Laureatosi in legge a Pavia nel 1843, rimase in quella università come aggiunto per le cattedre di diritto filosofico e di scienze politiche, ma dopo il ’48 insegnò privatamente per alcuni anni a Verona. Straordinariamente versatile, si dedicò brillantemente non solo alle scienze giuridiche, ma anche a quelle economiche, finanziarie e statistiche; nel ’58 il Governo dell’arciduca Massimiliano lo nominò ordinario di economia politica e di statistica presso l’università di Padova, e nel ’67 il ministro Broglio lo chiamò a far parte del Consiglio superiore dell’istruzione pubblica. Dieci anni dopo passò all’università di Roma, dove nell’88 ebbe la cattedra di economia politica; deputato al Parlamento per il collegio di Verona dal 1866 al 1883 come liberale di destra, nell’84 venne nominato senatore.