CLARKE FRANCES

Classe di scienze morali, lettere ed arti
Area disciplinare: ARTI FIGURATIVE, MUSICA E CINEMA
Data elezione: s.o. 30 dicembre 2010

Presidente onorario del Venice in Peril Fund

Frances P. Molyneux Clarke è Presidente onorario del Venice in Peril Fund e socia onoraria dell’Istituto Veneto. È ampiamente stimata per il suo impegno competente nella salvaguardia del patrimonio artistico italiano, con una particolare attenzione per Venezia. Assieme al marito, ha fondato nel 1966 il Fund britannico poi divenuto Venice in Peril Trust Fund per finanziare e promuovere restauri importanti a Venezia. Ha iniziato la sua carriera nel Foreign Office nel 1952, lavorando in numerose ambasciate britanniche internazionali fino al 1962. Per la sua azione, è stata insignita del titolo di Commander of the British Empire e della cittadinanza onoraria di Venezia.

Curriculum Vitae di CLARKE FRANCES

Entrata nel Foreign Office (Ministero degli Esteri) nel 1952 e, negli anni successivi, ha lavorato presso numerose sedi di ambasciate britanniche (Parigi, 1952-1955; Cairo, 1955-1956; Varsavia 1957-1958; Bangkok, Tokyo, Vientiane 1957-1959; Roma, 1960-1962).
Lady Frances Molyneux Clarke è ben nota come personalità di alta cultura, stimata a livello internazionale per l’impegno che ha profuso, con competenza e perseveranza, nella salvaguardia del patrimonio artistico italiano e di Venezia in particolare, da lei molto amata.Assieme al marito, sir Ashley Clarke, già ambasciatore del Regno Unito in Italia, ha fondato, a pochi giorni dall’alluvione di Firenze nel novembre 1966, il primo Fund britannico (denominato Art and Archives Rescue Fund) come risposta all’appello del Governo italiano attraverso l’Unesco. Lo Iaarf assunse subito un ruolo importante nella campagna internazionale per salvare libri e manoscritti degli archivi di Stato fiorentini e, in collaborazione con sir John Pope-Hennessy, di un corpus di sculture impregnate di acqua oleosa.
Superato il momento di più grave emergenza per Firenze, Ashley e Frances Clarke si fecero promotori di un appello alla comunità internazionale a finanziare impegni di restauro su Venezia decidendo di condividere la loro sorte con quella di Venezia. Operando in stretta sintonia con la Direzione generale del Ministero dell’Istruzione e con le Soprintendenze ai Monumenti e alle Gallerie di Venezia, iniziarono subito, con i fondi disponibili dell’Iaarf, un importante intervento di restauro alla chiesa della Madonna dell’Orto. Nel 1971 venne redatto un nuovo statuto che trasformava l’Iaarf nel Trust Fund Venice in Peril, che da allora prosegue la sua attività finanziando e promuovendo importanti opere di restauro e di riqualificazione di edifici monumentali, di opere d’arte, di documenti storici fino a un esempio di edilizia minore residenziale, come segno di attenzione ai temi della residenza da parte della cittadinanza.
Seguirono negli anni a venire, per ricordare solo alcuni dei molti esempi che potrebbero essere citati, i restauri a San Nicolò dei Mendicoli, ai mosaici di Santa Maria Assunta a Torcello, all’oratorio dei Crociferi, e quelli della sala della musica di Santa Maria dei Derelitti, della Porta della Carta di Palazzo Ducale, della Loggetta del Sansovino del Campanile di San Marco, delle vetrate dei Santi Giovanni e Paolo, della cappella del SS. Sacramento nella chiesa di San Zulian, della cappella Emiliani a San Michele in Isola, dei crocifissi lignei del secolo XV di San Giorgio Maggiore, di San Fantin, dell’edicola dell’Arcangelo Raffaele e altri ancora.
Per l’azione svolta anche in Inghilterra in favore della cultura italiana, Lady Frances Clarke è stata insignita del titolo di Commander of the British Empire; inoltre, la sua partecipazione attiva alla vita culturale veneziana e l’attenzione da lei sempre posta alle principali realtà e problemi della Città, le hanno valso importanti riconoscimenti da parte di numerosi istituti e associazioni veneziane.
Dopo la morte di sir Ashley, avvenuta nel 1994, Lady Frances Clarke ha coperto per anni la funzione di presidente del Venice in Peril, proseguendone l’attività. Anche proprio grazie al grande prestigio da lei goduto sia a Venezia, sia all’interno dei Comitati internazionali privati, Lady Frances Clarke ha sempre contribuito con grande sensibilità e competenza al collegamento, e quindi alla collaborazione fattiva e operosa, tra i molti attori impegnati, sia a livello istituzionale che a livello personale, nella conservazione di Venezia.
Nel 1996 il Sindaco di Venezia, prof. Massimo Cacciari, le ha conferito la cittadinanza onoraria.

L’Istituto è un’Accademia

che ha per fine l’incremento, la diffusione e la tutela delle scienze, delle lettere e delle arti.

L’Istituto promuove e realizza progetti di studio e ricerca, anche in collaborazione con altri enti, istituzioni, fondazioni. 

L’Istituto Veneto deriva dal Reale Istituto Nazionale voluto da Napoleone all’inizio del XIX secolo.

L’Istituto ha due sedi, palazzo Loredan, assegnatogli dallo Stato nel 1891, e palazzo Franchetti, acquisito nel 1999 tramite Venezia Iniziative Culturali srl. 

Appelli e posizioni ufficiali pronunciati dall’Istituto 

Eletti dall’assemblea dei soci effettivi, acquisiscono formalmente la nomina con decreto del Ministero della Cultura.

L’Istituto è composto di due classi, è retto dal Consiglio di Presidenza e regolato dal Collegio dei Revisori. 

L’Istituto propone

oltre alle assemblee periodiche dei soci, numerosi tipi di iniziative rivolte al largo pubblico. A queste si aggiungono iniziative di approfondimento, di interesse più specialistico.
Bandisce inoltre premi a concorso. 

L’attività ordinaria dell’Istituto è scandita mensilmente dalle riunioni accademiche.

Tra le attività regolarmente promosse dall’Istituto è l’organizzazione di conferenze, convegni di studio, cicli di incontri divulgativi e altro ancora.

L’Istituto Veneto organizza, promuove e ospita esposizioni documentarie e mostre d’arte collettive e personali. 

L’Istituto bandisce annualmente premi destinati per lo più a giovani ricercatori. 

L’Istituto promuove seminari e scuole internazionali di approfondimento, ma anche corsi di formazione per docenti. 

Le visite, gratuite e prenotabili telefonicamente, permettono di scoprire i tesori nascosti di palazzo Loredan. 

L’Istituto è casa editrice

fin dal 1840 pubblica la rivista «Atti» e una serie di volumi, denominati «Memorie», che raccolgono contributi in forma monografica. Da diversi anni pubblica inoltre una serie di Collane, che riflettono interessi specifici. 

Oltre 300 i volumi pubblicati su temi di storia, letteratura, critica d’arte, filologia, diritto, filosofia, ma anche nelle scienze naturali e matematiche.

L’intero patrimonio delle pubblicazioni edite dal 1840 è stato di recente digitalizzato.

È possibile acquistare online le più recenti pubblicazioni dell’Istituto.

È il periodico digitale, diffuso via newsletter, pensato per far conoscere i nostri soci e offrire loro opportunità di divulgazione.

Ha lo scopo di raccogliere in edizione critica i documenti archivistici relativi a Marco Polo e ai suoi diretti discendenti. 

Selezione di pubblicazioni dell’Istituto disponibili gratuitamente in formato digitale.

L’Istituto conserva

donazioni e lasciti, fondi archivistici, opere d’arte, collezioni scientifiche, biblioteche che ne esprimono la complessa articolazione degli interessi e il prestigio riconosciuto dal mondo accademico. 

L’Istituto conserva i documenti relativi alla propria storia e fondi di personalità importanti per la storia d’Italia. 

Il patrimonio librario è costituito da oltre 100.000 volumi, pervenuti, per la maggior parte, in scambio con le principali istituzioni accademiche mondiali.

Nel corso della sua storia bicentenaria l’Istituto ha raccolto numerose opere d’arte, rappresentative dell’ampiezza dei campi d’interesse.