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Gianni Penzo Doria

Gianni Penzo Doria
Professore associato di Archivistica nell'Università degli studi del Insubria

- s.c.r..eletto il 15 luglio 2021

Gianni Penzo Doria (1963) si è laureato in Lettere Classiche a Ca' Foscari nel 1989 e si è diplomato alla Scuola di archivistica, paleografica e diplomatica presso l'Archivio di Stato di Venezia nel 1991. Si è poi perfezionato nel 1995 in Management culturale alla School of Management della Bocconi, successivamente, nel 2003, in Innovazione delle amministrazioni pubbliche all'Università degli Studi di Padova e infine, nel 2015, in Management - Umanesimo manageriale all'Università degli Studi dell'Insubria.
 Nel frattempo, a partire dal dicembre 2000, ha svolto funzioni di dirigente universitario. In particolare: dal 2004 come Direttore amministrativo dell'Università degli Studi di Padova; dal 2011 al 2013 come Direttore Generale dell'Università degli Studi di Trieste; dal 2014 al 2019 come Direttore Generale dell'Università degli Studi dell'Insubria.
 Con specifici contratti, come professore in Archivistica e Diplomatica ha tenuto lezioni e corsi fra gli altri a Lima (Consiglio internazionale Archivisti), Londra (University College), Glasgow (IFLA), Siviglia (Ass. Archivisti Spagnoli), Bruxelles (Commissione Europea), Strasburgo (IUT Schumann e Parlamento europeo). Dal giugno 2014 all'ottobre 2018 è stato componente del Comitato tecnico-scientifico degli Archivi in seno al Ministero dei beni e della attività culturali e del turismo, di
nomina diretta del Ministro in qualità di «esperto di chiara fama».
 Dal 1° settembre 2019 è Direttore dell'Archivio di Stato di Venezia. Sempre dal 2019 è componente del Comitato scientifico della rivista Atlanti dell'IIAS, International Institute for Archival Science (Trieste-Maribor). Dal settembre 2020 è componente del Consiglio Generale della Fondazione Cini di Venezia.
 Si è occupato di sistemi informativi sia nel settore pubblico che nel settore privato e dei procedimenti amministrativi delle università italiane. In questo ambito ha approfondito le tematiche di informatica giuridica, di organizzazione e di gestione digitale dei beni culturali (in specifico: archivi e biblioteche), con un filone di indagine relativo alla redazione e alla gestione dei documenti degli organi collegiali (deliberazioni, verbali, etc.). Ha coordinato gruppi di lavoro interistituzionali in materia di sviluppo, cambiamento e innovazione digitale, con riconosciuta autorevolezza e capacità di teamworking e di management relazionale.
Ha pubblicato monografie e saggi su archivi e beni culturali, per lo più  incentrati sull'analisi normativa dell'amministrazione pubblica digitale,  sull'applicazione concreta dei principi fondamentali di amministrazione e di management pubblico, nonché in ambito archivistico e di record management. Ha curato l'unica opera sui procedimenti amministrativi delle università italiane, disponibile anche on-line: I procedimenti amministrativi delle università italiane, Trieste 2017.Si è poi occupato in specifico di edizioni critiche e di redazione di inventari storici, tra cui si segnalano in quanto di speciale rilievo: l'edizione degli Statuti di Chioggia nel volume Statuti e capitolari di Chioggia del 1272-1279, con le aggiunte fino al 1327 (con riferimento di particolare importanza all'edizione critica del testo alle pp. 69-138), Venezia 1993; Dispacci da Pietroburgo di Ferigo Foscar1783-1790, Venezia 1993. L'Archivio della Regia Scuola di ingegneria di Padova, poi Istituto superiore di ingegneria (1923-1935) (con Maria Grazia Bevilacqua), Padova 2006. È autore di voci della Encyclopedia of Archival Science e col volume Cartesio ha pubblicato gli Atti della 4ª e 5ª Conferenza organizzativa degli archivi delle università italiane (Padova 2006).  La sua associazione all'Istituto Veneto rientra in una prestigiosa linea culturale   di archivisti quali Luigi Lanfranchi, Ugo Tucci e da ultimo Maria Francesca Tiepolo che, con la loro presenza e le loro competenze, hanno illustrato in passato l'ambito degli studi storici.
Dal luglio 2021 è procuratore di San Marco.

 
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