Vincitore di concorso per commesso presso la Direzione centrale di statistica di Palermo nel 1833, iniziò la carriera lavorativa alla quale accompagnò l’attività di ricerca che lo portò, esule alla fine delle rivoluzioni del 1848, professore di economia politica nell’università di Torino, come successore di Antonio Scialoia. Benché le esplicite critiche nei confronti dei governi gli procurarono non pochi disagi e talvolta anche la sospensione dall’insegnamento, la carriera di Ferrara proseguì nel 1859 con l’ottenimento della cattedra di economia sociale nella facoltà giuridica dell’università di Pisa e la nomina a direttore della scuola superiore di commercio di Venezia nel 1868. Chiamato da Urbano Rattazzi a ricoprire la carica di ministro delle finanze per pochi mesi (da aprile a luglio del 1867), fu nominato senatore del Regno nel 1881.