Entrato come convittore nel collegio S. Carlo, ebbe l’opportunità di avere maestri G. Riva e S. Marianini. Nel 1841 pubblicò ne Il Silfo, la prima recensione sulla raccolta di lettere di italiani illustri stampata dal Torregiani. Al seguito del duca Francesco Austria-Este a Vienna nel 1848 , avviò la serie di lunghi lavori sulla storia dell’arte con un saggio Delle opere di pittori modenesi che si conservano nell’imperiale Galleria del Belvedere di Vienna, continuati con la collaborazione con l’ Archivio storico italiano e culminati con il volume Gli artisti italiani e stranieri negli Stati Estensi del 1855. Dopo l’annessione di Modena al Regno d’Italia fu eletto deputato a rappresentare il collegio cittadino nella VII legislatura, mentre nel 1864 divenne sindaco, ma fu costretto a dimettersi per ragioni di salute due anni più tardi, rimanendo consigliere comunale e continuando l’attività di studio.