Laureatosi in medicina a Padova nel 1854, si occupò prevalentemente di fisiologia; negli anni della sua giovinezza la medicina stava conoscendo una profonda trasformazione, che vedeva il rapido abbandono di antiche dottrine sull’umorismo, animismo, jatrochimismo, a vantaggio del metodo induttivo, che tuttavia il N. non seguì, preferendo studiare congiuntamente la natura delle malattie e le specie dei farmaci. Nel 1835-36 diresse l’ospedale di San Daniele del Friuli, quindi insegnò chimica presso l’ospedale civile di Venezia, dove poi divenne primario; pur avverso agli austriaci, nel ’51-’52 lavorò a Verona, su invito del Radetzky, ad un piano di riforma della pubblica istruzione. Sposato senza figli, la sua casa a S. Salvador divenne per anni un ritrovo culturale e mondano; fu presidente dell’Ateneo Veneto e direttore del “Giornale medico” di Venezia.
Segretario dal 12 agosto 1855-1859, dal 9 luglio 1859-1863, dal 19 maggio 1863-1867, dal 19 agosto 1867-1872, dal 12 gennaio 1872-1874.