PIANA MARIO

Classe di scienze morali, lettere ed arti
Area disciplinare: ARTI FIGURATIVE, MUSICA E CINEMA
Data elezione: s.c.r. 13 giugno 2018

Professore ordinario di Restauro nell'Università IUAV di Venezia

Mario Piana è Professore ordinario di Restauro all’Università IUAV di Venezia. È socio corrispondente residente dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti dal 2018. Nato nel 1952, si è laureato nel 1974 e ha lavorato come architetto e Soprintendente reggente presso la Soprintendenza di Venezia. Ha progettato e diretto numerosi interventi di restauro su importanti edifici veneziani e come consulente UNESCO all’estero. Insegna restauro allo IUAV ed è Proto della Basilica di San Marco dal 2016.

Curriculum Vitae di PIANA MARIO

Nato nel 1952, si laurea nell’ottobre del 1974 presso l’Istituto Universitario di Architettura di Venezia a pieni voti e lode con una tesi di restauro urbano, relatore Giancarlo De Carlo.
Nel 1979 inizia l’attività di architetto presso la Soprintendenza ai Beni Ambientali e Architettonici di Venezia, svolgendo attività di controllo sugli interventi relativi al patrimonio storico-artistico della città e della laguna e affrontando il restauro di alcuni edifici monumentali veneziani. Sempre in qualità di funzionario del Ministero Beni Culturali e Ambientali svolge l’incarico di Soprintendente reggente negli anni 1981-82.
Quale consulente UNESCO è inviato a Quito, Ecuador (1990 e 1994), per affiancare le équipes di progettazione impegnate nel restauro delle chiese della Catedral, della Compañia, della Merced, di Sant’Agustin e del Buen Pastor, dissestate da un sisma, e in Messico (1996) per collaborare alla stesura del progetto esecutivo di consolidamento strutturale della fortezza di San Juan de Ulùa a Veracruz.
Dal 1998 è professore associato (dal 2014 professore ordinario) in restauro all’Istituto Universitario di Architettura di Venezia, svolgendo gli insegnamenti di “Restauro” e “Laboratorio di restauro architettonico” per il Corso di Laurea in Architettura; di “Caratteri costruttivi dell’edilizia storica” per il Corso di Laurea in Storia e Conservazione e per la Laurea Magistrale dell’Università IUAV di Venezia. Dal 2010 fa parte del collegio docenti del Dottorato di Storia dell’Architettura dell’Università IUAV di Venezia.
Ha progettato e diretto numerosi interventi di restauro, sia in qualità di architetto di Soprintendenza (tra gli edifici veneziani si ricordano il Palazzo Grimani a Santa Maria Formosa, la Scala Contarini del Bovolo, il Tablino, la Scala ovata e il Peristilio del Convento della Carità; il Refettorio d’Estate, la Sala Capitolare e il Chiostro della Trinità del Convento dei Frari; le Tettoie acquatiche alle Gaggiandre, la Tesa alla Nuovissimetta, gli Squeri del Reparto Isolotto e le Officine Artiglieria all’Arsenale, l’Isola del Lazzaretto Nuovo; la Chiesa di Santa Maria Mater Domini; la Chiesa di San Michele in Isola, la Chiesa e il Campanile dei Frari, la Cattedrale e il Battistero di Santa Maria Assunta di Torcello, la facciata principale ovest, la facciata sud e la Stanza del Tesoro della Basilica di San Marco, la Chiesa, il Campanile, la Sacrestia e la Sala Capitolare di San Giorgio Maggiore, la Chiesa di Santa Maria dei Miracoli), sia da libero professionista, tra i quali si ricordano il Castello di Rovigo, la chiesa di Santa Maria della Salute e la Cantoria lignea settecentesca della chiesa di San Rocco a Venezia.
Espone quattro interventi di restauro alla Biennale di Venezia – 13ma Mostra Internazionale di Architettura 2012 “Common Ground”, direttore David Chipperfield.
Dal 1994 è membro del consiglio scientifico del Centro Internazionale di Studi di Architettura “A. Palladio” di Vicenza.
Dal 2016 è proto della Basilica di san Marco.

L’Istituto è un’Accademia

che ha per fine l’incremento, la diffusione e la tutela delle scienze, delle lettere e delle arti.

L’Istituto promuove e realizza progetti di studio e ricerca, anche in collaborazione con altri enti, istituzioni, fondazioni. 

L’Istituto Veneto deriva dal Reale Istituto Nazionale voluto da Napoleone all’inizio del XIX secolo.

L’Istituto ha due sedi, palazzo Loredan, assegnatogli dallo Stato nel 1891, e palazzo Franchetti, acquisito nel 1999 tramite Venezia Iniziative Culturali srl. 

Appelli e posizioni ufficiali pronunciati dall’Istituto 

Eletti dall’assemblea dei soci effettivi, acquisiscono formalmente la nomina con decreto del Ministero della Cultura.

L’Istituto è composto di due classi, è retto dal Consiglio di Presidenza e regolato dal Collegio dei Revisori. 

L’Istituto propone

oltre alle assemblee periodiche dei soci, numerosi tipi di iniziative rivolte al largo pubblico. A queste si aggiungono iniziative di approfondimento, di interesse più specialistico.
Bandisce inoltre premi a concorso. 

L’attività ordinaria dell’Istituto è scandita mensilmente dalle riunioni accademiche.

Tra le attività regolarmente promosse dall’Istituto è l’organizzazione di conferenze, convegni di studio, cicli di incontri divulgativi e altro ancora.

L’Istituto Veneto organizza, promuove e ospita esposizioni documentarie e mostre d’arte collettive e personali. 

L’Istituto bandisce annualmente premi destinati per lo più a giovani ricercatori. 

L’Istituto promuove seminari e scuole internazionali di approfondimento, ma anche corsi di formazione per docenti. 

Le visite, gratuite e prenotabili telefonicamente, permettono di scoprire i tesori nascosti di palazzo Loredan. 

L’Istituto è casa editrice

fin dal 1840 pubblica la rivista «Atti» e una serie di volumi, denominati «Memorie», che raccolgono contributi in forma monografica. Da diversi anni pubblica inoltre una serie di Collane, che riflettono interessi specifici. 

Oltre 300 i volumi pubblicati su temi di storia, letteratura, critica d’arte, filologia, diritto, filosofia, ma anche nelle scienze naturali e matematiche.

L’intero patrimonio delle pubblicazioni edite dal 1840 è stato di recente digitalizzato.

È possibile acquistare online le più recenti pubblicazioni dell’Istituto.

È il periodico digitale, diffuso via newsletter, pensato per far conoscere i nostri soci e offrire loro opportunità di divulgazione.

Ha lo scopo di raccogliere in edizione critica i documenti archivistici relativi a Marco Polo e ai suoi diretti discendenti. 

Selezione di pubblicazioni dell’Istituto disponibili gratuitamente in formato digitale.

L’Istituto conserva

donazioni e lasciti, fondi archivistici, opere d’arte, collezioni scientifiche, biblioteche che ne esprimono la complessa articolazione degli interessi e il prestigio riconosciuto dal mondo accademico. 

L’Istituto conserva i documenti relativi alla propria storia e fondi di personalità importanti per la storia d’Italia. 

Il patrimonio librario è costituito da oltre 100.000 volumi, pervenuti, per la maggior parte, in scambio con le principali istituzioni accademiche mondiali.

Nel corso della sua storia bicentenaria l’Istituto ha raccolto numerose opere d’arte, rappresentative dell’ampiezza dei campi d’interesse.