Conseguì la laurea in ingegneria idraulica nell’università di Torino nel 1832 e l’anno successivo quella in architettura civile, ottenendo poco dopo il brevetto di luogotenente nello stato maggiore del genio. Nel 1835 gli fu conferita la libera docenza in matematica e tenne l’insegnamento di Meccanica applicata, Balistica, Geometria e Geodesia nella Scuola d’applicazione e di geometria descrittiva all’Accademia militare di Torino. Insignito di titolo nobiliare nel 1843, nel 1846 ottenne la nomina a professore effettivo di Scienze delle costruzioni e Geometria pratica presso l’università di Torino. A lui si deve la formulazione del principio di elasticità, secondo il quale la distribuzione delle tensioni interne e delle reazioni di vincolo di un corpo elastico in equilibrio è quella che rende il lavoro di deformazione minimo, compatibilmente con le forze esterne date. Nel 1860 fu nominato Senatore del Regno e, come esponente della destra, partecipò assiduamente ai lavori parlamentari, ricoprendo carichi istituzionali come presidente del Comitato del genio, membro del consiglio dell’Ordine militare di Savoia, ministro della Marina nel primo gabinetto Ricasoli, ministro dei Lavori pubblici nei governi guidati da Farini e Minghetti, primo aiutante di campo del re. Nel 1867 ricevette da Vittorio Emanuele II, l’incarico di formare un gabinetto. Nel 1874, ricevette a Venezia l’imperatore Francesco Giuseppe in visita ufficiale in Italia.