Le collezioni d’arte dell’Istituto Veneto
Nel corso della sua storia bicentenaria l’Istituto ha raccolto numerose opere d’arte, rappresentative dell’ampiezza dei campi d’interesse che da sempre ne contraddistingue l’attività scientifica. A fianco degli arredi e delle decorazioni di palazzo Loredan e palazzo Franchetti, l’Istituto possiede una pregevole collezione di opere d’arte, costituita da lastre fotografiche, calchi in gesso, medaglie, busti marmorei e bronzei, sculture, quadri, stampe.

La Creta Veneziana
L’Istituto Veneto possiede il principale archivio documentario relativo alla presenza veneziana nel Mediterraneo, e nell’isola di Creta in particolare. Formato da 1642 lastre fotografiche, impresse da Giuseppe Gerola nella storica “Missione” del 1900-1902, 1000 foto originali, 394 trascrizioni di graffiti e di epigrafi veneto-cretesi su veline e carte assorbenti e oltre 50 calchi in gesso di leoni marciani e stemmi araldici di famiglie veneziane provenienti da Creta, il fondo Giuseppe Gerola testimonia quattro secoli di presenza veneziana nel Levante e rappresenta una documentazione insostituibile per ricostruire la storia dell’architettura e del paesaggio dell’isola di Creta.

Il Panteon Veneto
L’atrio di palazzo Loredan accoglie il Panteon Veneto, una collezione storica di busti e medaglioni marmorei rappresentanti “uomini insigni nella politica, nelle armi, nella navigazione, nelle scienze, nelle lettere e nelle arti, nati o vissuti lungamente nelle Province Venete dai tempi antichi fino al XVIII secolo”. Il Panteon risale al 1847 quando l’Istituto, in occasione del IX Congresso degli Scienziati italiani, chiese ad alcuni dei maggiori scultori dell’epoca di partecipare alla creazione della raccolta da collocare nelle logge di Palazzo Ducale, dove l’Istituto aveva sede dal maggio 1840. L’impresa, nel suo complesso, durò oltre ottant’anni, dal 1847 al 1932.

Sala Luigi Luzzatti a Palazzo Loredan
Il 23 febbraio 1930 i membri effettivi dell’Istituto Veneto, riuniti in assemblea, accoglievano all’unanimità la proposta pervenuta dalla moglie e dai figli di Luigi Luzzatti di accogliere il lascito delle carte, libri, mobili, ricordi personali dello statista veneziano. Nel corso degli anni successivi l’Istituto Veneto, di cui Luigi Luzzatti era stato socio corrispondente dal 1868 e membro effettivo dal 1872, ha proceduto alla schedatura della biblioteca ricca di circa 16.000 titoli.

Le medaglie
Il catalogo delle medaglie fatte coniare dall’Istituto Veneto, e da questo in parte possedute, è diviso in due sezioni: una prima riguarda le medaglie “premio d’industria”, destinate cioè agli inventori, agli imprenditori, agli artigiani e ai coltivatori più intraprendenti del Veneto e delle regioni vicine. La loro distribuzione (per oltre 120 anni, sino al 1925) costituì uno dei compiti più importanti dell’accademia. L’altra sezione invece raccoglie le medaglie legate alle vicende dell’Istituto, dalle commemorazioni, ai congressi, alle manifestazioni di costume.