CREVATIN FRANCO

Classe di scienze morali, lettere ed arti
Area disciplinare: DISCIPLINE FILOLOGICHE E LINGUISTICHE
Data elezione: s.c.r. eletto il 23 marzo 2019

Professore già ordinario di Glottologia linguistica nell'Università degli studi di Trieste

Franco Crevatin è Professore già ordinario di Glottologia linguistica presso l’Università degli studi di Trieste. È socio corrispondente residente dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, eletto il 23 marzo 2019. Ha svolto la sua carriera accademica a Trieste, insegnando diverse discipline linguistiche e antropologiche, e ha insegnato anche a Venezia e Napoli. Ha condotto ricerche sul campo in Africa e lavora su vari ambiti della linguistica, dall’etimologia alla dialettologia. È autore di oltre 200 pubblicazioni e dirige progetti importanti come l’Atlante Linguistico Mediterraneo.

Curriculum Vitae di CREVATIN FRANCO

Franco Crevatin si è laureato in Lettere Classiche nell’Università di Trieste nel 1969. Ha studiato
inoltre presso l’Università di Bonn (Germania) ed è stato allievo di docenti italiani di varie Università
(V. Pisani, Milano; M. Durante, Roma). E’ stato borsista del Consiglio Nazionale delle Ricerche,
assistente di ruolo (dal 1970) alla cattedra di Glottologia della Facoltà di Lettere (Univ. Trieste),
docente di Sanscrito (corso libero), professore incaricato di Filologia Micenea; dal 1980 professore
ordinario di Linguistica Generale e Applicata presso la Scuola Superiore di Lingue Moderne per
Interpreti e Traduttori (Univ. Trieste), in sèguito passato all’insegnamento di Etnolinguistica nella
stessa Facoltà e affidatario degli insegnamenti di Antropologia Sociale e Linguistica Culturale; è stato
affidatario dell ‘ insegnamento di Egittologia presso la Facoltà di Lettere (Univ. Trieste). E’ stato
Preside della Scuola Superiore di Lingue Moderne per Interpreti e Traduttori e Direttore del
Dipartimento di Scienze del Linguaggio, dell’Interpretazione e della Traduzione. Franco Crevatin è
laureato honoris causa presso l’Università Linguistica di Mosca. Ha insegnato inoltre nelle università
di Ca’ Foscari (Venezia) e Napoli “l’ Orientale” e ha tenuto seminari e conferenze in varie università
europee.
Co-fondatore e membro del comitato scientifico di riviste (Ponto-Baltica, Bollettino del Centro per
lo Studio dei Dialetti Veneti dell ‘Istria, Incontri Linguistici), Franco Crevatin è dagli anni ’70
collaboratore scientifico del Lessico Etimologico Italiano (Saarbrucken, Germania) ed ha tenuto
conferenze e seminari in moltissime Università italiane ed europee. E’ stato membro del collegio dei
docenti del dottorato in Linguistica (Istituto Italiano di Scienze Umane) e di Africanistica (Napoli
“l’Orientale”). E’ stato delegato nazionale di nomina ministeriale per il progetto Lingua a Bruxelles
e membro del Nucleo di Valutazione dell’Università “l’Orientale” di Napoli.
Ha al suo attivo oltre 200 pubblicazioni tra libri e articoli in vari ambiti della linguistica: si segnalano
tra questi Raccolta de’ proverbii, detti, sentenze, parole e frasi veneziane, arricchita d’alcuni esempii
ed istorielle di Francesco Zorzi Muazzo (Colla ed. 2008), Il libro dei morti di Ptahmose (Papiro
Busca, Milano) ed altri documenti egiziani antichi (Serra 2008), Proverbi Bawlé (EUT. Trieste 2018),
Slovenski dialektoloski leksikalni atlas Slovenske Istre (Koper 2006; 2 voll.).
Franco Crevatin ha lavorato per tre decenni sul campo in Africa (Costa d’Avorio, Sudan, Etiopia,
Somalia) sulle lingue e culture locali. Attualmente dirige per conto della Fondazione Cimi (Venezia)
l’edizione dell’ Atlante Linguistico Mediterraneo; dirige inoltre, in accordo con l’Università di Pola e
con l’Unione Italiana, l’impresa dialettologica “Archivi della Memoria”.
Trieste, maggio 2019

L’Istituto è un’Accademia

che ha per fine l’incremento, la diffusione e la tutela delle scienze, delle lettere e delle arti.

L’Istituto promuove e realizza progetti di studio e ricerca, anche in collaborazione con altri enti, istituzioni, fondazioni. 

L’Istituto Veneto deriva dal Reale Istituto Nazionale voluto da Napoleone all’inizio del XIX secolo.

L’Istituto ha due sedi, palazzo Loredan, assegnatogli dallo Stato nel 1891, e palazzo Franchetti, acquisito nel 1999 tramite Venezia Iniziative Culturali srl. 

Appelli e posizioni ufficiali pronunciati dall’Istituto 

Eletti dall’assemblea dei soci effettivi, acquisiscono formalmente la nomina con decreto del Ministero della Cultura.

L’Istituto è composto di due classi, è retto dal Consiglio di Presidenza e regolato dal Collegio dei Revisori. 

L’Istituto propone

oltre alle assemblee periodiche dei soci, numerosi tipi di iniziative rivolte al largo pubblico. A queste si aggiungono iniziative di approfondimento, di interesse più specialistico.
Bandisce inoltre premi a concorso. 

L’attività ordinaria dell’Istituto è scandita mensilmente dalle riunioni accademiche.

Tra le attività regolarmente promosse dall’Istituto è l’organizzazione di conferenze, convegni di studio, cicli di incontri divulgativi e altro ancora.

L’Istituto Veneto organizza, promuove e ospita esposizioni documentarie e mostre d’arte collettive e personali. 

L’Istituto bandisce annualmente premi destinati per lo più a giovani ricercatori. 

L’Istituto promuove seminari e scuole internazionali di approfondimento, ma anche corsi di formazione per docenti. 

Le visite, gratuite e prenotabili telefonicamente, permettono di scoprire i tesori nascosti di palazzo Loredan. 

L’Istituto è casa editrice

fin dal 1840 pubblica la rivista «Atti» e una serie di volumi, denominati «Memorie», che raccolgono contributi in forma monografica. Da diversi anni pubblica inoltre una serie di Collane, che riflettono interessi specifici. 

Oltre 300 i volumi pubblicati su temi di storia, letteratura, critica d’arte, filologia, diritto, filosofia, ma anche nelle scienze naturali e matematiche.

L’intero patrimonio delle pubblicazioni edite dal 1840 è stato di recente digitalizzato.

È possibile acquistare online le più recenti pubblicazioni dell’Istituto.

È il periodico digitale, diffuso via newsletter, pensato per far conoscere i nostri soci e offrire loro opportunità di divulgazione.

Ha lo scopo di raccogliere in edizione critica i documenti archivistici relativi a Marco Polo e ai suoi diretti discendenti. 

Selezione di pubblicazioni dell’Istituto disponibili gratuitamente in formato digitale.

L’Istituto conserva

donazioni e lasciti, fondi archivistici, opere d’arte, collezioni scientifiche, biblioteche che ne esprimono la complessa articolazione degli interessi e il prestigio riconosciuto dal mondo accademico. 

L’Istituto conserva i documenti relativi alla propria storia e fondi di personalità importanti per la storia d’Italia. 

Il patrimonio librario è costituito da oltre 100.000 volumi, pervenuti, per la maggior parte, in scambio con le principali istituzioni accademiche mondiali.

Nel corso della sua storia bicentenaria l’Istituto ha raccolto numerose opere d’arte, rappresentative dell’ampiezza dei campi d’interesse.