Panteon Veneto

Una collezione d’arte a Palazzo Loredan

L’atrio di palazzo Loredan accoglie il Panteon Veneto, una collezione storica di busti e medaglioni rappresentanti “uomini insigni nella politica, nelle armi, nella navigazione, nelle scienze, nelle lettere e nelle arti, nati o vissuti lungamente nelle Province Venete dai tempi antichi fino al XVIII secolo”. Il Panteon risale al 1847 quando l’Istituto chiese, in occasione del IX Congresso degli Scienziati dell’epoca di partecipare alla creazione della raccolta da collocare nelle logge di Palazzo Ducale, dove l’Istituto aveva sede dal maggio 1840. 

Alcuni dei maggiori scultori dell’epoca parteciparono alla costituzione della collezione che, inizialmente collocata nelle logge di Palazzo Ducale, è oggi esposta nell’atrio di Palazzo Loredan. L’impresa nel suo complesso, durò oltre ottant’anni, dal 1847 al 1932. Nel loro insieme i ritratti eseguiti da 26 artisti su richiesta di ben 43 donatori, offrono uno spaccato della vita artistica e delle vicende culturali della Venezia ottocentesca, rifettendo, anche attraverso la retorica delle iscrizioni commemorative, il gusto e le aspirazioni del nostro Risorgimento. 

L’Istituto Veneto conserva anche l’epigrafe inaugurale del Panteon, inizialmente collocata nella prima loggia di Palazzo Ducale a capo della Scala dei Giganti, epigrafe che si apre con una frase significativa a mostrare come l’iniziativa non fosse solo una mera celebrazione di un passato glorioso: «A mostrare / non dimentica delle glorie passate / l’età nostra / e a promuovere le future». La collezione fu trasferita da Palazzo Ducale (sede dell’Istituto Veneto fino al 1891) a palazzo Loredan nel 1995 e fu oggetto di una seconda risistemazione nel 2008.Ai piedi della rampa destra delle scale è presente la lapide che ricorda Luigi Dottesio di Como, mazziniano fervente patriota, condannato a morte il 5 settembre 1851 dal Tribunale supremo militare austriaco, che allora aveva sede a palazzo Loredan. 

La colleziona storica del Panteon Veneto

  • Paolo Sarpi, (1552 - 1623) 1

    Storico e teologo, difese le prerogative della Repubblica veneziana, colpita dall’interdetto di Paolo V. Dono di una società di veneziani presieduta dai nob. Girolamo Dolfin Boldù, co. Francesco Donà dalle Rose, co. Giovanni Battista Giustinian e bar. Jacopo Treves de’ Bonfili. Opera di Angelo Cameroni (1847).

  • Angelo Partecipazio, ( ? - 827) 2

    Decimo doge di Venezia, affrontò il franco Pipino e fece trasferire la sede del governo del dogado da Metamauco assediata a Rivoalto. Dono del Comune di Venezia. Opera di Pietro Lorandini (1861).

  • Melchiorre Cesarotti, (1730 - 1808) 3

    Filologo e poeta padovano. Traduttore dell’Ossian, operò per diffondere in Italia gli ideali della rivoluzione francese. Dono dell’Accademia di Scienze, Lettere ed Arti di Padova. Opera di Romano Petrelli (1857).

  • Giovanni I Corner, (1551 - 1629) (*) 4

    Novantaseiesimo doge di Venezia.

  • Vettor Pisani, (1324 - 1380) 5

    Capitano generale della flotta veneziana, combatté contro i genovesi. Dono di Vettor Pisani. Opera di Angelo Giordani (1857).

  • Andrea Contarini, (1300/1302 - 1382) 6

    Sessantesimo doge di Venezia, sconfisse i genovesi nella guerra di Chioggia. Dono del Comune di Venezia. Opera di Giuseppe Bernardis (1861).

  • Giambattista Galliccioli, (1738 - 1806) 7

    Sacerdote studioso di lingue orientali. Dono di Pietro Galliccioli. Opera di Pietro Bearzi (1858).

  • Giovanni Arduini (medaglione), (1704 - 1795) 8

    Geologo, fondatore della stratigrafia. Dono di Tommaso Antonio Catullo, Alberto Parolini, Achille De Zigno, Ludovico Pasini. Opera di Pietro Bearzi (1847).

  • Lazzaro Moro (medaglione), (1687 - 1764) 9

    Geologo, studiò l’origine delle catene montuose. Dono dei cittadini di San Vito del Friuli. Opera di Pietro Bearzi (1847).

  • Marin Faliero, (1285 - 1355) (*) 10

    Cinquantacinquesimo doge di Venezia, venne destituito, giustiziato e condannato alla damnatio memoriae per alto tradimento. Opera di Francesco Bosa.

  • Marco Foscarini, (1695 - 1763) 11

    Centodiciassettesimo doge di Venezia e letterato. Dono di una società di veneziani presieduta dai nob. Girolamo Dolfin Boldù, co.Francesco Donà dalle Rose, co. Giovanni Battista Giustinian e bar. Jacopo Treves de’ Bonfili. Opera di Luigi Minisini (1847).

  • Enrico Dandolo, (1107 - 1205) 12

    Quarantunesimo doge di Venezia. Al comando della iv crociata, riuscì prima a riconquistare Zara e, poi, a prendere Costantinopoli. Dono di una società di veneziani presieduta dai nob. Girolamo Dolfin Boldù, co. Francesco Donà dalle Rose, co. Giovanni Battista Giustinian e bar. Jacopo Treves de’ Bonfili. Opera di Antonio Bianchi (1847)

  • Paolo Renier, (1710 - 1789) 13

    Centodiciannovesimo e penultimo doge di Venezia. Dono di Matteo Persico. Opera di Marco Pasato (1859)

  • Andrea Gritti, (1454 - 1538) 14

    Settantasettesimo doge di Venezia. Da ”Capitano Generale da Terra” riuscì a riconquistare la maggior parte dei territori perduti nella battaglia di Agnadello. Dono dell’arciduca Ferdinando Massimiliano d’Austria. Opera di Luigi Borro (1860).

  • Aldo Manuzio, (1449 - 1515) 15

    Stampatore, editore e umanista. Dono di Giuseppe e Antonio Antonelli, tipografi. Opera di Gaetano Zennaro (1863).

  • Ugo Foscolo, (1778 - 1827) 16

    Poeta e letterato. Fu membro della Municipalità di Venezia nel 1797. Dono dei nipoti ed eredi di Spiridione Papadopoli. Opera di Marco Pasato (1861).

  • Apostolo Zeno, (1668 - 1750) 17

    Erudito e poeta. Fu uno dei fondatori dell’Accademia degli Animosi. Dono di una società di veneziani presieduta dai nob. Girolamo Dolfin Boldù, co. Francesco Donà dalle Rose, co. Giovanni Battista Giustinian e bar. Jacopo Treves de’ Bonfili. Opera di Pietro Bearzi (1847).

  • Caterina Cornaro, (1454 - 1510) 18

    Patrizia veneziana regina di Cipro. Dono del principe Carlo Clary Aldringen. Opera di Augusto Sanavio (1912).

  • Dante Alighieri, (1265 - 1321) 19

    Nel Veneto, presso gli Scaligeri signori di Verona, trovò rifugio nei primi tempi dell’esilio; e di vari aspetti della regione, dalla lingua alla geografia, dalla storia al costume, ha avuto conoscenza diretta ed è stato testimone nella propria opera. Dono del Comune di Venezia. Opera di Pietro Zandomeneghi (1865).

  • Giustina Renier Michiel, (1755 - 1832) 20

    Scrittrice veneziana e protettrice delle arti. Scrisse l’Origine delle feste veneziane. Dono di Leopardo Martinengo. Opera di Pietro Zandomeneghi (1868).

  • Vincenzo Scamozzi, (1552 - 1616) 21

    Architetto. Dono di Alessandro Trissino. Opera di Pietro Zandomeneghi (1847).

  • Nicolò Tommaseo, (1802 - 1874) 22

    Linguista, scrittore e patriota. Al suo nome sono legati il Dizionario della Lingua Italiana, il Dizionario dei Sinonimi e il romanzo Fede e Bellezza. Dono di Marco Besso. Opera di Mario Salvini (1912).

  • Carlo Gozzi, (1720 - 1806) 23

    Drammaturgo e scrittore. Dono del comitato per le onoranze a Carlo Gozzi. Opera di Antonio De Bei (1931.)

  • Paolo Veronese, (1528 - 1588) 24

    Pittore. Dono di Giuseppe Caliari. Opera di Augusto Benvenuti (1889).

  • Tiziano Vecellio, (1477 - 1576) 25

    Pittore. Dono di Giuseppe De Reali. Opera di Antonio Bianchi (1858).

  • Andrea Palladio, (1508 - 1580) 26

    Architetto. Dono della Società di muto soccorso degli artieri vicentini. Opera di Eugenio Pedon (1871).

  • Carlo Alberto di Savoia, (1798 - 1849) 27

    Promulgò lo Statuto fondamentale della Monarchia di Savoia il 4 marzo 1848 - noto, appunto, come Statuto albertino - che rese il Regno di Sardegna, prima, e l’Italia, poi, una Monarchia costituzionale. Dono di Nicolò e Angelo Papadopoli. Opera di Luigi Ferrari (1874).

  • Giovanni Bellini, (c.a. 1433 - 1516) 28

    Pittore. Dono di Jacopo Treves de’ Bonfili. Opera di Lorenzo Larese Moretti (1858).

  • Jacopo Robusti detto il Tintoretto (1512 - 1594) 30

    Pittore. Dono dell’arciduca Ferdinando Massimiliano d’Austria. Opera di Antonio Bianchi (1860).

  • Benedetto Marcello, (1686 - 1739) 31

    Compositore, poeta, scrittore, a lui è stato dedicato il Conservatorio di Venezia. Dono di Giuseppe Camploy. Opera di Gaetano Zennaro (1847).

  • Sebastiano Caboto, (1476 - 1557) 32

    Navigatore ed esploratore. Proseguì i tentativi del padre di trovare un passaggio a Nord Ovest, colonizzò la regione del Plata. Dono dell’ordine dei commercianti veneti. Opera di Antonio Bianchi (1859).

  • Giambattista Spolverini, (1697 - 1764) 33

    Poeta didascalico. Scrisse il poema in quattro canti in versi sciolti La coltivazione del riso, considerato uno dei migliori poemi georgici italiani. Dono di Giambattista Buri. Opera di Giuseppe Poli (1861).

  • Marco Polo, (1254 - 1324) 34

    Viaggiatore e mercante. Arrivò in Cina, da lui chiamata Chatai, percorrendo la via della seta. Dono di Pietro Bigaglia. Opera di Augusto Gamba (1863).

  • Paolo Erizzo, (1411 - 1470) 35

    Eroico difensore veneziano a Negroponte (Eubea). Dono di Vincenzo Paolo Barzizza. Opera di Domenico Passerini (1866).

  • Angelo Emo, (1731 - 1792) 36

    Capitano generale e ammiraglio della Serenissima, sconfisse in mare i pirati barbareschi e bombardò i loro porti. Dono del Comune di Venezia. Opera di Pietro Zandomeneghi (1863).

  • Giovanni Caboto, (1450 - 1498) 37

    Esploratore e navigatore. Progettò per primo i grandi viaggi sulla rotta Nord Ovest. Dono di G.B. Giustinian, D. Serego Alighieri, N. Barozzi, G. Giovanelli, A. Fornoni, G. Berchet, F. Stefani, R. Fulin, P. Molmenti, N. Canevaro. Opera di Augusto Benvenuti (1881).

  • Brandolino Brandolini, (1611 - 1652) 38

    Condottiero per la Repubblica Veneta nelle Fiandre, in Italia, a Creta, nel Mediterraneo e nell’Adriatico. Dono di Girolamo Brandolini. Opera di Domenico Passerini (1866).

  • Lazzaro Mocenigo, (1623 - 1657) 39

    Condottiero. Batté più volte i turchi ai Dardanelli. Dono di Nicolò e Angelo Papadopoli. Opera di Luigi Borro (1875).

  • Angelo Minich, (1817 - 1893) (*) 40

    Medico chirurgo, munifico benefattore dell’Istituto Veneto, di cui fu presidente dal 1886 al 1888. Commissionata dall’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti. Opera di Carlo Lorenzetti (1895).

  • Bernardino Zendrini, (1679 - 1747) 41

    Matematico e idraulico, tra i maggiori scrittori sulla laguna di Venezia, ideatore dei Murazzi. Dono di Angelo e Gianmaria Zendrini. Opera di Gaetano Zennaro (1847).

  • Galileo Galilei, (1564 - 1642) 42

    Scienziato e filosofo. Fu chiamato dal governo della Serenissima alla cattedra di Matematica dell’Università di Padova, che tenne dal 1592 al 1609. Dono degli scienziati convenuti in Venezia nel 1847. Opera di Luigi Ferrari (1847).

  • Paolo Paruta, (1540 - 1598) 43

    Storico e scrittore politico. Aprì a Venezia nel 1561 un’Accademia privata di Scienze politiche e morali. Con la sua opera Istoria Veneziana continuò la Rerum Venetarum Historiae di Pietro Bembo. Dono di una società di veneziani presieduta dai signori nob. Girolamo Dolfin Boldù, co. Francesco Donà dalle Rose, Co. Giovanni Battista Giustinian e bar. Jacopo Treves de’ Bonfili. Opera di Luigi Ferrari (1847).

  • Andrea Dandolo, (1306 - 1354) 44

    Cinquantaquattresimo doge di Venezia, umanista e amico di Petrarca; fu il primo doge veneziano a laurearsi. Dono del Comune di Venezia. Opera di Lorenzo Larese Moretti (1861).

  • Tito Livio, (59 a.C. - 17 d.C.) 45

    Storico romano, autore di una monumentale storia di Roma, gli Ab Urbe Condita libri cxlii, dalla sua fondazione fino al regno di Augusto. Dono di A. Corinaldi. Opera di Lorenzo Larese Moretti (1867).

  • Leonardo Loredan, (1436 - 1521) 46

    Settantacinquesimo doge, riuscì a tutelare Venezia nel periodo molto difficile della sua storia che seguì la formazione della Lega di Cambrai. Dono del Comune di Venezia. Opera di Luigi Borro (1862).

  • Fra Mauro Camaldolese (xv sec.) 47

    Cosmografo, vissuto a Venezia nel xv secolo. Dono della Società Geografica Italiana nel iii congresso internazionale. Opera di Giuseppe Soranzo (1881).

  • Carlo Goldoni, (1707 - 1793) (*) 48

    Drammaturgo, scrittore e librettista, considerato uno dei padri della commedia italiana. Opera di Francesco Bosa (ante 1847).

  • Cassandra Fedele (medaglione), (1465-1558) 49

    Letterata molto attiva nei circoli umanistici di Padova, corrispose con letterati della corte di Lorenzo de’ Medici, con la corte aragonese di Spagna, in particolare con Eleonora d’Aragona, con la figlia Beatrice d’Este e suo marito Ludovico sforza, duca di Milano. Dono di Edmondo Clary Aldringen. Opera di Luigi Borro (1865).

  • Francesco Pajola (medaglione), (1741 - 1816) 50

    Medico chirurgo litotomista. Dono di Bartolomeo Campana. Opera di Pietro Lorandini (1858).

  • Nicolò Zeno (medaglione), (1334 - 1395) 51

    Esplorò le regioni dell’Atlantico del nord e dei mari artici. Committenza dell’ordine dei commercianti veneti. Opera di Antonio Bianchi (1862).

  • Carlo Zeno, (1334 - 1418) 52

    Ammiraglio veneto, combatté contro i Genovesi riconquistando Chioggia nel 1380. Dono di Pietro Zeno. Opera di Angelo Giordani (1857).

  • Enrico Dandolo, (1107 - 1205) (*) 53

    Quarantunesimo doge di Venezia. Al comando della iv crociata, riuscì prima a riconquistare Zara e, poi, a prendere Costantinopoli.

  • Jacopo Morelli, (1745 - 1819) 54

    Abate, storico e critico, bibliotecario della Marciana. Dono della Biblioteca Marciana. Opera di Giuseppe Soranzo (1892).

  • Sebastiano Venier, (1496 - 1578) 55

    Ottantaseiesimo doge di Venezia, fu uno dei protagonisti della battaglia di Lepanto contro i Turchi. Dono di Pier Gerolamo Venier. Opera di Lorenzo Larese Moretti (1873).

  • Luigi Carrer, (1801 - 1850) 56

    Poeta e prosatore. Fu vicesegretario dell’Istituto Veneto dal 1845 e direttore del Museo Correr nel 1846. Dono di amici e ammiratori. Opera di Giuseppe Soranzo (1878).

  • Pietro Orseolo II, (960 - 1008) 57

    Ventiseiesimo doge di Venezia, estese il dominio veneto alla Dalmazia e all’Istria. Dono del Comune di Venezia. Opera di Pietro Bearzi (1861).

  • Pietro Bembo, (1470 - 1547) 58

    Umanista e letterato, regolò per primo la Lingua italiana fondandola sull’uso dei massimi scrittori toscani trecenteschi. Commissionato dal Reale Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti. Opera di Angelo Cameroni (1847).

L’Istituto è un’Accademia

che ha per fine l’incremento, la diffusione e la tutela delle scienze, delle lettere e delle arti.

L’Istituto promuove e realizza progetti di studio e ricerca, anche in collaborazione con altri enti, istituzioni, fondazioni. 

L’Istituto Veneto deriva dal Reale Istituto Nazionale voluto da Napoleone all’inizio del XIX secolo.

L’Istituto ha due sedi, palazzo Loredan, assegnatogli dallo Stato nel 1891, e palazzo Franchetti, acquisito nel 1999 tramite Venezia Iniziative Culturali srl. 

Appelli e posizioni ufficiali pronunciati dall’Istituto 

Eletti dall’assemblea dei soci effettivi, acquisiscono formalmente la nomina con decreto del Ministero della Cultura.

L’Istituto è composto di due classi, è retto dal Consiglio di Presidenza e regolato dal Collegio dei Revisori. 

L’Istituto propone

oltre alle assemblee periodiche dei soci, numerosi tipi di iniziative rivolte al largo pubblico. A queste si aggiungono iniziative di approfondimento, di interesse più specialistico.
Bandisce inoltre premi a concorso. 

L’attività ordinaria dell’Istituto è scandita mensilmente dalle riunioni accademiche.

Tra le attività regolarmente promosse dall’Istituto è l’organizzazione di conferenze, convegni di studio, cicli di incontri divulgativi e altro ancora.

L’Istituto Veneto organizza, promuove e ospita esposizioni documentarie e mostre d’arte collettive e personali. 

L’Istituto bandisce annualmente premi destinati per lo più a giovani ricercatori. 

L’Istituto promuove seminari e scuole internazionali di approfondimento, ma anche corsi di formazione per docenti. 

Le visite, gratuite e prenotabili telefonicamente, permettono di scoprire i tesori nascosti di palazzo Loredan. 

L’Istituto è casa editrice

fin dal 1840 pubblica la rivista «Atti» e una serie di volumi, denominati «Memorie», che raccolgono contributi in forma monografica. Da diversi anni pubblica inoltre una serie di Collane, che riflettono interessi specifici. 

Oltre 300 i volumi pubblicati su temi di storia, letteratura, critica d’arte, filologia, diritto, filosofia, ma anche nelle scienze naturali e matematiche.

L’intero patrimonio delle pubblicazioni edite dal 1840 è stato di recente digitalizzato.

È possibile acquistare online le più recenti pubblicazioni dell’Istituto.

È il periodico digitale, diffuso via newsletter, pensato per far conoscere i nostri soci e offrire loro opportunità di divulgazione.

Ha lo scopo di raccogliere in edizione critica i documenti archivistici relativi a Marco Polo e ai suoi diretti discendenti. 

L’Istituto conserva

donazioni e lasciti, fondi archivistici, opere d’arte, collezioni scientifiche, biblioteche che ne esprimono la complessa articolazione degli interessi e il prestigio riconosciuto dal mondo accademico. 

L’Istituto conserva i documenti relativi alla propria storia e fondi di personalità importanti per la storia d’Italia. 

Il patrimonio librario è costituito da oltre 100.000 volumi, pervenuti, per la maggior parte, in scambio con le principali istituzioni accademiche mondiali.

Nel corso della sua storia bicentenaria l’Istituto ha raccolto numerose opere d’arte, rappresentative dell’ampiezza dei campi d’interesse.