BAROVIER MENTASTI ROSA

Classe di scienze morali, lettere ed arti
Area disciplinare: ARTI FIGURATIVE, MUSICA E CINEMA
Data elezione: s.c.r. eletta il 23 marzo 2019

Storica del vetro

Rosa Barovier Mentasti è una Storica del vetro. Appartiene a una storica famiglia vetraia muranese e si è specializzata nella storia del vetro veneziano dopo studi a Padova. Ha scritto diversi saggi e libri fondamentali sulla storia del vetro, dal Medioevo ad oggi. Ha curato numerose importanti mostre dedicate al vetro antico e contemporaneo. È socio corrispondente residente dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti dal 23 marzo 2019 e vi lavora a progetti legati al vetro.

Curriculum Vitae di BAROVIER MENTASTI ROSA

Rosa Barovier Mentasti appartiene a una famiglia muranese di soffiatori e designer, risalente all’età medievale. Ha studiato archeologia e storia delle arti antiche all’Università degli Studi di Padova, con una tesi sul vetro archeologico e la rinascita di Murano nel XIX secolo. Fu allieva di Maria Carina Calvi in vetro romano e di Luigi Zecchin in vetro veneziano. Ha studiato storia del vetro veneziano. Mentasti ha scritto diversi saggi e libri, tra cui Il Vetro Veneziano dal Medioevo ad oggi (1982), Vetro veneziano 1890 – 1990 (1992) e Trasparenze e Riflessi, Il vetro italiano nella pittura (2006).
Dal 1977, Mentasti ha curato diverse mostre sul vetro antico e contemporaneo, tra cui Vetri, Nel mondo, Oggi a Venezia (Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti) nel 2004, Fragile, Murano, chef d’autore della verre della rinascita au XXIe siècle a Parigi (Musée Maillol) nel 2013, Vetri dal Museo Salviati, Magiche trasparenze della donazione Tedeschi, a Padova (Museo degli Eremitani) nel 2013.

È stata docente all’Accademia di Belle Arti di Venezia e alla Scuola del Vetro Abate Zanetti di Murano. Oggi lavora a progetti legati al vetro con l’Istituto di Scienze, Lettere ed Arti di Venezia.

L’Istituto è un’Accademia

che ha per fine l’incremento, la diffusione e la tutela delle scienze, delle lettere e delle arti.

L’Istituto promuove e realizza progetti di studio e ricerca, anche in collaborazione con altri enti, istituzioni, fondazioni. 

L’Istituto Veneto deriva dal Reale Istituto Nazionale voluto da Napoleone all’inizio del XIX secolo.

L’Istituto ha due sedi, palazzo Loredan, assegnatogli dallo Stato nel 1891, e palazzo Franchetti, acquisito nel 1999 tramite Venezia Iniziative Culturali srl. 

Appelli e posizioni ufficiali pronunciati dall’Istituto 

Eletti dall’assemblea dei soci effettivi, acquisiscono formalmente la nomina con decreto del Ministero della Cultura.

L’Istituto è composto di due classi, è retto dal Consiglio di Presidenza e regolato dal Collegio dei Revisori. 

L’Istituto propone

oltre alle assemblee periodiche dei soci, numerosi tipi di iniziative rivolte al largo pubblico. A queste si aggiungono iniziative di approfondimento, di interesse più specialistico.
Bandisce inoltre premi a concorso. 

L’attività ordinaria dell’Istituto è scandita mensilmente dalle riunioni accademiche.

Tra le attività regolarmente promosse dall’Istituto è l’organizzazione di conferenze, convegni di studio, cicli di incontri divulgativi e altro ancora.

L’Istituto Veneto organizza, promuove e ospita esposizioni documentarie e mostre d’arte collettive e personali. 

L’Istituto bandisce annualmente premi destinati per lo più a giovani ricercatori. 

L’Istituto promuove seminari e scuole internazionali di approfondimento, ma anche corsi di formazione per docenti. 

Le visite, gratuite e prenotabili telefonicamente, permettono di scoprire i tesori nascosti di palazzo Loredan. 

L’Istituto è casa editrice

fin dal 1840 pubblica la rivista «Atti» e una serie di volumi, denominati «Memorie», che raccolgono contributi in forma monografica. Da diversi anni pubblica inoltre una serie di Collane, che riflettono interessi specifici. 

Oltre 300 i volumi pubblicati su temi di storia, letteratura, critica d’arte, filologia, diritto, filosofia, ma anche nelle scienze naturali e matematiche.

L’intero patrimonio delle pubblicazioni edite dal 1840 è stato di recente digitalizzato.

È possibile acquistare online le più recenti pubblicazioni dell’Istituto.

È il periodico digitale, diffuso via newsletter, pensato per far conoscere i nostri soci e offrire loro opportunità di divulgazione.

Ha lo scopo di raccogliere in edizione critica i documenti archivistici relativi a Marco Polo e ai suoi diretti discendenti. 

Selezione di pubblicazioni dell’Istituto disponibili gratuitamente in formato digitale.

L’Istituto conserva

donazioni e lasciti, fondi archivistici, opere d’arte, collezioni scientifiche, biblioteche che ne esprimono la complessa articolazione degli interessi e il prestigio riconosciuto dal mondo accademico. 

L’Istituto conserva i documenti relativi alla propria storia e fondi di personalità importanti per la storia d’Italia. 

Il patrimonio librario è costituito da oltre 100.000 volumi, pervenuti, per la maggior parte, in scambio con le principali istituzioni accademiche mondiali.

Nel corso della sua storia bicentenaria l’Istituto ha raccolto numerose opere d’arte, rappresentative dell’ampiezza dei campi d’interesse.