DIASPRO ALBERTO

Classe di scienze fisiche, matematiche e naturali
Area disciplinare: SCIENZE BIOLOGICHE
Data elezione: s.c.r. eletto il 15 giugno 2024

Professore ordinario di Fisica applicata, Università di Genova

Alberto Diaspro è Professore ordinario di Fisica Applicata all’Università di Genova e Direttore di Ricerca in Nanoscopia presso l’Istituto Italiano di Tecnologia. È stato eletto socio corrispondente residente (s.c.r.) dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti il 15 giugno 2024. La sua ricerca si focalizza sulla progettazione e l’utilizzo di strumentazione ottica e biofisica per studi in oncologia molecolare, neuroscienze e materiali. È noto per aver progettato strumenti pionieristici e introdotto metodi chiave nella microscopia ottica e correlativa. È autore di oltre 450 articoli scientifici con un elevato indice H e ha ricevuto numerosi premi prestigiosi per la ricerca e la divulgazione scientifica.

Curriculum Vitae di DIASPRO ALBERTO

Alberto Diaspro è Professore Ordinario di Fisica Applicata presso il Dipartimento di Fisica dell’Università di Genova (UNIGE), Direttore di Ricerca in Nanoscopia presso l’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT), associato all’Istituto di Biofisica (IBF) del CNR, Accademico Ordinario dell’Accademia Ligure delle Scienze e delle Lettere. Direttore del Nikon Imaging Center presso IIT, uno dei 9 centri al mondo. È stato Vicedirettore di IIT e Direttore del Dipartimento di Nanofisica dell’IIT (2009-2019), Presidente di OWLS (Optics Within Life Sciences), EBSA (European Biophysical Societies’ Association) e vicepresidente di ICO (International Commission of Optics).
L’esperienza di ricerca specifica AD è legata alla progettazione, realizzazione e utilizzo di strumentazione
ottica e biofisica applicata all’oncologia molecolare (cromatina, endocitosi e meccanismi di adesione), neuroscienze (mappatura del cervello e segnalazione della rete neuronale) e materiali intelligenti (rilascio
di farmaci intelligenti e materiali nanocompositi). AD ha progettato e realizzato il 1° spettrometro CIDS italiano (1987), il 1° microscopio multifotone italiano (1999) e un “nanobiorobot” artificiale ibrido (2000-
2005). Ha realizzato la 1a architettura italiana di nanoscopia presso IIT (2008). AD ha introdotto metodi chiave nella microscopia ottica e correlativa, tra cui: Circular Intensity Differential scattering (CIDS), metodo label-free per studiare progressioni patologiche in cellule viventi; localizzazione di singole molecole alla nanoscala accoppiata con illuminazione selettiva del piano microscopia (IML-SPIM) per
studiare aggregati tumorali; microscopia correlativa alla nanoscala tramite interazioni di forza e super
risoluzione ottica (AFM-STED) . AD è fondatore della start-up “Genoa Instruments”. AD ha pubblicato
oltre 450 articoli scientifici, 20000 citazioni, Hirsch index=66. AD è editor in chief della rivista internazionale Wiley “Microscopy Research and Technique”, fellow SPIE e EOS, e senior di IEEE e OSAOPTICA, e fondatore della “Nanoscale Biophysics” della Biophysical Society (2010). AD ha sempre
coniugato il concreto contributo innovativo e fondamentale alla ricerca scientifica con quello della comunicazione e divulgazione scientifica: ha ricevuto il riconoscimento internazionale Emily M.Gray
Award per l’attività di mentore in Biofisica nel 2014, il Premio per la Comunicazione Scientifica dalla
Società Italiana di Fisica nel 2019, e dal 2016 al 2024 è stato Presidente del Consiglio Scientifico del
“Festival della Scienza”, ha svolto attività divulgative al Festival della Comunicazione di Camogli fondato
da Umberto Eco e Danco Singer, e alla Festa di Scienza e Filosofia di Foligno. AD ha progettato e organizzato le mostre “Beyond Science” e “Pop Microscopy”, e pubblicato il libro divulgativo: “Quello che
gli occhi non vedono” con Hoepli (2020), e Springer (2022), “Expedition into the Nanoworld”. Ha scritto
oltre 400 commentari di scienza sl quotidiano La Repubblica (ed. Genova), collabora con il Corriere della
Sera, Il Secolo XIX, La Stampa, e ha partecipato a programmi RAI. AD ha diretto diverse Scuole, tra cui
quelle dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere e Arti (Venezia), Fondazione per la Cultura di Palazzo Ducale (Genova), Fondazione Ettore Majorana (Erice), Scuola Internazionale di Fisica Enrico Fermi (Varenna). AD è stato nominato (2021) Presidente della Società Italiana di Biofisica Pura e Applicata
(SIBPA) e ha ricevuto il Gregorio Weber Award nel 2022 per l’eccellenza negli studi, nella teoria e nell’applicazione della fluorescenza. Nel 2023 è stato nominato co-direttore della Scuola Internazionale di
Biofisica “Antonio Borsellino” della Fondazione Ettore Majorana (Erice).

L’Istituto è un’Accademia

che ha per fine l’incremento, la diffusione e la tutela delle scienze, delle lettere e delle arti.

L’Istituto promuove e realizza progetti di studio e ricerca, anche in collaborazione con altri enti, istituzioni, fondazioni. 

L’Istituto Veneto deriva dal Reale Istituto Nazionale voluto da Napoleone all’inizio del XIX secolo.

L’Istituto ha due sedi, palazzo Loredan, assegnatogli dallo Stato nel 1891, e palazzo Franchetti, acquisito nel 1999 tramite Venezia Iniziative Culturali srl. 

Appelli e posizioni ufficiali pronunciati dall’Istituto 

Eletti dall’assemblea dei soci effettivi, acquisiscono formalmente la nomina con decreto del Ministero della Cultura.

L’Istituto è composto di due classi, è retto dal Consiglio di Presidenza e regolato dal Collegio dei Revisori. 

L’Istituto propone

oltre alle assemblee periodiche dei soci, numerosi tipi di iniziative rivolte al largo pubblico. A queste si aggiungono iniziative di approfondimento, di interesse più specialistico.
Bandisce inoltre premi a concorso. 

L’attività ordinaria dell’Istituto è scandita mensilmente dalle riunioni accademiche.

Tra le attività regolarmente promosse dall’Istituto è l’organizzazione di conferenze, convegni di studio, cicli di incontri divulgativi e altro ancora.

L’Istituto Veneto organizza, promuove e ospita esposizioni documentarie e mostre d’arte collettive e personali. 

L’Istituto bandisce annualmente premi destinati per lo più a giovani ricercatori. 

L’Istituto promuove seminari e scuole internazionali di approfondimento, ma anche corsi di formazione per docenti. 

Le visite, gratuite e prenotabili telefonicamente, permettono di scoprire i tesori nascosti di palazzo Loredan. 

L’Istituto è casa editrice

fin dal 1840 pubblica la rivista «Atti» e una serie di volumi, denominati «Memorie», che raccolgono contributi in forma monografica. Da diversi anni pubblica inoltre una serie di Collane, che riflettono interessi specifici. 

Oltre 300 i volumi pubblicati su temi di storia, letteratura, critica d’arte, filologia, diritto, filosofia, ma anche nelle scienze naturali e matematiche.

L’intero patrimonio delle pubblicazioni edite dal 1840 è stato di recente digitalizzato.

È possibile acquistare online le più recenti pubblicazioni dell’Istituto.

È il periodico digitale, diffuso via newsletter, pensato per far conoscere i nostri soci e offrire loro opportunità di divulgazione.

Ha lo scopo di raccogliere in edizione critica i documenti archivistici relativi a Marco Polo e ai suoi diretti discendenti. 

Selezione di pubblicazioni dell’Istituto disponibili gratuitamente in formato digitale.

L’Istituto conserva

donazioni e lasciti, fondi archivistici, opere d’arte, collezioni scientifiche, biblioteche che ne esprimono la complessa articolazione degli interessi e il prestigio riconosciuto dal mondo accademico. 

L’Istituto conserva i documenti relativi alla propria storia e fondi di personalità importanti per la storia d’Italia. 

Il patrimonio librario è costituito da oltre 100.000 volumi, pervenuti, per la maggior parte, in scambio con le principali istituzioni accademiche mondiali.

Nel corso della sua storia bicentenaria l’Istituto ha raccolto numerose opere d’arte, rappresentative dell’ampiezza dei campi d’interesse.