Filosofo di formazione rosminiana, grande cultore di Dante e di Manzoni, proprio allo studio del loro mondo spirituale dedicò molti dei suoi lavori. Le Osservazioni sulla teorica della pena studiata in Dante uscirono nel 1865 e nel 1892 pubblicò il saggio che avrà maggior successo Gli animali nella Divina Commedia . Sul Manzoni gli studi: Il Manzoni grammatico , i Casi di coscienza nei Promessi Sposi e La conversione dell’Innominato . Da questi scritti emerge lo spirito generale della sua opera che fu di educazione religiosa civile e morale. Anche lo studio della favola, della quale intendeva scrivere la storia, e al quale si dedicò negli ultimi anni della sua vita è finalizzato alla dimostrazione dell’importanza di questo genere letterario nell’educazione del pensiero e nella dimostrazione della verità. Zoppi ricoprì, nella sua città, anche molte cariche pubbliche, fu infatti consigliere comunale, assessore alla pubblica istruzione, membro della Commissione preposta alla Biblioteca comunale e presidente della Cassa di Risparmio.