Dopo aver studiato nel seminario di Prato, frequentò i corsi di giurisprudenza a Pisa, ma la passione per il calcolo e l’astronomia lo spinsero, dietro suggerimento del Fossombroni, a studiare presso l’osservatorio di Brera (1805), per passare, un anno e mezzo più tardi (17/10/1806), astronomo aggiunto alla Specola di Padova, di cui divenne direttore nel ’17. Docente di astronomia all’università di Padova per oltre quarant’anni, sino al 1853, rettore nel 1824-25 e nel 1856-57, direttore della facoltà di matematica dal 1845 al ’72, fu astronomo teorico e pratico di gran valore, trasformando la Specola patavina da semplice osservatorio meteorologico, qual era, in uno dei primi centri astronomici d’Europa. Si sposò due volte, ma senza aver figli; fu indifferente alla politica.