saranno trascorsi 10 anni dalla prematura scomparsa del geografo britannico Denis Cosgrove, figura di spicco nello scenario accademico degli studi di Geografia Culturale. Il suo prevalente approccio umanista ha dato linfa nuova alla geografia culturale, integrando la metodologia tradizionale e aprendosi alle tematiche più complesse e urgenti per la comprensione dei rapidi mutamenti e delle fitte ibridazioni suscitate dalla globalizzazione. Assai frequenti contatti e prolungati soggiorni hanno rafforzato lo stretto rapporto di Denis Cosgrove con l'Italia, privilegiando sia le più immediate e pragmatiche motivazioni della ricerca scientifica, che la curiosità per le dinamiche meno evidenti che possono essere lette nella complessa tessitura dell'odierno spazio vissuto italiano.
Come un antico protagonista del Grand Tour, il primo viaggio in Veneto di Denis Cosgrove, per la stesura della sua tesi di Dottorato, è stato facilitato dalla lettura di testi classici, e in particolare da The Stones of Venice di John Ruskin, una sorta di guida spirituale con cui iniziare le sue riflessioni sul paesaggio italiano. L'entroterra di Venezia gli consente di sviluppare il fecondo filone dell'iconologia del paesaggio, trovando nell'età palladiana un ambito di ricerca adeguato per applicare al meglio la sua idea di cultura come "a text". Ecco che la pubblicazione nel 1993 di  The Palladian Landscape (tradotto e pubblicato in Italia nel 2000) consegna al lettore un suggestivo contributo geo-storico elaborato con un efficace procedimento interdisciplinare. Il ricorso alla storia dell'arte, alla filosofia, alla letteratura, alla trattatistica rinascimentale, alla storia agraria e alla scienza idraulica, senza trascurare la cartografia tecnica e le relazioni dei periti, fa emergere i contorni articolati e complessi di una realtà a cui Andrea Palladio conferisce una forma, una sorta di cultural signature

Con questo convegno, si cercherà  sia di evidenziare gli aspetti del suo importante contributo scientifico alla geografia culturale, sia di recuperare la dimensione affettiva e memoriale che ancora oggi tiene vivo il suo ricordo, non solo presso i familiari, ma anche tra un folto gruppo di studiosi che hanno condiviso con Denis esperienze di ricerca e momenti di profonda e indelebile amicizia. I relatori invitati saranno infatti in grado di ripercorrere modalità e contenuti di una temperie scientifica che ha notevolmente influenzato la ricerca geografica italiana, dimostrando l'attualità di un approccio teorico che ancora attira e arricchisce i percorsi di ricerca dei giovani studiosi.  

Programma
Martina Frank, Saluti Istituzionali dalla Direttrice del «Dottorato Internazionale in Storia delle Arti»

Francesco Vallerani, Università Ca' Foscari Venezia
Esplorazioni nel paesaggio palladiano: memorie e luoghi

Stephen Daniels, Emerito di Cultural Geography, Nottingham University
Fieldwork, performance and landscape

Veronica Della Dora, Royal Holloway, University of London
Journeying with Denis through cosmopolitan Los Angeles

Stefano Soriani, Università Ca' Foscari Venezia
Nature, Environment and Landscape: in Europa con Denis Cosgrove (1993-1995)

Paul Carter, RMIT University, Melbourne
The issue of shadows: complexity and measure in Denis Cosgrove's landscapes

David Atkinson, Hull University
Walking, talking and thinking through place

Maria Pia Cunico, IUAV, Venezia
Paesaggi di villa. Architettura e giardini in Veneto

Spring 2018 will be ten years since Denis Cosgrove passed away. It has been a long time. It was maybe enough time for family and friends to recover from the immense sense of loss caused by his premature
departure. Denis' cultural legacy is nonetheless still continuing to affect cultural geography's multifaceted pathways and trajectories. In particular, his pivotal considerations on the role of the geographer as the true humanist are continuing to represent a source of inspiration for many of us and for a new generation of cultural geographers.
Cosgrove's works were pivotal in setting geography in dialogue with other humanistic disciplines, from the fine arts to philosophy, from literature to architecture.

This conference is not meant as another re-affirmation or eulogy of Cosgrove's work as an indisputable cornerstone of international cultural geography, nor does it aim at offering an account of the evolution of the discipline and its relationship with the humanities. Contributors are instead asked to develop a personal narrative based on their own reminiscences, reflections, and neglected memories.

 
 
 
 
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