Dopo aver frequentato i corsi di storia naturale e di economia rurale all’Università di Padova si trasferì a Milano, dove fondò e diresse il giornale satirico Lo spirito folletto. Emigrò prima in Svizzera e in Francia per frequentare i corsi della Sorbona e del Collège de France. Dopo aver insegnato Lingua italiana, per un breve periodo, all’Ecole supérieure du commerce, nel 1854 ritornò in Italia, partecipando alla direzione del periodico educativo Archivio domestico di Treviso. Eletto prima podestà poi sindaco di Treviso, fece parte della deputazione che preparò il plebiscito per l’annessione del Veneto al Regno d’Italia e della delegazione che accompagnò Vittorio Emanuele II nel suo ingresso a Venezia e a Treviso. Eletto deputato nella IX e X legislatura, si dimise dalla carica continuando ad occuparsi dei problemi della sua provincia e divenendo presidente del Consiglio provinciale di Treviso nel 1876. Membro del consiglio d’amministrazione della Scuola di viticultura ed enologia di Conegliano, fu presidente dell’Ateneo di Treviso e vicepresidente della Deputazione veneta di storia patria.