GIANOTTI FABIOLA

Classe di scienze fisiche, matematiche e naturali
Area disciplinare: FISICA E ASTRONOMIA
Data elezione: s.o. eletta il 27 giugno 2023

Fisico di ricerca e Direttrice generale del CERN

Fabiola Gianotti è una fisica di ricerca riconosciuta a livello mondiale e l’attuale Direttrice generale del CERN. È stata eletta socia onoraria (s.o.) dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti il 27 giugno 2023. La sua lunga carriera al CERN include un ruolo di primo piano nell’esperimento ATLAS e la scoperta del bosone di Higgs. Ha fatto la storia come la prima donna a dirigere il CERN, ora al suo secondo mandato. Ha ricevuto numerosi premi, lauree honoris causa e fa parte di importanti accademie scientifiche globali.

Curriculum Vitae di GIANOTTI FABIOLA

Fabiola Gianotti ha conseguito la maturità classica, il diploma di pianoforte al Conservatorio e il Dottorato di Ricerca in fisica sperimentale sub-nucleare presso l’Università Statale di Milano.
Dal 1994 è ricercatrice nel Dipartimento di Fisica del CERN, il Laboratorio Europeo per la fisica delle particelle, e da agosto 2013 Professore Onorario all’Università di Edinburgo.
Ha lavorato in diversi esperimenti del CERN, occupandosi di R&D e costruzione di rivelatori, sviluppo di software e analisi dati. In particolare, ha svolto un ruolo di primo piano nell’esperimento ATLAS presso il Large Hadron Collider (LHC), contribuendo allo sviluppo di un calorimetro innovativo per la rivelazione di elettroni e fotoni, alla progettazione dell’esperimento, alla valutazione del potenziale di fisica e allo sviluppo delle strategie e degli strumenti di analisi per la ricerca del bosone di Higgs. Da Marzo 2009 a Febbraio 2013 ha ricoperto il ruolo di capo progetto (“Spokesperson”) dell’esperimento ATLAS, periodo durante il quale gli esperimenti ATLAS e CMS hanno scoperto il bosone di Higgs.
Dal 1° gennaio 2016 ricopre la carica di Direttore Generale del CERN, prima donna in questo ruolo, con un mandato di cinque anni. Nel Novembre del 2019 è stata eletta per un secondo mandato di cinque anni (è la prima volta nella storia del CERN che un Direttore Generale è riconfermato per un secondo mandato completo).
È socia (o socia corrispondente) di otto Accademie scientifiche fra le quali l’Accademia Nazionale dei Lincei, l’Accademia Pontificia delle Scienze, la National Academy of Sciences degli Stati Uniti, l’ Académie des Sciences francese e la Royal Society di Londra.
Ha ricevuto 14 dottorati honoris causa da Università di tutto il mondo.
È stata membro di numerosi comitati scientifici internazionali incluso il comitato consultivo del Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon.
Nel 2013 ha ricevuto lo Special Breakthrough Prize in Fundamental Physics, il Premio Enrico Fermi della Società Italiana di Fisica e la Medaglia d’Onore del Niels Bohr Institute di Copenhagen. Nel 2018 le è stata conferita la Tate Medal for International Leadership dell’American Institute of Physics.
Nel 2014 è stata insignita del titolo di Cavaliere di Gran Croce dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

L’Istituto è un’Accademia

che ha per fine l’incremento, la diffusione e la tutela delle scienze, delle lettere e delle arti.

L’Istituto promuove e realizza progetti di studio e ricerca, anche in collaborazione con altri enti, istituzioni, fondazioni. 

L’Istituto Veneto deriva dal Reale Istituto Nazionale voluto da Napoleone all’inizio del XIX secolo.

L’Istituto ha due sedi, palazzo Loredan, assegnatogli dallo Stato nel 1891, e palazzo Franchetti, acquisito nel 1999 tramite Venezia Iniziative Culturali srl. 

Appelli e posizioni ufficiali pronunciati dall’Istituto 

Eletti dall’assemblea dei soci effettivi, acquisiscono formalmente la nomina con decreto del Ministero della Cultura.

L’Istituto è composto di due classi, è retto dal Consiglio di Presidenza e regolato dal Collegio dei Revisori. 

L’Istituto propone

oltre alle assemblee periodiche dei soci, numerosi tipi di iniziative rivolte al largo pubblico. A queste si aggiungono iniziative di approfondimento, di interesse più specialistico.
Bandisce inoltre premi a concorso. 

L’attività ordinaria dell’Istituto è scandita mensilmente dalle riunioni accademiche.

Tra le attività regolarmente promosse dall’Istituto è l’organizzazione di conferenze, convegni di studio, cicli di incontri divulgativi e altro ancora.

L’Istituto Veneto organizza, promuove e ospita esposizioni documentarie e mostre d’arte collettive e personali. 

L’Istituto bandisce annualmente premi destinati per lo più a giovani ricercatori. 

L’Istituto promuove seminari e scuole internazionali di approfondimento, ma anche corsi di formazione per docenti. 

Le visite, gratuite e prenotabili telefonicamente, permettono di scoprire i tesori nascosti di palazzo Loredan. 

L’Istituto è casa editrice

fin dal 1840 pubblica la rivista «Atti» e una serie di volumi, denominati «Memorie», che raccolgono contributi in forma monografica. Da diversi anni pubblica inoltre una serie di Collane, che riflettono interessi specifici. 

Oltre 300 i volumi pubblicati su temi di storia, letteratura, critica d’arte, filologia, diritto, filosofia, ma anche nelle scienze naturali e matematiche.

L’intero patrimonio delle pubblicazioni edite dal 1840 è stato di recente digitalizzato.

È possibile acquistare online le più recenti pubblicazioni dell’Istituto.

È il periodico digitale, diffuso via newsletter, pensato per far conoscere i nostri soci e offrire loro opportunità di divulgazione.

Ha lo scopo di raccogliere in edizione critica i documenti archivistici relativi a Marco Polo e ai suoi diretti discendenti. 

Selezione di pubblicazioni dell’Istituto disponibili gratuitamente in formato digitale.

L’Istituto conserva

donazioni e lasciti, fondi archivistici, opere d’arte, collezioni scientifiche, biblioteche che ne esprimono la complessa articolazione degli interessi e il prestigio riconosciuto dal mondo accademico. 

L’Istituto conserva i documenti relativi alla propria storia e fondi di personalità importanti per la storia d’Italia. 

Il patrimonio librario è costituito da oltre 100.000 volumi, pervenuti, per la maggior parte, in scambio con le principali istituzioni accademiche mondiali.

Nel corso della sua storia bicentenaria l’Istituto ha raccolto numerose opere d’arte, rappresentative dell’ampiezza dei campi d’interesse.