HOWARD DEBORAH

Classe di scienze morali, lettere ed arti
Area disciplinare: ARTI FIGURATIVE, MUSICA E CINEMA
Data elezione: s.s. eletta il 15 giugno 2024

Professoressa emerita of Architectural HistoryUniversity of Cambridge

Deborah Howard è Professoressa Emerita di Storia dell’Architettura all’Università di Cambridge. È stata eletta socia straniera (s.s.) dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti il 15 giugno 2024. I suoi studi si concentrano prevalentemente sulla Storia dell’arte e dell’architettura di Venezia e del Veneto. È autrice di pubblicazioni fondamentali come “The Architectural History of Venice” e ha studiato chiese e immagini della città. La sua ricerca spazia anche sul rapporto tra musica e architettura e ha diretto un progetto sull’architettura protoindustriale del Veneto premiato.

Curriculum Vitae di HOWARD DEBORAH

Deborah Howard (Westminster, 1946) è professoressa Emerita di “Storia dell’architettura” all’Università di Cambridge e Fellow del St John’s College, Cambridge (Great Britain). I suoi studi sono prevalentemente rivolti alla Storia dell’arte e dell’architettura di Venezia e del Veneto. Le sue pubblicazioni comprendono Jacopo Sansovino (1975), The Architectural History of Venice (1980, 2002), Venice and the East (2000), Venice Disputed (2011). Ha studiato in dettaglio e pubblicato su alcune chiese veneziane (come San Giacomo dell’Orio, e i Frari, la Pietà, i Miracoli), sulle immagine della città (dalla mappa di Jacopo de’ Barbari alla veduta di Fialetti), fino alle architetture meta di pellegrinaggio fra il 1000 e il 1500 (da Venezia all’Oriente). Da sempre molto interessata anche alla musica, nel 2007 ha portato a Venezia l’intero coro del St. John’s College per fare delle importanti sperimentazioni su musica e architettura negli edifici religiosi del Rinascimento (San Marco, chiese conventuali e parrocchiali, e ospedali), il cui esito è stato pubblicato in: Sound and Space in Renaissance Venice (con L. Moretti, 2009).
Ha più recentemente diretto il progetto L’architettura protoindustriale del Veneto nell’età di Palladio, e curato una mostra di materiali di grande originalità al Centro Palladio di Vicenza, tanto che il progetto stesso è stato premiato nel 2023 all’European Heritage/Europa Nostra Awards.

L’Istituto è un’Accademia

che ha per fine l’incremento, la diffusione e la tutela delle scienze, delle lettere e delle arti.

L’Istituto promuove e realizza progetti di studio e ricerca, anche in collaborazione con altri enti, istituzioni, fondazioni. 

L’Istituto Veneto deriva dal Reale Istituto Nazionale voluto da Napoleone all’inizio del XIX secolo.

L’Istituto ha due sedi, palazzo Loredan, assegnatogli dallo Stato nel 1891, e palazzo Franchetti, acquisito nel 1999 tramite Venezia Iniziative Culturali srl. 

Appelli e posizioni ufficiali pronunciati dall’Istituto 

Eletti dall’assemblea dei soci effettivi, acquisiscono formalmente la nomina con decreto del Ministero della Cultura.

L’Istituto è composto di due classi, è retto dal Consiglio di Presidenza e regolato dal Collegio dei Revisori. 

L’Istituto propone

oltre alle assemblee periodiche dei soci, numerosi tipi di iniziative rivolte al largo pubblico. A queste si aggiungono iniziative di approfondimento, di interesse più specialistico.
Bandisce inoltre premi a concorso. 

L’attività ordinaria dell’Istituto è scandita mensilmente dalle riunioni accademiche.

Tra le attività regolarmente promosse dall’Istituto è l’organizzazione di conferenze, convegni di studio, cicli di incontri divulgativi e altro ancora.

L’Istituto Veneto organizza, promuove e ospita esposizioni documentarie e mostre d’arte collettive e personali. 

L’Istituto bandisce annualmente premi destinati per lo più a giovani ricercatori. 

L’Istituto promuove seminari e scuole internazionali di approfondimento, ma anche corsi di formazione per docenti. 

Le visite, gratuite e prenotabili telefonicamente, permettono di scoprire i tesori nascosti di palazzo Loredan. 

L’Istituto è casa editrice

fin dal 1840 pubblica la rivista «Atti» e una serie di volumi, denominati «Memorie», che raccolgono contributi in forma monografica. Da diversi anni pubblica inoltre una serie di Collane, che riflettono interessi specifici. 

Oltre 300 i volumi pubblicati su temi di storia, letteratura, critica d’arte, filologia, diritto, filosofia, ma anche nelle scienze naturali e matematiche.

L’intero patrimonio delle pubblicazioni edite dal 1840 è stato di recente digitalizzato.

È possibile acquistare online le più recenti pubblicazioni dell’Istituto.

È il periodico digitale, diffuso via newsletter, pensato per far conoscere i nostri soci e offrire loro opportunità di divulgazione.

Ha lo scopo di raccogliere in edizione critica i documenti archivistici relativi a Marco Polo e ai suoi diretti discendenti. 

Selezione di pubblicazioni dell’Istituto disponibili gratuitamente in formato digitale.

L’Istituto conserva

donazioni e lasciti, fondi archivistici, opere d’arte, collezioni scientifiche, biblioteche che ne esprimono la complessa articolazione degli interessi e il prestigio riconosciuto dal mondo accademico. 

L’Istituto conserva i documenti relativi alla propria storia e fondi di personalità importanti per la storia d’Italia. 

Il patrimonio librario è costituito da oltre 100.000 volumi, pervenuti, per la maggior parte, in scambio con le principali istituzioni accademiche mondiali.

Nel corso della sua storia bicentenaria l’Istituto ha raccolto numerose opere d’arte, rappresentative dell’ampiezza dei campi d’interesse.