SPERTI LUIGI

Classe di scienze morali, lettere ed arti
Area disciplinare: SCIENZE DELL’ANTICHITA’
Data elezione: s.c.r. eletto il 19 maggio 2017; s.e. eletto il 29 marzo 2025

Professore ordinario di Archeologia classica nell'Università Ca' Foscari di Venezia

Luigi Sperti è Professore ordinario di Archeologia classica all’Università Ca’ Foscari di Venezia. È stato eletto socio corrispondente residente dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti il 19 maggio 2017. La sua ricerca si focalizza sull’archeologia e storia dell’arte greca e romana. Ha partecipato e diretto numerosi scavi archeologici in Italia e all’estero. Si interessa in particolare di decorazione architettonica romana, scultura e continuità dell’antico a Venezia, ed è autore di numerose pubblicazioni.

Curriculum Vitae di SPERTI LUIGI

Professore ordinario di Archeologia classica all’Università Ca’ Foscari di Venezia, dove insegna Archeologia e storia dell’arte greca e romana. Ricercatore dal 1992 presso la stessa Università, nel 1999-2002 è stato professore associato presso l’Università di Udine, dove ha insegnato Archeologia greca e romana e Archeologia delle province romane; dal 2015 è in servizio come professore di prima fascia. É stato nel 2013-2016 coordinatore del Corso di laurea magistrale in Scienze dell’Antichità, nel 2016-2020 coordinatore del Dottorato interateneo in Scienze dell’Antichità; dal 2023 vice-direttore del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università Ca’ Foscari.
Ha partecipato a diversi scavi e surveys archeologici in Italia e all’estero: nel 1979-1980 nella necropoli paleoveneta e romana di Altino (VE), con la Soprintendenza Archeologica del Veneto; nel 1983 ad Haghia Triada (Creta), con la Scuola Archeologica Italiana di Atene; nel 1984-1987 nell’area antistante la chiesa di S. Donato a Murano, in collaborazione con l’Accademia delle Scienze di Varsavia; dal 1993 al 2002 a Laodicea di Frigia (Turchia) in collaborazione con il Centro di Rilievo, Cartografia ed Elaborazione dello IUAV di Venezia; nel 2003- 2004 alle cd. Grandi Terme di Aquileia, con l’Università degli Studi di Udine. Nel 2005-2006 con l’Università degli Studi di Verona, ha organizzato lo scavo del cd.
Caesareum di Grumentum (PZ). Dal 2012 ad oggi dirige una missione archeologica nell’area urbana di Altino. Dal 2023 partecipa alla missione archeologica di Henchir El Begar, governatorato di Kasserine (Tunisia), in collaborazione con l’Universidad Complutense di Madrid e l’Institut National du Patrimoine (INP) della Tunisia.
Nel 1993 presso il Cyprus American Archaeological Research Institut di Nicosia ha condotto una ricerca sull’architettura romana di Cipro, finanziata con una borsa di studio del Ministero degli Esteri; nel 2008 è stato Aisla Mellon Bruce Visiting Senior Fellow e Millon Architectural History Guest Scholar presso il Center for Advanced Study in the Visual Arts (CASVA), National Gallery of Arts – Washington (USA), con un progetto su “Architectural Decoration and Classical Tradition in Early Renaissance Venice”. Ha preso parte come responsabile locale a progetti di rilevanza nazionale sulle origini di Pompei (PRIN 2004-2006), sulla scultura romana dell’Italia Settentrionale (PRIN 2006-2008, PRIN 2008-2010), e sul piecing in scultura e architettura di età ellenistica e romana (PRIN 2022/2024- 2026). Dal 2023 è co-direttore del progetto PNRR Changes/Spoke 8 Venice Long Data, the Future of the Past. Ha organizzato i convegni “Le pietre di Venezia.
Spolia in re, spolia in se” (2013), “La scultura di Iulia Concordia e Aquileia” (2015), Antichità in giardino, giardini nell’antichità” (2018). È direttore della
“Rivista di Archeologia” (fascia A Anvur), e della collana “Collezioni e Musei Archeologici del Veneto”. È direttore del CeSAV, Centro Studi Archeologia Venezia. Si interessa di decorazione architettonica romana, di scultura ellenistica e romana, di memoria dell’antico.

L’Istituto è un’Accademia

che ha per fine l’incremento, la diffusione e la tutela delle scienze, delle lettere e delle arti.

L’Istituto promuove e realizza progetti di studio e ricerca, anche in collaborazione con altri enti, istituzioni, fondazioni. 

L’Istituto Veneto deriva dal Reale Istituto Nazionale voluto da Napoleone all’inizio del XIX secolo.

L’Istituto ha due sedi, palazzo Loredan, assegnatogli dallo Stato nel 1891, e palazzo Franchetti, acquisito nel 1999 tramite Venezia Iniziative Culturali srl. 

Appelli e posizioni ufficiali pronunciati dall’Istituto 

Eletti dall’assemblea dei soci effettivi, acquisiscono formalmente la nomina con decreto del Ministero della Cultura.

L’Istituto è composto di due classi, è retto dal Consiglio di Presidenza e regolato dal Collegio dei Revisori. 

L’Istituto propone

oltre alle assemblee periodiche dei soci, numerosi tipi di iniziative rivolte al largo pubblico. A queste si aggiungono iniziative di approfondimento, di interesse più specialistico.
Bandisce inoltre premi a concorso. 

L’attività ordinaria dell’Istituto è scandita mensilmente dalle riunioni accademiche.

Tra le attività regolarmente promosse dall’Istituto è l’organizzazione di conferenze, convegni di studio, cicli di incontri divulgativi e altro ancora.

L’Istituto Veneto organizza, promuove e ospita esposizioni documentarie e mostre d’arte collettive e personali. 

L’Istituto bandisce annualmente premi destinati per lo più a giovani ricercatori. 

L’Istituto promuove seminari e scuole internazionali di approfondimento, ma anche corsi di formazione per docenti. 

Le visite, gratuite e prenotabili telefonicamente, permettono di scoprire i tesori nascosti di palazzo Loredan. 

L’Istituto è casa editrice

fin dal 1840 pubblica la rivista «Atti» e una serie di volumi, denominati «Memorie», che raccolgono contributi in forma monografica. Da diversi anni pubblica inoltre una serie di Collane, che riflettono interessi specifici. 

Oltre 300 i volumi pubblicati su temi di storia, letteratura, critica d’arte, filologia, diritto, filosofia, ma anche nelle scienze naturali e matematiche.

L’intero patrimonio delle pubblicazioni edite dal 1840 è stato di recente digitalizzato.

È possibile acquistare online le più recenti pubblicazioni dell’Istituto.

È il periodico digitale, diffuso via newsletter, pensato per far conoscere i nostri soci e offrire loro opportunità di divulgazione.

Ha lo scopo di raccogliere in edizione critica i documenti archivistici relativi a Marco Polo e ai suoi diretti discendenti. 

Selezione di pubblicazioni dell’Istituto disponibili gratuitamente in formato digitale.

L’Istituto conserva

donazioni e lasciti, fondi archivistici, opere d’arte, collezioni scientifiche, biblioteche che ne esprimono la complessa articolazione degli interessi e il prestigio riconosciuto dal mondo accademico. 

L’Istituto conserva i documenti relativi alla propria storia e fondi di personalità importanti per la storia d’Italia. 

Il patrimonio librario è costituito da oltre 100.000 volumi, pervenuti, per la maggior parte, in scambio con le principali istituzioni accademiche mondiali.

Nel corso della sua storia bicentenaria l’Istituto ha raccolto numerose opere d’arte, rappresentative dell’ampiezza dei campi d’interesse.