LEGRENZI PAOLO

Classe di scienze morali, lettere ed arti
Area disciplinare: SCIENZE ECONOMICO-STATISTICHE E SOCIALI
Data elezione: s.c.r. 28 giugno 2005; s.e. eletta il 15 luglio 2021; s.e.s.1 settembre 2022

Professore emerito di Psicologia cognitiva dell'Università Ca' Foscari di Venezia

Paolo Legrenzi è Professore emerito di Psicologia cognitiva dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. È socio dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti dal 2005, con status di s.c.r., poi s.e. e infine s.e.s.. La sua carriera accademica include incarichi in importanti università internazionali e studi su pensiero e decisione. È co-fondatore del Giornale Italiano di Psicologia e ha diretto istituti e scuole di dottorato. È autore di numerose pubblicazioni e libri divulgativi sulla mente e la psicologia cognitiva, tradotti in diverse lingue.

Curriculum Vitae di LEGRENZI PAOLO

E’ nato a Venezia il 27.7.1942 ed attualmente vi risiede (D.D. 269). E’ sposato con un figlio. Nel 1965 si è laureato in Filosofia all’Università di Padova con il Prof. Paolo Bozzi. E’ rimasto presso l’Istituto di Psicologia di Padova, borsista del Prof. Metelli, dopo aver fatto il servizio militare come ufficiale degli alpini.
Dal 1968 al 1972, grazie ad una borsa della NATO, ha imparato, a Londra presso l’University College, la psicologia cognitiva del pensiero e della decisione sotto la supervisione dei Prof. Peter Wason e Philip Johnson-Laird.
Nel 1973 è diventato ordinario di Psicologia alla facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Trieste, dove è rimasto fino al 1992 dirigendo inizialmente l’istituto di Psicologia. Nel 1973 ha fondato con altri il Giornale Italiano di Psicologia, diretto per un ventennio dal Prof. Gaetano Kanizsa.
Nel 1975-76 ha lavorato come research fellow presso l’Università di Leida.
Nel 1988-1990 ha occupato la cattedra Jean Piaget presso l’Università di Ginevra.
Nel 1990-91 ed è stato honorary visiting professor presso l’University College di Londra.
Nel 1991-92 è stato visiting professor l’Università di Princeton.
Nel 1993 si è trasferito all’Università Statale di Milano presso la Facoltà di Lettere e Filosofia.
Dal 1994 al 1997 è stato nominato dal MIUR presidente del Comitato Ordinatore dell’istituendo ateneo “Vita-Salute San Raffaele”.
Nel 1995 e nel 1996 è stato invitato dal CREPCO di Aix-en-Provence per un semestre di ricerca insieme al Prof. Evans e al Prof. Johnson-Laird.
Nel 1997-98 ha tenuto un corso di psicologia del pensiero presso l’Università di Saint-Denis (Paris 8).
Dal 1998 è responsabile di unità del Progetto Finalizzato Beni Culturali del CNR e dal 1999 di due progetti nazionali 40%; dal 2004 partecipa ad una unità di ricerca 40% presso il Dipartimento di Design e Arti.
Nel 2000 ha tenuto un corso di Psicologia cognitiva applicata presso la Scuola Universitaria Superiore di Pavia. Tale corso è stato pubblicato dall’Editore Laterza con il titolo “Psicologia Cognitiva Applicata. Pensare e Comunicare”. Lo stesso editore ha pubblicato il corso tenuto a Napoli all’Istituto Filosofico con il titolo “Come funziona la mente” (2002), tradotto in più lingue.
Dal 2000 è Presidente del nucleo di valutazione della Scuola Superiore S. Anna di Pisa, carica rinnovata fino al 2008. Ha tenuto il corso di “Behavioural Decision Making and Problem Solving” presso S. Anna e Bocconi.
Dal 2001 insegna psicologia cognitiva all’Università IUAV di Venezia, dove ha diretto fino al 2004 il Dipartimento di Arti e Disegno Industriale (DADI).
Nel 2002 il suo volume “Prima Lezione di Scienze Cognitive” (Laterza, tradotto in tre lingue) ha vinto il premio per la divulgazione scientifica attribuito dal Prof. Paolo Rossi, dal Prof. Bellone e dai direttori delle riviste italiane di divulgazione scientifica. Questo libro ed i saggi “La felicità”, “La Mente”, “L’euro”, pubblicati dal Mulino, sono stati tradotti in più lingue. Nel 2005 è uscito per i tipi del Mulino “Creatività ed Innovazione” e l’editore Psychology Press ha pubblicato in suo onore il volume “The Shape of Reason”, curato da Philip Johnson-Laird e Vittorio Girotto.
Dal 2002 al 2005 ha presieduto la commissione d’esperti per il finanziamento delle iniziative post-laurea delle università dell’Emilia-Romagna e la commissione che ha attribuito il premio annuale (scienze cognitive) della European Science Foundation.
Nel 2003 è stato nominato direttore della Scuola di Dottorato di alta qualificazione assegnata nel 2000 dal MIUR alla Venice International University e alle due università veneziane grazie anche al finanziamento della Fondazione di Venezia. Tale progetto è stato rifinanziato per il triennio 2005-2007.
Dal 1979 ha svolto funzioni direttive presso le Riviste e gli organi dell’Associazione Il Mulino.
Dal 2000 è membro dell’ AIP e dell’American Psychological Association.
E’ autore di ricerche pubblicate sulle riviste Science, Psychological Review, Cognition, Cognitive Development, Quarterly Journal of Experimental Psychology, British Journal of Psychology, British Journal of Social Psychology, Psychological Research, Memory and Cognition, Psychological Science, Current Developments in Psychological Science, Psychologia Belgica, Swiss Journal of Psychology, European Journal of Social Psychology, etc.

L’Istituto è un’Accademia

che ha per fine l’incremento, la diffusione e la tutela delle scienze, delle lettere e delle arti.

L’Istituto promuove e realizza progetti di studio e ricerca, anche in collaborazione con altri enti, istituzioni, fondazioni. 

L’Istituto Veneto deriva dal Reale Istituto Nazionale voluto da Napoleone all’inizio del XIX secolo.

L’Istituto ha due sedi, palazzo Loredan, assegnatogli dallo Stato nel 1891, e palazzo Franchetti, acquisito nel 1999 tramite Venezia Iniziative Culturali srl. 

Appelli e posizioni ufficiali pronunciati dall’Istituto 

Eletti dall’assemblea dei soci effettivi, acquisiscono formalmente la nomina con decreto del Ministero della Cultura.

L’Istituto è composto di due classi, è retto dal Consiglio di Presidenza e regolato dal Collegio dei Revisori. 

L’Istituto propone

oltre alle assemblee periodiche dei soci, numerosi tipi di iniziative rivolte al largo pubblico. A queste si aggiungono iniziative di approfondimento, di interesse più specialistico.
Bandisce inoltre premi a concorso. 

L’attività ordinaria dell’Istituto è scandita mensilmente dalle riunioni accademiche.

Tra le attività regolarmente promosse dall’Istituto è l’organizzazione di conferenze, convegni di studio, cicli di incontri divulgativi e altro ancora.

L’Istituto Veneto organizza, promuove e ospita esposizioni documentarie e mostre d’arte collettive e personali. 

L’Istituto bandisce annualmente premi destinati per lo più a giovani ricercatori. 

L’Istituto promuove seminari e scuole internazionali di approfondimento, ma anche corsi di formazione per docenti. 

Le visite, gratuite e prenotabili telefonicamente, permettono di scoprire i tesori nascosti di palazzo Loredan. 

L’Istituto è casa editrice

fin dal 1840 pubblica la rivista «Atti» e una serie di volumi, denominati «Memorie», che raccolgono contributi in forma monografica. Da diversi anni pubblica inoltre una serie di Collane, che riflettono interessi specifici. 

Oltre 300 i volumi pubblicati su temi di storia, letteratura, critica d’arte, filologia, diritto, filosofia, ma anche nelle scienze naturali e matematiche.

L’intero patrimonio delle pubblicazioni edite dal 1840 è stato di recente digitalizzato.

È possibile acquistare online le più recenti pubblicazioni dell’Istituto.

È il periodico digitale, diffuso via newsletter, pensato per far conoscere i nostri soci e offrire loro opportunità di divulgazione.

Ha lo scopo di raccogliere in edizione critica i documenti archivistici relativi a Marco Polo e ai suoi diretti discendenti. 

Selezione di pubblicazioni dell’Istituto disponibili gratuitamente in formato digitale.

L’Istituto conserva

donazioni e lasciti, fondi archivistici, opere d’arte, collezioni scientifiche, biblioteche che ne esprimono la complessa articolazione degli interessi e il prestigio riconosciuto dal mondo accademico. 

L’Istituto conserva i documenti relativi alla propria storia e fondi di personalità importanti per la storia d’Italia. 

Il patrimonio librario è costituito da oltre 100.000 volumi, pervenuti, per la maggior parte, in scambio con le principali istituzioni accademiche mondiali.

Nel corso della sua storia bicentenaria l’Istituto ha raccolto numerose opere d’arte, rappresentative dell’ampiezza dei campi d’interesse.