A quindici anni entrò nella Compagnia di Gesù e fu ascritto tra gli studenti del Collegio Romano. Emessi i voti perpetui, iniziò ad insegnare fisica e matematica nel collegio dei gesuiti a Loreto nel 1841. Quando i gesuiti furono allontanati da Roma, fu costretto all’esilio, prima in Inghilterra, poi negli USA. Ritornato a Roma nel 1849, assunse la direzione dell’osservatorio del Collegio Romano, che grazie al suo impegno fu ricostruito e sviluppato facendogli acquistare fama internazionale nel campo dell’astrofisica e della geofisica. Rimase alla direzione dell’osservatorio anche quando i gesuiti furono allontanati dal Collegio Romano. La sua attività fu molto vasta: rintracciò in cielo i due frammenti della cometa di Biela, credette di individuare su Marte due “canali”, fu tra i primi a fotografare la corona solare in eclisse e a ottenere immagini spettroscopiche del bordo del Sole.