EMMER MICHELE

Classe di scienze fisiche, matematiche e naturali
Area disciplinare: MATEMATICA
Data elezione: s.c.n.r. 23 aprile 2013

Professore ordinario di Matematiche complementari, Sapienza Università di Roma

Michele Emmer è Professore ordinario di Matematiche complementari/matematica alla Sapienza Università di Roma. È socio corrispondente non residente (s.c.n.r.) dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti dal 23 aprile 2013. La sua ricerca si concentra sui rapporti tra matematica, arte, cultura, cinema e su superfici minime e calcolo delle variazioni. Ha realizzato film (serie “Arte e matematica”), organizzato mostre (inclusa quella su Escher e alla Biennale di Venezia) e il convegno “Matematica e cultura” a Venezia. È autore di numerosi libri e articoli su questi temi e ha ricevuto i premi “Galileo” e “Pitagora”.

Curriculum Vitae di EMMER MICHELE

Michele Emmer e’ professore ordinario di matematica all’università’ di Roma “La sapienza”. Si e’ occupato di superfici minime e di calcolo delle variazioni, di computer graphics, dei rapporti tra matematica e arte, tra matematica e cultura, di film, di mostre.Ha realizzato 18 film della serie “Arte e matematica” tra cui il film su Escher. Ha organizzato mostre: una parte della sezione “Spazio” della Biennale di Venezia del 1986; la prima mostra di Escher in Italia nel 1986; la mostra itinerante “L’occhio di Horus” nel 1989. Una seconda mostra su Escher nel 1998 a Roma e Ravello. L’ultima mostra “Acquarelli di Peter Greenaway” Venezia 2006.Organizza da 14 anni il convegno “Matematica e cultura” a Venezia, e’ editor della serie Springer “Mathematics and Culture” e della serie “The Visual Mind”, MIT Press. Ha scritto per 25 anni su L’Unita’, Diario, Sapere. Collabora a Alfabeta2, La Stampa, Il Manifesto, Galileo. Dal 2006/07 tiene un corso all’università’ di Roma su “Spazio e forma”.Ultimi libri:
“Bolle di sapone tra arte e matematica”, 2009, premio letterario Viareggio 2010; Premio Caplabio 2010
“Numeri immaginari: cinema e matematica”, Bollati Boringhieri, 2011;
“Il mio Harry’s bar”, Archinto ed., 2012;
“Imagine Math”, Springer, 2012;
“Flatlandia di E. Abbott, con il suo film omonimo in DVD, con musiche di Ennio Morricone, 2008,
“Visibili armonie arte cinema teatro matematica”, 2007, tutti con Bollati Boringhieri;
“The Visual Mind 2”, MIT Press, 2006; “M. C. Escher’s Legacy” Springer USA, 2003,
“Mathematics and Culture VI”, Springer verlag, 2009; un capitolo in “Venise”,
Flammarion, Paris, 2006,
“Matematica e cultura 2009”, Springer 2009, “Matematica e cultura 2011”, Springer, 2011.Narrativa:
La fiaba “Fiore del vento”, Centro Internazionale della Grafica di Venezia, “Una notte ballando”, Minima poetica, 2007.
“Lo specchio della felicità”, Ponte alle Grazie, 2002.
“Viva la resitenza”, racconti, Centro internazionale Grafica, 2000.
“La Venezia perfetta”, Centro internazionale Grafica, 1998.Ha ricevuto nel 1998 il premio “Galileo” dalla Unione Matematica Italiana, nel 2004 il premio “Pitagora”. E’ stato membro per 3 anni della Commission for the popularization of math of the European Math Society.

L’Istituto è un’Accademia

che ha per fine l’incremento, la diffusione e la tutela delle scienze, delle lettere e delle arti.

L’Istituto promuove e realizza progetti di studio e ricerca, anche in collaborazione con altri enti, istituzioni, fondazioni. 

L’Istituto Veneto deriva dal Reale Istituto Nazionale voluto da Napoleone all’inizio del XIX secolo.

L’Istituto ha due sedi, palazzo Loredan, assegnatogli dallo Stato nel 1891, e palazzo Franchetti, acquisito nel 1999 tramite Venezia Iniziative Culturali srl. 

Appelli e posizioni ufficiali pronunciati dall’Istituto 

Eletti dall’assemblea dei soci effettivi, acquisiscono formalmente la nomina con decreto del Ministero della Cultura.

L’Istituto è composto di due classi, è retto dal Consiglio di Presidenza e regolato dal Collegio dei Revisori. 

L’Istituto propone

oltre alle assemblee periodiche dei soci, numerosi tipi di iniziative rivolte al largo pubblico. A queste si aggiungono iniziative di approfondimento, di interesse più specialistico.
Bandisce inoltre premi a concorso. 

L’attività ordinaria dell’Istituto è scandita mensilmente dalle riunioni accademiche.

Tra le attività regolarmente promosse dall’Istituto è l’organizzazione di conferenze, convegni di studio, cicli di incontri divulgativi e altro ancora.

L’Istituto Veneto organizza, promuove e ospita esposizioni documentarie e mostre d’arte collettive e personali. 

L’Istituto bandisce annualmente premi destinati per lo più a giovani ricercatori. 

L’Istituto promuove seminari e scuole internazionali di approfondimento, ma anche corsi di formazione per docenti. 

Le visite, gratuite e prenotabili telefonicamente, permettono di scoprire i tesori nascosti di palazzo Loredan. 

L’Istituto è casa editrice

fin dal 1840 pubblica la rivista «Atti» e una serie di volumi, denominati «Memorie», che raccolgono contributi in forma monografica. Da diversi anni pubblica inoltre una serie di Collane, che riflettono interessi specifici. 

Oltre 300 i volumi pubblicati su temi di storia, letteratura, critica d’arte, filologia, diritto, filosofia, ma anche nelle scienze naturali e matematiche.

L’intero patrimonio delle pubblicazioni edite dal 1840 è stato di recente digitalizzato.

È possibile acquistare online le più recenti pubblicazioni dell’Istituto.

È il periodico digitale, diffuso via newsletter, pensato per far conoscere i nostri soci e offrire loro opportunità di divulgazione.

Ha lo scopo di raccogliere in edizione critica i documenti archivistici relativi a Marco Polo e ai suoi diretti discendenti. 

Selezione di pubblicazioni dell’Istituto disponibili gratuitamente in formato digitale.

L’Istituto conserva

donazioni e lasciti, fondi archivistici, opere d’arte, collezioni scientifiche, biblioteche che ne esprimono la complessa articolazione degli interessi e il prestigio riconosciuto dal mondo accademico. 

L’Istituto conserva i documenti relativi alla propria storia e fondi di personalità importanti per la storia d’Italia. 

Il patrimonio librario è costituito da oltre 100.000 volumi, pervenuti, per la maggior parte, in scambio con le principali istituzioni accademiche mondiali.

Nel corso della sua storia bicentenaria l’Istituto ha raccolto numerose opere d’arte, rappresentative dell’ampiezza dei campi d’interesse.