TOMMASEO FERRUCCIO

Classe di scienze morali, lettere ed arti
Area disciplinare: SCIENZE GIURIDICHE E POLITICHE
Data elezione: s.c.r. 27 maggio 2008, s.c.s. 1 settembre 2021

Prof. già ord. di Diritto processuale civile nell'Università di Verona

Ferruccio Tommaseo è Professore (già ordinario) di Diritto processuale civile all’Università di Verona. È stato eletto socio corrispondente residente (s.c.r.) dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti il 27 maggio 2008, diventando poi s.c.s. (in soprannumero) il 1 settembre 2021. Nato nel 1941, si è laureato e ha insegnato a Trieste, dove è stato Preside di Facoltà, prima di passare a Verona. È autore di quasi trecento pubblicazioni nel campo del diritto processuale civile, tra cui manuali e monografie. La sua ricerca si focalizza in particolare sui profili processuali del diritto di famiglia e collabora con riviste giuridiche.

Curriculum Vitae di TOMMASEO FERRUCCIO

Dalmata, d’antica famiglia veneta, Ferruccio Tommaseo nasce nell’isola di Brazza il 20 marzo 1941 e dal 1943 risiede a Trieste. Nell’Ateneo di questa città si laurea in giurisprudenza nel 1965 e, poco dopo, viene nominato assistente di ruolo alla cattedra di diritto processuale civile di cui era titolare Giovanni Pavanini. Dal 1971 è incaricato dell’insegnamento del diritto processuale civile nella Facoltà di Economia dell’Ateneo giuliano e dal 1977 nelle Facoltà di Giurisprudenza di Sassari e di Trieste.
Dal 1980, quale vincitore di concorso a professore straordinario, ricopre la cattedra di diritto processuale civile nella Facoltà di Giurisprudenza di Trieste, Facoltà della quale è stato Preside dal 1994 al 1999. Dal 2002 è professore ordinario nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Verona.
Autore di quasi trecento pubblicazioni, tra le quali vanno segnalati alcuni manuali istituzionali, le monografie sui provvedimenti d’urgenza e sull’estromissione dal giudizio, nonché numerosi saggi destinati a studi celebrativi, dedica particolare attenzione ai profili processuali del diritto di famiglia sia con ampi contributi ad opere collettive e, in particolare, al Commentario al diritto italiano della famiglia curato da Cian, Oppo e Trabucchi, sia con i propri commentari sullo scioglimento del matrimonio e sull’amministrazione di sostegno di cui è coautore Giovanni Bonilini. E’ anche autore, con Giovanni Gabrielli, di un commentario della legge tavolare.
Relatore in numerosi convegni e incontri di studio, collabora alle principali riviste giuridiche italiane ed è, in particolare, membro del comitato scientifico di Famiglia e diritto periodico diretto da Piero Schlesinger.

L’Istituto è un’Accademia

che ha per fine l’incremento, la diffusione e la tutela delle scienze, delle lettere e delle arti.

L’Istituto promuove e realizza progetti di studio e ricerca, anche in collaborazione con altri enti, istituzioni, fondazioni. 

L’Istituto Veneto deriva dal Reale Istituto Nazionale voluto da Napoleone all’inizio del XIX secolo.

L’Istituto ha due sedi, palazzo Loredan, assegnatogli dallo Stato nel 1891, e palazzo Franchetti, acquisito nel 1999 tramite Venezia Iniziative Culturali srl. 

Appelli e posizioni ufficiali pronunciati dall’Istituto 

Eletti dall’assemblea dei soci effettivi, acquisiscono formalmente la nomina con decreto del Ministero della Cultura.

L’Istituto è composto di due classi, è retto dal Consiglio di Presidenza e regolato dal Collegio dei Revisori. 

L’Istituto propone

oltre alle assemblee periodiche dei soci, numerosi tipi di iniziative rivolte al largo pubblico. A queste si aggiungono iniziative di approfondimento, di interesse più specialistico.
Bandisce inoltre premi a concorso. 

L’attività ordinaria dell’Istituto è scandita mensilmente dalle riunioni accademiche.

Tra le attività regolarmente promosse dall’Istituto è l’organizzazione di conferenze, convegni di studio, cicli di incontri divulgativi e altro ancora.

L’Istituto Veneto organizza, promuove e ospita esposizioni documentarie e mostre d’arte collettive e personali. 

L’Istituto bandisce annualmente premi destinati per lo più a giovani ricercatori. 

L’Istituto promuove seminari e scuole internazionali di approfondimento, ma anche corsi di formazione per docenti. 

Le visite, gratuite e prenotabili telefonicamente, permettono di scoprire i tesori nascosti di palazzo Loredan. 

L’Istituto è casa editrice

fin dal 1840 pubblica la rivista «Atti» e una serie di volumi, denominati «Memorie», che raccolgono contributi in forma monografica. Da diversi anni pubblica inoltre una serie di Collane, che riflettono interessi specifici. 

Oltre 300 i volumi pubblicati su temi di storia, letteratura, critica d’arte, filologia, diritto, filosofia, ma anche nelle scienze naturali e matematiche.

L’intero patrimonio delle pubblicazioni edite dal 1840 è stato di recente digitalizzato.

È possibile acquistare online le più recenti pubblicazioni dell’Istituto.

È il periodico digitale, diffuso via newsletter, pensato per far conoscere i nostri soci e offrire loro opportunità di divulgazione.

Ha lo scopo di raccogliere in edizione critica i documenti archivistici relativi a Marco Polo e ai suoi diretti discendenti. 

Selezione di pubblicazioni dell’Istituto disponibili gratuitamente in formato digitale.

L’Istituto conserva

donazioni e lasciti, fondi archivistici, opere d’arte, collezioni scientifiche, biblioteche che ne esprimono la complessa articolazione degli interessi e il prestigio riconosciuto dal mondo accademico. 

L’Istituto conserva i documenti relativi alla propria storia e fondi di personalità importanti per la storia d’Italia. 

Il patrimonio librario è costituito da oltre 100.000 volumi, pervenuti, per la maggior parte, in scambio con le principali istituzioni accademiche mondiali.

Nel corso della sua storia bicentenaria l’Istituto ha raccolto numerose opere d’arte, rappresentative dell’ampiezza dei campi d’interesse.