Di agiata famiglia, frequentò come studente esterno il liceo nel seminario di Vicenza, e si laureò a Padova in giurisprudenza nel 1855. Cattolico, antiaustriaco, fu il tipico esponente della classe dirigente veneta, improntata a moderatismo e ad un illuminato paternalismo imprenditoriale. Autore di numerose opere di economia, politica, statistica, diritto, e fondatore del “Giornale degli economisti”, ebbe molteplici incarichi onorari, ma non fu mai docente retribuito. Eletto deputato nel ’66, rieletto l’anno successivo, rinunciò alla carica nel ’70 adducendo motivi di famiglia, ma in realtà per contrasti metodologici con Quintino Sella, circa la complessa questione del corso forzoso; nel ’73 venne nominato senatore e fu a lungo uno dei più influenti responsabili della vita politica ed economica del Veneto.