CAVALLA FRANCESCO

Classe di scienze morali, lettere ed arti
Area disciplinare: SCIENZE GIURIDICHE E POLITICHE
Data elezione: s.c.r. 27 maggio 2008, s.e. 13 giugno 2018

Professore ordinario di Filosofia del diritto nell'Università di Padova

Francesco Cavalla è Professore ordinario di Filosofia del diritto nell’Università di Padova. È socio effettivo dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti dal 13 giugno 2018, dopo esserne stato socio corrispondente residente dal 27 maggio 2008. Si è laureato e formato all’Università di Padova, dove insegna Filosofia del Diritto dal 1980. La sua ricerca si concentra sulla Filosofia del Diritto, esplorando temi quali l’obiettività dell’informazione, la pena, la prospettiva processuale e il concetto di verità. È autore di numerose pubblicazioni e ricopre importanti ruoli in centri studi e associazioni giuridiche.

Curriculum Vitae di CAVALLA FRANCESCO

Francesco Cavalla è nato a Verona il 3-4-1939. Laureato in Giurisprudenza a Padova nel 1961 diviene in quell’anno Assistente alla cattedra di Filosofia del Diritto tenuta da Enrico Opocher. Nel 1972 è libero docente in Filosofia del Diritto, incaricato dell’insegnamento di tale disciplina prima a Teramo e poi a Trieste. Nel 1980, avendo vinto il concorso per un posto di professore ordinario, viene chiamato dalla facoltà di giurisprudenza di Padova ad occupare la seconda cattedra di Filosofia del Diritto, dove si trova a tutt’oggi.
Dal 1976 al 1978 ha diretto un gruppo di lavoro sull’obiettività dell’informazione per conto dell’ufficio studi della Rai; è stato relatore ufficiale, a più riprese, nei congressi nazionali dell’Unione Giuristi Cattolici Italiani e della Società Italiana di Filosofia del Diritto; nel 2002 ha fondato il Centro studi sulla metodologia della giurisprudenza (CERMEG), di cui è attualmente presidente, che ha sede a Trento e ivi organizza un congresso annuale con la partecipazione di studiosi italiani e stranieri i contributi dei quali sono raccolti nella pubblicazione periodica Acta Methodologica . Dal 2005 fa parte del Consiglio Scientifico della Società Italiana di Filosofia del Diritto. Da molti anni partecipa attivamente alle iniziative dell’Unione Camere Penali Italiane tenendo corsi e seminari tanto a livello locale quanto in sede nazionale presso la scuola di formazione a Roma e intervenendo ripetutamente come relatore nei congressi di tale Associazione.
È autore di numerose pubblicazioni tra le quali si segnalano: Scientia, Sapientia ed esperienza sociale. Saggio sul pensiero di S. Agostino, vol. I (Padova 1970) e vol. II (Padova 1974); Il problema dell’obiettività dell’informazione, Roma 1978, rivisto e aggiornato in: Temi e problemi di filosofia del diritto, Padova 1997; La pena come problema, Padova 1979; La prospettiva processuale del diritto. Saggio sul pensiero di Enrico Opocher, Padova 1991; La verità dimenticata. Attualità dei presocratici nell’epoca della secolarizzazione, Padova 1996; La pena come riparazione, in: Pena e riparazione, Padova 2002, pp. 1-101; Retorica giudiziale, processo e verità, in: Retorica Processo Verità, Milano 2007, pp. 1-87; Diritto alla vita, diritto sulla vita, in: Diritto e Società 2008.

L’Istituto è un’Accademia

che ha per fine l’incremento, la diffusione e la tutela delle scienze, delle lettere e delle arti.

L’Istituto promuove e realizza progetti di studio e ricerca, anche in collaborazione con altri enti, istituzioni, fondazioni. 

L’Istituto Veneto deriva dal Reale Istituto Nazionale voluto da Napoleone all’inizio del XIX secolo.

L’Istituto ha due sedi, palazzo Loredan, assegnatogli dallo Stato nel 1891, e palazzo Franchetti, acquisito nel 1999 tramite Venezia Iniziative Culturali srl. 

Appelli e posizioni ufficiali pronunciati dall’Istituto 

Eletti dall’assemblea dei soci effettivi, acquisiscono formalmente la nomina con decreto del Ministero della Cultura.

L’Istituto è composto di due classi, è retto dal Consiglio di Presidenza e regolato dal Collegio dei Revisori. 

L’Istituto propone

oltre alle assemblee periodiche dei soci, numerosi tipi di iniziative rivolte al largo pubblico. A queste si aggiungono iniziative di approfondimento, di interesse più specialistico.
Bandisce inoltre premi a concorso. 

L’attività ordinaria dell’Istituto è scandita mensilmente dalle riunioni accademiche.

Tra le attività regolarmente promosse dall’Istituto è l’organizzazione di conferenze, convegni di studio, cicli di incontri divulgativi e altro ancora.

L’Istituto Veneto organizza, promuove e ospita esposizioni documentarie e mostre d’arte collettive e personali. 

L’Istituto bandisce annualmente premi destinati per lo più a giovani ricercatori. 

L’Istituto promuove seminari e scuole internazionali di approfondimento, ma anche corsi di formazione per docenti. 

Le visite, gratuite e prenotabili telefonicamente, permettono di scoprire i tesori nascosti di palazzo Loredan. 

L’Istituto è casa editrice

fin dal 1840 pubblica la rivista «Atti» e una serie di volumi, denominati «Memorie», che raccolgono contributi in forma monografica. Da diversi anni pubblica inoltre una serie di Collane, che riflettono interessi specifici. 

Oltre 300 i volumi pubblicati su temi di storia, letteratura, critica d’arte, filologia, diritto, filosofia, ma anche nelle scienze naturali e matematiche.

L’intero patrimonio delle pubblicazioni edite dal 1840 è stato di recente digitalizzato.

È possibile acquistare online le più recenti pubblicazioni dell’Istituto.

È il periodico digitale, diffuso via newsletter, pensato per far conoscere i nostri soci e offrire loro opportunità di divulgazione.

Ha lo scopo di raccogliere in edizione critica i documenti archivistici relativi a Marco Polo e ai suoi diretti discendenti. 

Selezione di pubblicazioni dell’Istituto disponibili gratuitamente in formato digitale.

L’Istituto conserva

donazioni e lasciti, fondi archivistici, opere d’arte, collezioni scientifiche, biblioteche che ne esprimono la complessa articolazione degli interessi e il prestigio riconosciuto dal mondo accademico. 

L’Istituto conserva i documenti relativi alla propria storia e fondi di personalità importanti per la storia d’Italia. 

Il patrimonio librario è costituito da oltre 100.000 volumi, pervenuti, per la maggior parte, in scambio con le principali istituzioni accademiche mondiali.

Nel corso della sua storia bicentenaria l’Istituto ha raccolto numerose opere d’arte, rappresentative dell’ampiezza dei campi d’interesse.