Completati gli studi superiori nel seminario e nel liceo pubblico di Vicenza, si laureò in giurisprudenza all’università di Padova e fu avviato alla professione forense a Vicenza. Attivo nelle rivoluzioni del 1848, fu costretto all’esilio in Piemonte e a Torino conseguè la laurea in lettere, iniziando la carriera dell’insegnamento nel collegio di Santhià e di Moncalvo e alternandola con quella di pubblicista, scrivendo articoli politici, storici, filosofici, letterari soprattutto per la rivista «Ragione». Divenuto preside di vari licei nel 1860, nel 1867 fu inviato a Udine, da poco unita all’Italia, in qualità di commissario straordinario del Liceo e dopo quale preside, e vi rimase fino al 1892. Durante il periodo nel quale visse nel capoluogo friulano, fu membro del consiglio scolastico provinciale, cooperatore in istituzioni di carità, consigliere comunale per lunghi anni e assessore comunale all’istruzione pubblica.