CORTELLA LUCIO

Classe di scienze morali, lettere ed arti
Area disciplinare: STORIA E FILOSOFIA
Data elezione: s.c.r..eletto il 15 luglio 2021

Professore emerito di Storia della Filosofia dell'Università Ca' Foscari di Venezia

Lucio Cortella è Professore di Storia della Filosofia all’Università Ca’ Foscari di Venezia, dove ricopre attualmente il ruolo di Vice-Direttore di Dipartimento. È stato eletto socio corrispondente residente (s.c.r.) dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti il 15 luglio 2021. La sua ricerca si concentra su filosofia pratica (Aristotele), filosofia hegeliana e teoria critica, con particolare attenzione alla razionalità sociale e alla finitezza. Ha svolto studi in Germania e ricoperto ruoli accademici direttivi, oltre a essere presidente della Società Italiana di Teoria Critica. È autore di numerose pubblicazioni fondamentali nei suoi campi di studio, indagando la filosofia contemporanea dal post-hegelismo a Habermas.

Curriculum Vitae di CORTELLA LUCIO

Lucio Cortella è professore ordinario di Storia della Filosofia presso il Dipartimento di Filosofia e Beni culturali dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. Nato a Venezia nel 1953, si laurea in filosofia all’Università Ca’ Foscari nel marzo 1977, conseguendo il Diploma di perfezionamento in filosofia all’Università di Padova nel 1979. Tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli anni Ottanta prosegue la sua formazione filosofica presso l’Università di Francoforte, dove partecipa ai seminari di Habermas, Apel e Bubner. Il primo esito di quegli studi è la pubblicazione del volume Crisi e razionalità. Da Nietzsche a Habermas (Guida Editori 1981). Nel 1983 vince il concorso di ricercatore universitario presso l’Università di Venezia, dedicandosi in particolare allo studio della filosofia pratica di Aristotele e alla sua rinascita nella filosofia contemporanea, pubblicando il volume Aristotele e la razionalità della prassi (Jouvence 1987). Nel 1991 diventa docente di Storia della Filosofia moderna e contemporanea a Venezia, avviando un pluriennale progetto di ricerca volto a rinnovare l’interpretazione della filosofia hegeliana. Il suo intento è quello di dimostrare la contemporaneità di Hegel, evidenziando il carattere sociale della sua razionalità e aprendola a quelle dimensioni del linguaggio e della finitezza, che sono al centro del pensiero contemporaneo. In questa direzione si muovono la prime due monografie dedicate a Hegel: Dopo il sapere assoluto (Guerini e Associati 1996) e Autocritica del moderno (Il Poligrafo 2002). Esperto della cultura e della filosofia tedesca viene invitato dalle Università di Francoforte, Heidelberg e Berlino sia come visiting scholar che come visiting professor. Nel 2002 diventa professore ordinario all’Università di Venezia nel settore di Storia della Filosofia. Dal marzo 2003 all’ottobre 2008 è Direttore del Dipartimento di Filosofia e Teoria delle scienze, Coordinatore del dottorato di ricerca (2003-2009), membro del Senato Accademico dal 2006 al 2009. Dal 2010 al 2014 fa parte dell’Advisory Board dell’università veneziana. Nel 2017 diventa Vice-Direttore del Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali, carica che ricopre tuttora. Nell’ambito della filosofia contemporanea i suoi studi hanno come oggetto sia la tradizione ermeneutica sia quella dialettica. In particolare pubblica vari volumi intorno alla teoria critica francofortese: Una dialettica nella finitezza. Adorno e il programma di una dialettica negativa (Meltemi 2006), Teoria critica e metafisica (Mimesis 2010), Alterità, dialettica e teoria critica (Mimesis 2018). In questo contesto è tra i fondatori del Seminario nazionale di Teoria critica (Gallarate-Cortona), di cui diventa uno dei coordinatori nazionali, oltre a dirigere presso l’Università Ca’ Foscari, dal 1998, il Seminario veneziano di Teoria critica e politica, struttura libera di ricerca che vede la partecipazione di numerosi studiosi di altre università ed è luogo di formazione e confronto per dottori di ricerca e giovani ricercatori. Dal 2014 è inoltre presidente della Società Italiana di Teoria Critica. Fa parte del Comitato scientifico delle riviste «Fenomenologia e società», «Annuario di Filosofia», «Annuario di Etica», «Politica & società», «Ateneo Veneto – Rivista di Scienze, Lettere e Arti» e dirige presso l’editore Mimesis la «Collana di teoria critica». Negli ultimi anni si dedica all’elaborazione di una teoria normativa del riconoscimento e allo studio della filosofia politica di Hegel, pubblicando nel 2011 L’etica della democrazia (Marietti 2011), poi edito negli Stati Uniti nel 2015 con il titolo The Ethics of Democracy. A Contemporary Reading of Hegel’s Philosophy of Right (Suny Press). Il suo volume più recente è un’indagine complessiva sulla filosofia contemporanea dalla “crisi” del sistema hegeliano a Habermas (La filosofia contemporanea. Dal paradigma soggettivistico a quello linguistico, Laterza 2020).

L’Istituto è un’Accademia

che ha per fine l’incremento, la diffusione e la tutela delle scienze, delle lettere e delle arti.

L’Istituto promuove e realizza progetti di studio e ricerca, anche in collaborazione con altri enti, istituzioni, fondazioni. 

L’Istituto Veneto deriva dal Reale Istituto Nazionale voluto da Napoleone all’inizio del XIX secolo.

L’Istituto ha due sedi, palazzo Loredan, assegnatogli dallo Stato nel 1891, e palazzo Franchetti, acquisito nel 1999 tramite Venezia Iniziative Culturali srl. 

Appelli e posizioni ufficiali pronunciati dall’Istituto 

Eletti dall’assemblea dei soci effettivi, acquisiscono formalmente la nomina con decreto del Ministero della Cultura.

L’Istituto è composto di due classi, è retto dal Consiglio di Presidenza e regolato dal Collegio dei Revisori. 

L’Istituto propone

oltre alle assemblee periodiche dei soci, numerosi tipi di iniziative rivolte al largo pubblico. A queste si aggiungono iniziative di approfondimento, di interesse più specialistico.
Bandisce inoltre premi a concorso. 

L’attività ordinaria dell’Istituto è scandita mensilmente dalle riunioni accademiche.

Tra le attività regolarmente promosse dall’Istituto è l’organizzazione di conferenze, convegni di studio, cicli di incontri divulgativi e altro ancora.

L’Istituto Veneto organizza, promuove e ospita esposizioni documentarie e mostre d’arte collettive e personali. 

L’Istituto bandisce annualmente premi destinati per lo più a giovani ricercatori. 

L’Istituto promuove seminari e scuole internazionali di approfondimento, ma anche corsi di formazione per docenti. 

Le visite, gratuite e prenotabili telefonicamente, permettono di scoprire i tesori nascosti di palazzo Loredan. 

L’Istituto è casa editrice

fin dal 1840 pubblica la rivista «Atti» e una serie di volumi, denominati «Memorie», che raccolgono contributi in forma monografica. Da diversi anni pubblica inoltre una serie di Collane, che riflettono interessi specifici. 

Oltre 300 i volumi pubblicati su temi di storia, letteratura, critica d’arte, filologia, diritto, filosofia, ma anche nelle scienze naturali e matematiche.

L’intero patrimonio delle pubblicazioni edite dal 1840 è stato di recente digitalizzato.

È possibile acquistare online le più recenti pubblicazioni dell’Istituto.

È il periodico digitale, diffuso via newsletter, pensato per far conoscere i nostri soci e offrire loro opportunità di divulgazione.

Ha lo scopo di raccogliere in edizione critica i documenti archivistici relativi a Marco Polo e ai suoi diretti discendenti. 

Selezione di pubblicazioni dell’Istituto disponibili gratuitamente in formato digitale.

L’Istituto conserva

donazioni e lasciti, fondi archivistici, opere d’arte, collezioni scientifiche, biblioteche che ne esprimono la complessa articolazione degli interessi e il prestigio riconosciuto dal mondo accademico. 

L’Istituto conserva i documenti relativi alla propria storia e fondi di personalità importanti per la storia d’Italia. 

Il patrimonio librario è costituito da oltre 100.000 volumi, pervenuti, per la maggior parte, in scambio con le principali istituzioni accademiche mondiali.

Nel corso della sua storia bicentenaria l’Istituto ha raccolto numerose opere d’arte, rappresentative dell’ampiezza dei campi d’interesse.