Laureatosi a Padova in medicina e chirurgia nel 1842, fu assistente alla cattedra di medicina legale sino al ’44, quando si stabilì a Venezia, dove partecipò alla rivoluzione del 1848-49. Al ritorno degli austriaci riprese riprese i suoi studi sulle malattie nervose e le alienazioni mentali; nominato primario del manicomio di S. Servolo, nel ’71 venne chiamato a dirigere il nuovo grande manicomio di S. Clemente, dove rimase sino al collocamento a riposo, verificatosi nel ’90. Portato più alla teoria che alla pratica, scrisse opere di impronta spiritualistica. Amante della famiglia, mite, le sue agiate condizioni gli consentirono anche di dedicarsi all’arte e alla musica.
Amministratore dal 17 novembre 1889-1890; vicesegretario dall’11 maggio 1890-1891.