ROHR FRANCESCA

Classe di scienze morali, lettere ed arti
Area disciplinare: SCIENZE DELL’ANTICHITA’
Data elezione: s.c.r. eletta il 27 giugno 2023

Professoressa ordinaria di Storia romana nell'Università Ca' Foscari Venezia

Francesca Rohr è Professoressa ordinaria di Storia romana all’Università Ca’ Foscari Venezia. È stata eletta socio corrispondente residente dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti il 27 giugno 2023. Nata a Venezia nel 1968, insegna a Ca’ Foscari dal 2002, passando da ricercatore a professore ordinario. La sua ricerca si focalizza sulla costruzione e l’uso della memoria nella storiografia antica e sulla storia politica della tarda Repubblica e del primo Impero, con attenzione a nuovi attori come viri militares e matronae. Ha pubblicato diverse monografie e numerosi contributi scientifici, partecipando attivamente anche alla Public History.

Curriculum Vitae di ROHR FRANCESCA

Nata a Venezia il 3 giugno 1968.

È professore ordinario nel settore concorsuale 10/D1 e nel settore scientifico disciplinare L-ANT/03 Storia romana presso l’Università Ca’ Foscari dal 1/9/2020, dove insegna dal 2002, prima come ricercatore, in seguito come professore associato e infine come ordinario.
I suoi interessi di ricerca si articolano su due assi: la costruzione della memoria nella storiografia antica e il suo uso strumentale; la storia politica di età tardorepubblicana e protoimperiale, con riferimento alle rinnovate modalità della carriera, ai nuovi protagonisti – in particolare i viri militares e le matronae – e all’adozione di forme innovative di comunicazione. Su tali tematiche ha organizzato e ha partecipato a numerosi convegni scientifici nazionali e internazionali; giornate di studio e seminari. Coordina tre reti di ricerca. È stata PI e membro di équipe in progetti di ricerca finanziati. Ha inoltre pubblicato numerosi contributi scientifici (https://www.unive.it/data/persone/5593031/pubblicazioni). Tra le sue monografie: Le voci del dissenso. Ottaviano Augusto e i suoi oppositori, Padova, Il Poligrafo, 2000; Publio Ventidio Basso Fautor Caesaris, tra storia e memoria, Roma, L’Erma di Bretschneider, 2009; Contro il Principe. Congiure e dissenso nella Roma di Augusto, Bologna, Pàtron Editore, 2011; Fulvia. Una matrona tra i “signori della guerra”, Napoli, EdiSES, 2013; Le custodi del potere. Donne e politica alla fine della Repubblica romana, Roma, Salerno Editore, 2019; Powerful Matrons. New Political Actors in the Late Roman Republic, Zaragoza, Prensas de la Universidad de Zaragoza, 2022. Tra le sue curatele: (con A. Galimberti e R. Cristofoli) Costruire la memoria: uso e abuso della storia fra tarda repubblica e primo principato, Roma, L’Erma di Bretschneider, 2017; Germanico nel contesto politico di Età Giulio-Claudia: la figura, il carisma, la memoria, Roma, Bristol, L’Erma di Bretschneider, 2020; (con F. Cenerini), Matronae in domo et in re publica agentes. Spazi e occasioni dell’azione femminile nel mondo romano fra tarda repubblica e primo impero, Trieste, EUT, 2016.È componente del Comitato Scientifico delle Riviste Erga-Logoi e Romanitas; delle Collane Cultura per la Storia antica-Edizioni Studium, Libera Res Publica – Università Sevilla e Zaragoza.
È attiva nella Public History. Tra le numerose iniziative a cui ha preso parte: il Festival ÈStoria (2019); Luce sull’Archeologia-Teatro Argentina (2022).
Ha ricoperto numerosi incarichi accademici tra cui quello di Delegato del Rettore per l’orientamento dal 2015 ad oggi.
È membro di numerose Associazioni tra cui l’Ateneo Veneto.
Ha vinto il Premio alla didattica 2014 dell’Università Ca’ Foscari. Il suo volume Le custodi del potere, Roma 2019, Salerno Editrice è stato finalista al Premio Nazionale Cherasco Storia.

L’Istituto è un’Accademia

che ha per fine l’incremento, la diffusione e la tutela delle scienze, delle lettere e delle arti.

L’Istituto promuove e realizza progetti di studio e ricerca, anche in collaborazione con altri enti, istituzioni, fondazioni. 

L’Istituto Veneto deriva dal Reale Istituto Nazionale voluto da Napoleone all’inizio del XIX secolo.

L’Istituto ha due sedi, palazzo Loredan, assegnatogli dallo Stato nel 1891, e palazzo Franchetti, acquisito nel 1999 tramite Venezia Iniziative Culturali srl. 

Appelli e posizioni ufficiali pronunciati dall’Istituto 

Eletti dall’assemblea dei soci effettivi, acquisiscono formalmente la nomina con decreto del Ministero della Cultura.

L’Istituto è composto di due classi, è retto dal Consiglio di Presidenza e regolato dal Collegio dei Revisori. 

L’Istituto propone

oltre alle assemblee periodiche dei soci, numerosi tipi di iniziative rivolte al largo pubblico. A queste si aggiungono iniziative di approfondimento, di interesse più specialistico.
Bandisce inoltre premi a concorso. 

L’attività ordinaria dell’Istituto è scandita mensilmente dalle riunioni accademiche.

Tra le attività regolarmente promosse dall’Istituto è l’organizzazione di conferenze, convegni di studio, cicli di incontri divulgativi e altro ancora.

L’Istituto Veneto organizza, promuove e ospita esposizioni documentarie e mostre d’arte collettive e personali. 

L’Istituto bandisce annualmente premi destinati per lo più a giovani ricercatori. 

L’Istituto promuove seminari e scuole internazionali di approfondimento, ma anche corsi di formazione per docenti. 

Le visite, gratuite e prenotabili telefonicamente, permettono di scoprire i tesori nascosti di palazzo Loredan. 

L’Istituto è casa editrice

fin dal 1840 pubblica la rivista «Atti» e una serie di volumi, denominati «Memorie», che raccolgono contributi in forma monografica. Da diversi anni pubblica inoltre una serie di Collane, che riflettono interessi specifici. 

Oltre 300 i volumi pubblicati su temi di storia, letteratura, critica d’arte, filologia, diritto, filosofia, ma anche nelle scienze naturali e matematiche.

L’intero patrimonio delle pubblicazioni edite dal 1840 è stato di recente digitalizzato.

È possibile acquistare online le più recenti pubblicazioni dell’Istituto.

È il periodico digitale, diffuso via newsletter, pensato per far conoscere i nostri soci e offrire loro opportunità di divulgazione.

Ha lo scopo di raccogliere in edizione critica i documenti archivistici relativi a Marco Polo e ai suoi diretti discendenti. 

Selezione di pubblicazioni dell’Istituto disponibili gratuitamente in formato digitale.

L’Istituto conserva

donazioni e lasciti, fondi archivistici, opere d’arte, collezioni scientifiche, biblioteche che ne esprimono la complessa articolazione degli interessi e il prestigio riconosciuto dal mondo accademico. 

L’Istituto conserva i documenti relativi alla propria storia e fondi di personalità importanti per la storia d’Italia. 

Il patrimonio librario è costituito da oltre 100.000 volumi, pervenuti, per la maggior parte, in scambio con le principali istituzioni accademiche mondiali.

Nel corso della sua storia bicentenaria l’Istituto ha raccolto numerose opere d’arte, rappresentative dell’ampiezza dei campi d’interesse.