Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti - Testata per la stampa

L'Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti al Centro Culturale Candiani

L'Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti al Centro Culturale Candiani

9 - 26 - 30 marzo, ore 17.30
Centro Culturale Candiani
Sala auditorium

P.le Candiani 7, Mestre


9, ore 17.30
Incontro sul tema

Mestre: porta della terraferma.
Il suo nuovo ruolo nel Trecento Italiano.

Intervengono:
Franco Cardini (Universitā di Firenze, Istituto di Studi Umanistici), Gherardo Ortalli (Universitā di Venezia, Socio effettivo e Amministratore dell'Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti), Federico Pigozzo (autore del volume Treviso e Venezia nel Trecento. La prima dominazione veneziana sulle podesterie minori (1339-1381)

Gli storici Franco Cardini, Gherardo Ortalli, e Federico Pigozzo, parleranno del nuovo ruolo e del conseguente sviluppo che Mestre assume nel 300 italiano, in ragione della funzione strategica che ha rivestito per l'estensione del dominio di Venezia sull'entroterra veneto.
Ne ha fornito testimonianza la ricerca di Federico Pigozzo, pubblicata nelle Memorie dell'Istituto Veneto, che studia le prime fasi della formazione dello Stato da Terra della Serenissima, dove Treviso e Mestre hanno avuto un ruolo importante, illustrando alcuni aspetti della realtā economica, sociale ed amministrativa (Treviso e Venezia nel Trecento. La prima dominazione veneziana sulle podesterie minori (1339-1381), Istituto Veneto, Venezia, 2007).

26, ore 17.30
Incontro sul tema
Indagare con il DNA
Intervengono Marco Pizzamiglio (vice comandante dei RIS di Parma) e Gian Antonio Danieli (Universitā di Padova e Vice Presidente dell'Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti).
L'incontro tratterā le applicazioni mediche delle analisi del DNA nell'ambito sia della diagnostica clinica sia della medicina legale, fornendo informazioni anche sulle metodologie utilizzate nelle indagini di polizia giudiziaria. 

Si parlerā di indagini con il DNA, con il contributo di Marco Pizzamiglio e Gian Antonio Danieli, due esperti in medicina forense e in campo medico-clinico
L'analisi del DNA č divenuta uno strumento quasi insostituibile nei procedimenti di identificazione biologica. Le applicazioni riguardano non solo la microbiologia, ma anche la genetica medica, dove identificare le modificazioni di geni in grado di causare malattie consente di riconoscere, all'interno di una famiglia, le persone a rischio. Un settore nel quale i progressi sono sotto gli occhi di tutti č l'applicazione delle analisi di DNA alla medicina forense, in particolare nella fase investigativa sulla scena del crimine. Come č noto, molti colpevoli sono stati riconosciti in base alle loro tracce biologiche (gocce di sangue, tracce di saliva) o a quelle della vittima individuate sui loro indumenti.

30, ore 17.30
Incontro sul tema

Laguna: patrimonio da proteggere
Intervengono Danilo Mainardi (Universitā Ca' Foscari di Venezia e Socio dell'Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti), Mauro Bon (Universitā di Venezia e Museo di Storia Naturale), Andrea Rinaldo (Universitā di Padova e Socio dell'Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti).
L'incontro verterā sulla caratterizzazione della laguna in termini di flora, fauna e morfologie, mettendo in rilievo la necessitā di sviluppare banche dati, dettagliate e facilmente accessibili, per raccogliere dati e osservazioni.

L'evoluzione di un ecosistema č condizionata dalle geometrie prodotte dai popolamenti animali e vegetali e dalle componenti inorganiche. Recenti studi condotti attraverso immagini satellitari mostrano le nuove frontiere del monitoraggio degli ambienti di barena e delle loro complessitā. Per studiare tali trasformazioni č necessario condividere un vasto bagaglio di conoscenze che oggi, attraverso gli strumenti informatici, possono essere agevolmente archiviate e diffuse. Tra i temi affrontati, le modificazioni del paesaggio naturale dovute all'intervento umano, le conseguenti variazioni faunistiche, le attivitā di monitoraggio locale, il ruolo delle istituzioni scientifiche nella conservazione dell'ambiente. In questo abito, i musei naturalistici hanno soprattutto il ruolo di testimoniare le dinamiche biologiche, attraverso dati bibliografici, collezioni di reperti, record di database: strumenti fondamentali per interpretare le variazioni dell'ambiente e degli esseri viventi.

 
 
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