Laureatosi in lettere a Padova nel novembre 1897, quattro anni più tardi, in seguito a concorso, fu nominato sottobibliotecario della Marciana, e nel 1905 divenne bibliotecario della Fondazione Querini-Stampalia, alla quale diede grande impulso per quasi un ventennio. Per la sua esperienza e capacità organizzativa nel 1919-20 fu chiamato a riordinare la biblioteca comunale di Trento, e più tardi collaborò al trasferimento della Marciana da Palazzo ducale alla Zecca; fu pure vicepresidente dell’Ateneo Veneto e segretario, dal 1920, della Deputazione di storia patria. Notevoli i suoi contributi sull’Umanesimo veneto, con edizione di testi, e la pubblicazione delle Relazioni degli ambasciatori veneti al Senato , per gli Scrittori d’Italia della Laterza.