CAPACCIOLI MASSIMO

Classe di scienze fisiche, matematiche e naturali
Area disciplinare: FISICA E ASTRONOMIA
Data elezione: s.c.n.r. 22 maggio 1991, s.c.s. 1 settembre 2024

Professore ordinario di Astronomia nell'Università di Napoli "Federico II"

Massimo Capaccioli è Professore ordinario di Astronomia all’Università di Napoli “Federico II”. Si è laureato e ha insegnato anche all’Università di Padova, dove ha guidato gruppi di ricerca e corsi di laurea. È socio corrispondente non residente dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti dal 1991, divenuto soprannumerario nel 2024. Le sue ricerche si concentrano su struttura ed evoluzione dei sistemi stellari, scala delle distanze cosmiche e cosmologia osservativa, con scoperte su galassie ellittiche e materia oscura. Ha diretto l’Osservatorio di Capodimonte, è stato presidente della Società Astronomica Italiana e ha ideato il telescopio VST, con oltre 300 articoli e riconoscimenti.

Curriculum Vitae di CAPACCIOLI MASSIMO

Laureato in fisica all’Università di Padova, Massimo Capaccioli è ordinario di astronomia presso l’Università Federico II e docente di storia della scienza nella Seconda Università di Napoli, direttore del Centro VST (VSTceN) dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), e presidente dell’Accademia di scienze fisiche e matematiche della Società Nazionale di scienze, lettere e arti in Napoli, di cui è stato presidente generale per un triennio. Dal 1993 è stato per 13 anni direttore dell’Osservatorio Astronomico di Capodimonte in Napoli, e dal 1991 per 10 anni presidente della Società Astronomica Italiana. E’ stato anche presidente del Working group on galaxy photometry della Commissione 28 dell’Unione Astronomica Internazionale, presidente del consiglio del corso di laurea in astronomia presso l’Università di Padova, visiting professor presso il dipartimento di astronomia dell’Università del Texas in Austin.
Come professore ordinario a Padova e Napoli, è stato il tutore di numerosi laureandi e dottorandi e ha guidato alcuni gruppi di ricerca in Italia e all’estero.
I suoi principali interessi scientifici hanno riguardato la struttura, la dinamica e l’evoluzione dei sistemi stellari, la scala delle distanze cosmiche e la cosmologia osservativa. I risultati, tra cui spiccano alcune significative e riconosciute scoperte sulla struttura ed evoluzione delle galassie ellittiche e sull’abbondanza cosmica della materia oscura, sono contenuti in oltre 300 articoli su riviste internazionali. Ha sempre rivolto un’attenzione particolare alla divulgazione della scienza, anche in ambito mediterraneo, promuovendo tra l’altro la pubblicazione di un periodico scientifico trimestrale in lingua araba. Collabora con Il Messaggero e Il Corriere del Mezzogiorno e dal 2005 è pubblicista. E’ co-ideatore e curatore della collana di testi universitari “Napoli Series on Physics and Astrophysics” della casa editrice Bibliopolis. Tra i suoi interessi ci sono anche la storia della scienza e l’epistemologia. In qualità di direttore dell’Osservatorio di Capodimonte, ha contribuito al rilancio scientifico, tecnologico e culturale di quell’Istituto. Ha realizzato la Stazione osservativa al Toppo di Castelgrande (PZ), primo e unico Osservatorio professionale nel Mezzogiorno continentale. Ha anche ideato e gestito, in sinergia con l’European Southern Observatory (ESO), la realizzazione del telescopio a grande campo VST, il maggiore della sua classe nel mondo, che nel 2007 vedrà la prima luce sul Cerro Paranal, in Cile: un’impresa di caratura internazionale condotta a termine con le forze locali.
E’ socio di Accademie e Società scientifiche, membro di vari comitati. Ha ricevuto una decina di onorificenze tra cui, nel 2005, quella di “Commendatore” della Repubblica Italiana per meriti accademici.

L’Istituto è un’Accademia

che ha per fine l’incremento, la diffusione e la tutela delle scienze, delle lettere e delle arti.

L’Istituto promuove e realizza progetti di studio e ricerca, anche in collaborazione con altri enti, istituzioni, fondazioni. 

L’Istituto Veneto deriva dal Reale Istituto Nazionale voluto da Napoleone all’inizio del XIX secolo.

L’Istituto ha due sedi, palazzo Loredan, assegnatogli dallo Stato nel 1891, e palazzo Franchetti, acquisito nel 1999 tramite Venezia Iniziative Culturali srl. 

Appelli e posizioni ufficiali pronunciati dall’Istituto 

Eletti dall’assemblea dei soci effettivi, acquisiscono formalmente la nomina con decreto del Ministero della Cultura.

L’Istituto è composto di due classi, è retto dal Consiglio di Presidenza e regolato dal Collegio dei Revisori. 

L’Istituto propone

oltre alle assemblee periodiche dei soci, numerosi tipi di iniziative rivolte al largo pubblico. A queste si aggiungono iniziative di approfondimento, di interesse più specialistico.
Bandisce inoltre premi a concorso. 

L’attività ordinaria dell’Istituto è scandita mensilmente dalle riunioni accademiche.

Tra le attività regolarmente promosse dall’Istituto è l’organizzazione di conferenze, convegni di studio, cicli di incontri divulgativi e altro ancora.

L’Istituto Veneto organizza, promuove e ospita esposizioni documentarie e mostre d’arte collettive e personali. 

L’Istituto bandisce annualmente premi destinati per lo più a giovani ricercatori. 

L’Istituto promuove seminari e scuole internazionali di approfondimento, ma anche corsi di formazione per docenti. 

Le visite, gratuite e prenotabili telefonicamente, permettono di scoprire i tesori nascosti di palazzo Loredan. 

L’Istituto è casa editrice

fin dal 1840 pubblica la rivista «Atti» e una serie di volumi, denominati «Memorie», che raccolgono contributi in forma monografica. Da diversi anni pubblica inoltre una serie di Collane, che riflettono interessi specifici. 

Oltre 300 i volumi pubblicati su temi di storia, letteratura, critica d’arte, filologia, diritto, filosofia, ma anche nelle scienze naturali e matematiche.

L’intero patrimonio delle pubblicazioni edite dal 1840 è stato di recente digitalizzato.

È possibile acquistare online le più recenti pubblicazioni dell’Istituto.

È il periodico digitale, diffuso via newsletter, pensato per far conoscere i nostri soci e offrire loro opportunità di divulgazione.

Ha lo scopo di raccogliere in edizione critica i documenti archivistici relativi a Marco Polo e ai suoi diretti discendenti. 

Selezione di pubblicazioni dell’Istituto disponibili gratuitamente in formato digitale.

L’Istituto conserva

donazioni e lasciti, fondi archivistici, opere d’arte, collezioni scientifiche, biblioteche che ne esprimono la complessa articolazione degli interessi e il prestigio riconosciuto dal mondo accademico. 

L’Istituto conserva i documenti relativi alla propria storia e fondi di personalità importanti per la storia d’Italia. 

Il patrimonio librario è costituito da oltre 100.000 volumi, pervenuti, per la maggior parte, in scambio con le principali istituzioni accademiche mondiali.

Nel corso della sua storia bicentenaria l’Istituto ha raccolto numerose opere d’arte, rappresentative dell’ampiezza dei campi d’interesse.