Artista, il padre era scultore e poeta, e il nonno architetto e decoratore. Nel 1904 si iscrisse all’istituto tecnico dedicandosi con particolare passione al disegno e alla geometria. Nel 1907, interrotti gli studi, entrò nella bottega dal restauratore e decoratore Capranesi, dove rimase fino al 1911, quando si iscrisse al corso di pittura tenuto di Sartorio all’Accademia di belle arti. Nel 1924, alla XIV Biennale di Venezia, ottenne il definitivo riconoscimento da parte della critica e nel 1927 succedette a Tito nella cattedra di pittura all’Accademia di belle arti di Venezia, dove rimase ad esclusione di una parentesi bolognese tra il 1935 e il 1944. Pur essendo tra gli esponenti di movimenti artistici quali Valori plastici, Novecento e Movimento spaziale, ideato da Fontana, la sua posizione rimase sostanzialmente solitaria.