TRIVELLATO UGO

Classe di scienze morali, lettere ed arti
Area disciplinare: SCIENZE ECONOMICO-STATISTICHE E SOCIALI
Data elezione: s.c.r. 12 settembre 2000, s.e. 27 maggio 2008; s.e.s.1 settembre 2022

Professore emerito di Statistica economica dell'Università di Padova

Ugo Trivellato è Professore emerito di Statistica economica dell’Università di Padova. È stato socio corrispondente residente (2000), poi socio effettivo (2008), e infine socio effettivo in soprannumero (2022) dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti. Si è formato e ha insegnato a lungo all’Università di Padova, ricoprendo anche il ruolo di preside della Facoltà di Scienze Statistiche. I suoi interessi di ricerca principali includono la valutazione dell’impatto di politiche pubbliche, la misura del lavoro e disoccupazione, e modelli nelle scienze sociali. Ha partecipato a numerosi gruppi di lavoro e commissioni di studio nazionali e internazionali ed è autore di oltre centoventi articoli e quindici libri.

Curriculum Vitae di TRIVELLATO UGO

Nato a Cavarzere (Ve) nel 1942, risiede a Venezia. Si è laureato in Scienze Politiche nell’Università di Padova nel 1966. Dal 1969 al 1979 è stato assistente ordinario di Istituzioni di Statistica Economica presso la facoltà di Scienze Statistiche dell’Università di Padova, e dal 1980 al 2010 professore ordinario di Statistica Economica presso la stessa università. È stato Visiting Scholar/Professor al Department of Statistics, University of Uppsala (1979); al Department of Economics, University of Wisconsin-Madison (1988/89); al CLS, Università di Arhus (maggio-giugno 2000); al CES, Università di Monaco (marzo 2003). È stato coordinatore dei dottorati di ricerca in Statistica (1983-86) e in Statistica applicata alle scienze economiche e sociali (1994-97). È stato preside della facoltà di Scienze Statistiche (1984-87 e 1990-93). Nell’ambito dell’ateneo ha svolto numerosi incarichi in tema di organizzazione e valutazione della ricerca scientifica; in particolare, è stato presidente della Commissione “Progetti di Ricerca” dell’ateneo per il finanziamento di programmi di ricerca start-up (1998-99). Ha partecipato a numerosi gruppi di lavoro e commissioni di studio di organismi internazionali e nazionali, fra i quali: il gruppo di lavoro dell’OECD su “Educational statistics and indicators” (1972-78), il gruppo di lavoro dell’Eurostat su “Transition from school to working life” (presidente, 1980-81), il gruppo di lavoro del ministero della Pubblica Istruzione su “Il sistema informativo della Pubblica Istruzione” (presidente, 1984), la Commissione di indagine sulla povertà e l’esclusione sociale (1994-2000), il CEIES – European Advisory Committee on Statistical Information in the Economic and Social Spheres (1995-2005), la Commissione per la garanzia dell’informazione statistica (presso la presidenza del Consiglio dei Ministri; membro, febbraio 1997-febbraio 2003; presidente, settembre 1999-novembre 2002), il gruppo di lavoro delle società scientifiche e della CRUI per il codice di deontologia sui trattamenti di dati personali per scopi scientifici (presidente, 1998-2004), il Consiglio dell’Istat (1999-2002), la Commissione di studio del CSS “Valutazione degli effetti di politiche pubbliche: metodi, pratiche, prospettive” (coordinatore, 2006-09), la Commissione di indagine sul lavoro istituita dalle presidenze di Senato, Camera dei Deputati e CNEL (2007-08). I suoi principali interessi di ricerca riguardano: valutazione dell’impatto di politiche pubbliche; misura e analisi della partecipazione al lavoro e della disoccupazione; modelli strutturali e di misura nelle scienze sociali. In passato ha lavorato a lungo su altri due temi: revisioni nei dati, modelli economici dinamici e previsioni; modelli markoviani del processo scolastico e analisi causali della riuscita scolastica. NATO-CNR Senior Fellow (1979 e1988) e Fulbright Fellow (1988/89), dalla fine degli anni 1970 ha diretto numerosi progetti di ricerca finanziati dal CNR, dal MIUR e dall’Istat. In particolare, dal 1997 al 2005 è stato coordinatore nazionale di quattro progetti di ricerca, cofinanziati dal MIUR nell’ambito del programma PRIN, sulla mobilità del lavoro e la valutazione degli effetti di politiche pubbliche, e ha partecipato al progetto “La valutazione dell’impatto di interventi pubblici: metodi e studi di caso”, 2006-08, sempre cofinanziato dal MIUR. Attualmente, è responsabile scientifico del protocollo di ricerca della Fondazione Ermanno Gorrieri con l’Istat sul tema “L’evoluzione delle disuguaglianze intergenerazionali e della condizione giovanile in Italia” (2009-12) e partecipa al progetto FIRB “Le conseguenze economiche dell’invecchiamento della popolazione” (2010-13). È senior research fellow dell’IRVAPP, CESifo research fellow, IZA research fellow, membro del Comitato Scientifico della Fondazione Ermanno Gorrieri per gli studi sociali. È membro della Commissione scientifica dell’Istat per la misura del benessere, del Scientific Advisory Board del progetto di ricerca “Data without Boundaries [FP7-13]”, della Commissione governativa per il livellamento retributivo Italia-Europa. Ha scritto o curato (anche in collaborazione) una quindicina di libri, fra i quali The determinants of student achievement in Italy, Stockholm, Almqvist & Wicksell, 1979; Errori nei dati preliminari, previsioni e politiche economiche, Padova, Cleup, 1986; Forze di lavoro: disegno dell’indagine e analisi strutturali, Roma, Istat, 1991; Eppur si muove. Dinamiche e persistenze nel mercato del lavoro italiano, Bologna, il Mulino 2005; Sono soldi ben spesi? Perch? come valutare l’efficacia delle politiche pubbliche, Venezia, Marsilio, 2011; Generazioni disuguali. Le condizioni di vita dei giovani di ieri e di oggi:un confronto Bologna, il Mulino, 2011; È autore o coautore di oltre centoventi articoli scientifici, pubblicati, tra l’altro, in Bioetica, Economia & Lavoro, European Economic Review, Il Mulino, Journal of Business & Economic Statistics, Journal of Econometrics, Journal of the Royal Statistical Society – Series A, Labour, Politica Economica, Quality & Quantity, Research in Economics, Rivista Internazionale di Scienze Economiche e Commerciali, Statistica, Statistica Applicata, Survey Methodology. Nel 2005 gli è stato conferito il Premio di Economia del lavoro Ezio Tarantelli per il contributo alla ricerca.

L’Istituto è un’Accademia

che ha per fine l’incremento, la diffusione e la tutela delle scienze, delle lettere e delle arti.

L’Istituto promuove e realizza progetti di studio e ricerca, anche in collaborazione con altri enti, istituzioni, fondazioni. 

L’Istituto Veneto deriva dal Reale Istituto Nazionale voluto da Napoleone all’inizio del XIX secolo.

L’Istituto ha due sedi, palazzo Loredan, assegnatogli dallo Stato nel 1891, e palazzo Franchetti, acquisito nel 1999 tramite Venezia Iniziative Culturali srl. 

Appelli e posizioni ufficiali pronunciati dall’Istituto 

Eletti dall’assemblea dei soci effettivi, acquisiscono formalmente la nomina con decreto del Ministero della Cultura.

L’Istituto è composto di due classi, è retto dal Consiglio di Presidenza e regolato dal Collegio dei Revisori. 

L’Istituto propone

oltre alle assemblee periodiche dei soci, numerosi tipi di iniziative rivolte al largo pubblico. A queste si aggiungono iniziative di approfondimento, di interesse più specialistico.
Bandisce inoltre premi a concorso. 

L’attività ordinaria dell’Istituto è scandita mensilmente dalle riunioni accademiche.

Tra le attività regolarmente promosse dall’Istituto è l’organizzazione di conferenze, convegni di studio, cicli di incontri divulgativi e altro ancora.

L’Istituto Veneto organizza, promuove e ospita esposizioni documentarie e mostre d’arte collettive e personali. 

L’Istituto bandisce annualmente premi destinati per lo più a giovani ricercatori. 

L’Istituto promuove seminari e scuole internazionali di approfondimento, ma anche corsi di formazione per docenti. 

Le visite, gratuite e prenotabili telefonicamente, permettono di scoprire i tesori nascosti di palazzo Loredan. 

L’Istituto è casa editrice

fin dal 1840 pubblica la rivista «Atti» e una serie di volumi, denominati «Memorie», che raccolgono contributi in forma monografica. Da diversi anni pubblica inoltre una serie di Collane, che riflettono interessi specifici. 

Oltre 300 i volumi pubblicati su temi di storia, letteratura, critica d’arte, filologia, diritto, filosofia, ma anche nelle scienze naturali e matematiche.

L’intero patrimonio delle pubblicazioni edite dal 1840 è stato di recente digitalizzato.

È possibile acquistare online le più recenti pubblicazioni dell’Istituto.

È il periodico digitale, diffuso via newsletter, pensato per far conoscere i nostri soci e offrire loro opportunità di divulgazione.

Ha lo scopo di raccogliere in edizione critica i documenti archivistici relativi a Marco Polo e ai suoi diretti discendenti. 

Selezione di pubblicazioni dell’Istituto disponibili gratuitamente in formato digitale.

L’Istituto conserva

donazioni e lasciti, fondi archivistici, opere d’arte, collezioni scientifiche, biblioteche che ne esprimono la complessa articolazione degli interessi e il prestigio riconosciuto dal mondo accademico. 

L’Istituto conserva i documenti relativi alla propria storia e fondi di personalità importanti per la storia d’Italia. 

Il patrimonio librario è costituito da oltre 100.000 volumi, pervenuti, per la maggior parte, in scambio con le principali istituzioni accademiche mondiali.

Nel corso della sua storia bicentenaria l’Istituto ha raccolto numerose opere d’arte, rappresentative dell’ampiezza dei campi d’interesse.