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Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti - Testata per la stampa

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Daniele Morandi Bonacossi

Daniele Morandi Bonacossi
Professore ordinario di Archeologia e Storia dell'Arte del Vicino Oriente Antico nell'Università di Udine

- s.c.r..eletto il 15 luglio 2021

È professore ordinario di Archeologia e Storia dell'Arte del Vicino Oriente antico presso l'Università di Udine. Nel 1987 si è laureato con lode in Archeologia del Vicino Oriente antico all'Università di Padova. Fra il 1988 e il 1990 si è perfezionato nello studio dell'archeologia orientale alla Freie Universität di Berlino con una borsa di studio del Deutscher Akademischer Austauschdienst (DAAD). Ha conseguito il dottorato di ricerca nel 1993 (Università L'Orientale, Napoli), compiendo le sue ricerche alla Freie Universität di Berlino (1990-1992). Dal 1995 al 1996 è stato ricercatore associato NATO-CNR alla Ludwig-Maximilians-Universität di Monaco, poi ricercatore e professore associato all'Università di Udine.

Attività di ricerca
Ha diretto numerose campagne di scavo e ricognizione archeologica in diversi siti del Vicino Oriente (Siria, Oman, Yemen, Iraq). Dal 2012 dirige il "Land of Nineveh Archaeological Project" (Iraq, Regione del Kurdistan; http://www.terradininive.com/). Dal 2013 è responsabile del progetto di formazione di personale iracheno specializzato nella conservazione e gestione del patrimonio archeologico e del progetto di creazione del parco archeologico del sistema di canali e rilievi rupestri assiri di Sennacherib e del loro inserimento nella World Heritage Tentative List dell'UNESCO, finanziato dal Ministero degli Affari Esteri e dall'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (https://sennacheribarchaeologicalpark.com/). Dal 2017 co-dirige lo scavo archeologico italo-curdo di Gir-e Gomel/Gaugamela e, dal 2019, lo scavo italo-curdo di Faida (Regione del Kurdistan, Iraq). Dal 1999 al 2011 è stato direttore della Missione Archeologica Italiana a Mishrifeh/Qatna (Siria; www.qatna.org) e, dal 2008 al 2011, ha co-diretto la Missione Archeologica Italiana nel Deserto della Palmirena (Siria).Si occupa prevalentemente dello studio dell'insediamento umano e dell'interazione fra uomo, ambiente, risorse e strategie di sussistenza, di archeologia del pastoralismo, archeologia degli imperi e della cultura materiale e dell'organizzazione delle società complesse fra il Calcolitico e l'età del Ferro soprattutto in Siria, Iraq e Anatolia orientale. 
E' molto attivo nel campo della documentazione, protezione, conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale nei contesti bellici e post-bellici di Siria e Iraq. Dal 2017 è responsabile del progetto "Let's give the Yazidis a future! Safeguarding and preservation of the Yazidis' cultural heritage" finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia. E' membro e co-fondatore di Rashid International, una ONG internazionale per la protezione del patrimonio culturale iracheno. 
E' direttore dello Advanced Technology Lab for Cultural Heritage (Università di Udine e Trieste, Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati, Centro Internazionale di Fisica Teorica ed Elettra Sincrotrone) e delegato del rettore dell'Università di Udine per l'archeologia.
E' stato organizzatore e membro dei comitati scientifici delle mostre archeologiche internazionali "Nineveh", National Museum of Antiquities in the Netherlands (RMO), Leida, 2017, "Schätze des alten Syrien. Die Entdeckung des Königreiches Qatna", Landesmuseum Württemberg, Stoccarda, 2009-2010 e "The Metropolis of the Orontes. Art and Archaeology from the Ancient Kingdom of Qatna", Qasr Zahrawi, Homs, 2005-2006.
Dirige le serie monografiche Studi Archeologici su Qatna e Italian Archaeological Mission to the Kurdistan Region of Iraq. Monographs (Forum Editrice, Udine). E' membro dei comitati scientifici di riviste e serie internazionali: KASKAL (LoGisma), Mesopotamia (Le Lettere), Rivista di Archeologia (G. Bretschneider Editore), Studies on the Ancient Near East and the Mediterranean (Arbor Sapientiae), Zagros Studies (Peeters Publishers), Études mésopotamiennes - Mesopotamian Studies (Brepols), Melammu Workshops and Monographs (Ugarit-Verlag), Studia Eblaitica (Harrassowitz Verlag), Bibliotheca Euphratica (Ferrol), Reallexikon der Assyriologie und Vorderasiatischen Archäologie (Walter de Gruyter). 
È revisore di diverse agenzie di ricerca nazionali e internazionali (Belgio, Francia, Germania, Giappone, Israele, Olanda, Regno Unito, Stati Uniti).
È autore di tre monografie e curatore di nove volumi miscellanei; ha pubblicato oltre 150 articoli in riviste, atti di convegni e volumi miscellanei di ambito internazionale.

Appartenenza a società di ricerca
È membro della Società degli Orientalisti Italiani, della Deutsche Orient-Gesellschaft (Berlino) e delle American Schools of Oriental Research (Boston).

Premi e riconoscimenti internazionali
2020: "Khaled al-Asaad" International Archaeological Discovery Award per la scoperta del complesso di arte rupestre assiro di Faida (Iraq).
2014: World Monuments Fund Watch Day Award per il sito archeologico di Khinis (Iraq).


 
 



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