Laureatosi in legge a Padova nel 1811, si impiegò nella carriera amministrativa, dedicandosi tuttavia alla letteratura. Nel ’44 venne nominato deputato della Congregazione provinciale di Venezia, carica che sostenne per molti anni, e nel ’51 fece parte della commissione istituita a Verona dal Ministero della pubblica istruzione, al fine di procedere al riordinamento degli studi universitari e ginnasiali. Durante gli avvenimenti del ’48-’49 mantenne una condotta prudente e riservata; un rapporto inoltrato a Radetzky nel giugno ’55 ne forniva questa immagine: “Valentissimo letterato e riputato scrittore […]. Nei cinque anni da che ha la direzione della segreteria dell’Istituto, si adoperò energicamente a ristaurarnelo, e a ripristinarvi quella regolarità e quel buon andamento che cogli avvenimenti del 1848 erano in gran parte scomparsi. Ne riordinò gli atti, rimasti nel frattempo quasi intieramente negletti, pubblicandone colle stampe parecchi volumi, che ne rendono la collezione fino al presente completa”.
Segretario dal 19 marzo 1852-1855.