Laureatosi in lettere a Firenze nel 1909, e in legge a Messina nel ’23, insegnò letteratura classica nei licei di Siracusa, Caltanissetta, Verona, Messina e Pisa; quindi (1915) fu docente di letteratura latina all’università di Messina, e dal ’23 al ’53 in quella di Padova. Politico militante, socialista dal 1893 e comunista dal 1921, fu rettore dell’università patavina dopo il 25 luglio 1943, ma si dimise in seguito all’8 settembre, con un appello agli studenti nel quale li esortava alla lotta per la liberazione; quindi si rifugiò in Svizzera. Deputato alla Costituente nel ’46 e al Parlamento (1948 e 1955), fu insigne latinista; tuttora fondamentale e la sua Storia della letteratura latina, in due volumi (1925-27), nella quale si rivela critico letterario di grande acume e finezza.