Laureatosi a Padova in ingegneria nel 1894, si impiegò a Venezia nella Compagnia generale delle acque, che provvedeva al rifornimento idrico della città e delle isole lagunari, divenendo nel 1917, alla scomparsa del Lavezzari, il principale responsabile dell’acquedotto. Fu inoltre progettista civile di opere architettoniche: proto della Basilica marciana dal 1907 al ’48, vi diresse importanti restauri e contribuì alla ricostruzione del campanile dopo il crollo del 1902; nel ’10 fu consulente per lo studio della stabilita delle chiese di Santa Sofia di Costantinopoli e del Santo Sepolcro di Gerusalemme; opera sua è anche lo scalone di palazzo Venezia, a Roma (1924- 30).
Amministratore dal 28 settembre 1933-1937; vicepresidente dal 29 novembre 1946-1949, dal 17 febbraio 1949-1951.