Iscritto alla facoltà di legge dell’università di Padova, trascurò gli studi per dedicarsi alla poesia e alla partecipazione ai circoli politici antiaustriaci padovani. Durante un soggiorno a Venezia incontrò Luigi Carrer e pubblicò alcune liriche che lo posero all’attenzione della polizia; imprigionato a Padova, dovette allontanarsi dalla città degli studi pe si trasferì a Milano, dove incontrò Manzoni, frequentò il salotto della contessa Maffei ed ebbe modo di dedicarsi a letture che risultarono fondamentali per la sua formazione di scrittore, come, ad esempio, Goethe. Nel 1841 diede alle stampe il poema Edmenegarda , che gli diede una clamorosa affermazione. Insofferente nei confronti degli ambienti nei quali si trovò a vivere di Milano, Padova, Venezia e Firenze, trovò in Torino un ambiente favorevole, finendo per occupare la carica di storiografo della Corona. Nel 1865 con la corte sabauda si trasferì a Firenze e nel 1871 a Roma e qui gli fu affidata la direzione dell’Istituto superiore di magistero. Nel 1876 fu nominato senatore del Regno.