Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti - Testata per la stampa

L'Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti

Sala delle Adunanze, Palazzo Loredan

L'Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti deriva dal Reale Istituto Nazionale voluto da Napoleone per l'Italia all'inizio del XIX secolo. Venne poi rifondato dall'Imperatore Ferdinando I d'Austria nel 1838, con la denominazione di Imperiale Regio Istituto di Scienze, Lettere ed Arti; divenuto  con l'annessione del Veneto all'Italia Reale Istituto di Scienze, Lettere ed Arti,  fu riconosciuto di interesse nazionale, insieme alle principali accademie degli stati preunitari.
Fine statutario dell'Istituto è l'incremento, la diffusione e la tutela delle scienze, delle lettere e delle arti.
L'Istituto è  un'Accademia, composta da due classi, una per le scienze matematiche, fisiche e naturali, l'altra per le scienze morali, le lettere e le arti. Ciascuna classe è formata di 40 soci effettivi, 80 soci corrispondenti e 25 soci stranieri. Nel corso dei due secoli di storia, hanno fatto parte dell'Istituto alcune tra le più eminenti personalità della vita culturale e scientifica italiana ed europea.
L'Istituto è retto da un Consiglio di Presidenza composto dal Presidente, dal Vicepresidente, dall'Amministratore e da due Segretari accademici. Il Consiglio di Presidenza è coadiuvato da un ufficio di segreteria coordinato dal Cancelliere e da un ufficio di ragioneria. Le nomine del Presidente e del Vicepresidente vengono confermate con decreto del Ministro per i Beni e le Attività culturali.
L'Istituto, oltre alla ordinaria attività accademica e alle mensili riunioni dei soci, promuove periodicamente manifestazioni di carattere scientifico e umanistico, incontri di studio, convegni, seminari e scuole di specializzazione post laurea e post-doc.; inoltre promuove e realizza progetti di ricerca scientifica anche collaborando con Accademie, Università, Scuole di studi superiori e Centri di ricerca, a livello sia nazionale sia internazionale
L'Istituto, fin dalle sue origini, eroga numerosi premi e borse di studio al fine di incoraggiare le ricerche su temi di carattere sia storico che scientifico. Pubblica la rivista «Atti», il periodico «Memorie» che raccoglie opere di carattere monografico, e numerose collane e serie di volumi.
Particolare attenzione è posta all'utilizzo dei mezzi audiovisivi, dell'informatica e della comunicazione via internet. L'Istituto conserva una ricca biblioteca e vari archivi tra i quali quello di Luigi Luzzatti, Presidente del Consiglio dei Ministri nel 1911.

 
 
 
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