Figlio del medico Francesco Enrico e della contessa Fortunata Zorzi Papadopoli Comneno, compì studi saltuari, dimostrandosi tuttavia appassionato studioso di scienze naturali, con particolar riguardo alla zoologia adriatica. Nel 1865 vinse per concorso l’impiego di conservatore del civico museo “Ferdinando Massimiliano” di Trieste, e nel giugno 1866 con decreto luogotenenziale fu nominato conservatore e custode delle collezioni scientifiche e degli oggetti della Esposizione industriale permanente dell’Istituto Veneto. Ricoprì inoltre diversi pubblici incarichi, spesso a titolo onorario. Fece parte così del Comizio agrario e di piscicoltura del distretto di Venezia (1881), quindi fu addetto allo stesso Municipio per i servizi batteriologici dal maggio 1883 all’agosto 1907; fu poi consigliere provinciale dal 1889 al ’94, vicepresidente dal 1900 della Società regionale veneta di pesca e agricoltura, membro della commissione provinciale di viticoltura, enologia e pesca fluviale e lacuale, dal 1906 al 1909. Contribuì più di qualunque altro, anche con doni personali, all’incremento delle raccolte naturalistiche dell’Istituto.
Vicesegretario dall’11 maggio 1879-1883, dal 6 maggio 1883-1887, dal 2 luglio 1887-1890, amministratore dal 21 dicembre 1890-1896, dal 26 dicembre 1896-1900, dal 15 luglio 1900-1905, dall’8 gennaio 1905-1909, dal 13 giugno 1909-1913, dal 24 novembre 1913-1917, dal 24 novembre 1917,