MARINI PAOLA

Classe di scienze morali, lettere ed arti
Area disciplinare: ARTI FIGURATIVE, MUSICA E CINEMA
Data elezione: s.c.r. eletta il 13 giugno 2022, s.e. eletta il 29 marzo 2025

Presidente dei Comitati Privati Internazionali per la Salvaguardia di Venezia

Paola Marini (Verona, 1952) è una storica dell’arte. È stata direttrice di importanti istituzioni museali, tra cui i Musei d’Arte e Monumenti del Comune di Verona (1997-2015) e le Gallerie dell’Accademia di Venezia (2015-2018). Si è specializzata in storia dell’arte medievale e moderna e ha insegnato Museografia e Museologia. È Presidente dei Comitati Privati Internazionali per la Salvaguardia di Venezia. È stata eletta socia corrispondente residente (s.c.r.) dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti il 13 giugno 2022.

Curriculum Vitae di MARINI PAOLA

Paola Marini (Verona, 1952) si laurea nel 1976 in lettere moderne presso l’Università di Bologna, dove si specializza nel 1987 in storia dell’arte medievale e moderna. Dal 1976 al 1980 collabora all’insegnamento di storia dell’architettura teatrale della stessa Università.
Dal 1976 al 1982 lavora al Centro Internazionale di Studi di Architettura “Andrea Palladio” di Vicenza. Dal 1987 al 1991 è responsabile editoriale delle pubblicazioni scientifiche del Centro.
Conservatore dal 1982 del Civico Museo-Biblioteca-Archivio di Bassano del Grappa, dirige quell’istituto dal 1988 al 1993, organizzandovi importanti mostre, fra le quali nel 1992 quella su Jacopo Bassano 1510-1592, in collaborazione con il Kimbell Art Museum di Fort Worth, Texas che successivamente la ospita.
Dal 1993 è conservatore delle raccolte d’Arte Medievale e Moderna dei Civici Musei e Gallerie d’Arte di Verona. Dal 1997 al 2015 dirige il complesso dei Musei d’Arte e Monumenti del Comune di Verona.
Dal 30 novembre 2015 al 31 ottobre 2018 è direttore delle Gallerie dell’Accademia di Venezia.
Dal 1998 al 2015 tiene ad anni alterni l’insegnamento di Museografia e Museologia presso la scuola di Specializzazione in Storia dell’Arte dell’Università di Udine.
Ha realizzato, oltre a centinaia di restauri, più di trenta fra mostre e convegni, progetti di ricerca, anche europei, ed editoriali, con importanti collaborazioni nazionali e internazionali: ad esempio Disegni veronesi (1994), Pisanello (1996) e Corot e l’arte moderna (2009-2010) con il Musée du Louvre; Miniature indiane della collezione Hodgkin (1997), Alessandro Turchi detto l’Orbetto (1999), Carlo Scarpa (2000), Mantegna e le Arti a Verona 1450-1500 (2006-2007), Il Settecento a Verona Tiepolo Cignaroli Rotari (2011-2012), Paolo Veronese, la realtà dell’illusione (2014) in collaborazione con la National Gallery di Londra; Aldo Manuzío (2016), Michele Giambono (2016-2017), Guston and the Poets (2017), Canova, Hayez, Cicognara, l’ultima gloria di Venezia (2017-2018), Il giovane Tintoretto (2018-2019).
Nel 2015 porta a termine a Verona l’ampliamento del Museo degli Affreschi G.B. Cavalcaselle e il restauro del Museo Archeologico al Teatro Romano.
È membro del Consiglio Scientifico del Centro Internazionale di Studi dell’Architettura “Andrea Palladio”, del Comitato Nazionale Italiano del CINA (Comité International d’Historie de l’Art), dell’Edizione nazionale degli scritti di Antonio Canova, del Direttivo di ANMLI (Associazione Nazionale Musei di Ente Locale e Istituzionale), della Commissione Musei della Regione del Veneto (sino al 2015), del Comitato Paritetico per la conoscenza e la valorizzazione dell’opera di Carlo Scarpa (sino al 2013), dell’Accademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona, dell’Accademia Olimpica di Vicenza, del Consiglio di Verona della Banca d’Italia, del Consiglio d’indirizzo della Fondazione di Venezia, del Comitato del Laboratorio di analisi non invasive (LANIAC) dell’Università di Verona, socio corrispondente dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti. Dal 1997 al 2010 ha fatto parte del Consiglio d’indirizzo e della commissione Cultura della Fondazione Cassa di Risparmio di Verona Vicenza Belluno e Ancona e successivamente del Consiglio della Fondazione Cattolica Assicurazioni. Dal 2019 è membro del Consiglio Generale della Fondazione di Venezia, Presidente dell’Associazione dei Comitati privati internazionali per la Salvaguardia di Venezia, e Presidente della Fondazione Roi di Vicenza (sino ad aprile 2023). Dal 2020 è membro del Consiglio di Amministrazione di Fondazione M9 di Venezia. Dal gennaio 2022 è delegato agli affari speciali dell’Ateneo Veneto. È stata segretario-tesoriere del Comitato Nazionale per le celebrazioni del V centenario della morte di Andrea Mantegna (1506-2006) e membro del Direttivo di ICOM Italia (2010-2013). È commendatore della Repubblica Italiana.
Ha ricevuto i premi: Cultura Città di Bassano del Grappa 1992; Maffei e Società Letteraria di Verona 2007; Grata beneficii memoria 2010; L’arte dí mostrare l’arte 2014; Architetti Verona e 12 Apostoli 2015; Masi e FIAC a New York 2017; Cotisso 2018.
Il 10 febbraio 2017 è stata insignita della Laurea honoris causa in Discipline artistiche conferita dall’Università degli Studi di Verona, Verona.

I suoi studi vertono nel campo della storia della pittura, dell’architettura e della trattatistica architettonica dal XVI al XVIII secolo, con aperture all’arte contemporanea e alla museografia.

L’Istituto è un’Accademia

che ha per fine l’incremento, la diffusione e la tutela delle scienze, delle lettere e delle arti.

L’Istituto promuove e realizza progetti di studio e ricerca, anche in collaborazione con altri enti, istituzioni, fondazioni. 

L’Istituto Veneto deriva dal Reale Istituto Nazionale voluto da Napoleone all’inizio del XIX secolo.

L’Istituto ha due sedi, palazzo Loredan, assegnatogli dallo Stato nel 1891, e palazzo Franchetti, acquisito nel 1999 tramite Venezia Iniziative Culturali srl. 

Appelli e posizioni ufficiali pronunciati dall’Istituto 

Eletti dall’assemblea dei soci effettivi, acquisiscono formalmente la nomina con decreto del Ministero della Cultura.

L’Istituto è composto di due classi, è retto dal Consiglio di Presidenza e regolato dal Collegio dei Revisori. 

L’Istituto propone

oltre alle assemblee periodiche dei soci, numerosi tipi di iniziative rivolte al largo pubblico. A queste si aggiungono iniziative di approfondimento, di interesse più specialistico.
Bandisce inoltre premi a concorso. 

L’attività ordinaria dell’Istituto è scandita mensilmente dalle riunioni accademiche.

Tra le attività regolarmente promosse dall’Istituto è l’organizzazione di conferenze, convegni di studio, cicli di incontri divulgativi e altro ancora.

L’Istituto Veneto organizza, promuove e ospita esposizioni documentarie e mostre d’arte collettive e personali. 

L’Istituto bandisce annualmente premi destinati per lo più a giovani ricercatori. 

L’Istituto promuove seminari e scuole internazionali di approfondimento, ma anche corsi di formazione per docenti. 

Le visite, gratuite e prenotabili telefonicamente, permettono di scoprire i tesori nascosti di palazzo Loredan. 

L’Istituto è casa editrice

fin dal 1840 pubblica la rivista «Atti» e una serie di volumi, denominati «Memorie», che raccolgono contributi in forma monografica. Da diversi anni pubblica inoltre una serie di Collane, che riflettono interessi specifici. 

Oltre 300 i volumi pubblicati su temi di storia, letteratura, critica d’arte, filologia, diritto, filosofia, ma anche nelle scienze naturali e matematiche.

L’intero patrimonio delle pubblicazioni edite dal 1840 è stato di recente digitalizzato.

È possibile acquistare online le più recenti pubblicazioni dell’Istituto.

È il periodico digitale, diffuso via newsletter, pensato per far conoscere i nostri soci e offrire loro opportunità di divulgazione.

Ha lo scopo di raccogliere in edizione critica i documenti archivistici relativi a Marco Polo e ai suoi diretti discendenti. 

Selezione di pubblicazioni dell’Istituto disponibili gratuitamente in formato digitale.

L’Istituto conserva

donazioni e lasciti, fondi archivistici, opere d’arte, collezioni scientifiche, biblioteche che ne esprimono la complessa articolazione degli interessi e il prestigio riconosciuto dal mondo accademico. 

L’Istituto conserva i documenti relativi alla propria storia e fondi di personalità importanti per la storia d’Italia. 

Il patrimonio librario è costituito da oltre 100.000 volumi, pervenuti, per la maggior parte, in scambio con le principali istituzioni accademiche mondiali.

Nel corso della sua storia bicentenaria l’Istituto ha raccolto numerose opere d’arte, rappresentative dell’ampiezza dei campi d’interesse.