Conseguito il diploma della abilitativo all’insegnamento nelle scuole secondarie della facoltà di Lettere e filosofia dell’Università di Roma nel 1878, abbandonò gli studi accademici per dedicarsi agli stessi in forma autodidattica. Collaborò alla fondazione del “Giornale storico della letteratura italiana”, muovendosi all’interno dell’orizzonte culturale della “scuola storica”. Nel 1882 assunse la direzione della “Gazzetta di Mantova”, ma, nel 1893, per sfuggire a un processo per diffamazione dovette espatriare a Vienna da dove scrisse corrispondenze per il “Corriere della sera” e, soprattutto, poté dedicarsi agli studi storici. Nel 1898 fu richiamato in Italia, in qualità di direttore dell’Archivio di Stato di Mantova, fino al 1918 quando assunse la soprintendenza dell’Archivio di Stato di Torino. A causa delle sue manifeste simpatie per il regime fascista, venne radiato dall’Accademia dei Lincei pochi mesi